Aldo Masullo: un ricordo del grande filosofo del Novecento

Aldo Masullo

Aldo Masullo nasce ad Avellino, il 12 aprile del 1923, a cavallo tra le due grandi Guerre. Si laurea in Filosofia e Giurisprudenza, allievo di Antonio Aliotta e Cleto Carbonara. Lavora prima come libero docente, poi come professore ordinario di Filosofia Teoretica e, infine, di Filosofia Morale all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dal 1972 al 1976, ricopre la carica di Deputato della Repubblica Italiana nelle file del PCI e, successivamente, dal 1994 al 2001, diventa Senatore della Repubblica per i DS. Muore il 24 aprile 2020, all’età di 26 anni.

Aldo Masullo è stato uno dei più grandi filosofi Italiani del Secondo Novecento, le sue lezioni universitarie sono state uno spettacolo di pensiero pensante. Le sue conferenze pubbliche affollatissime, piene di persone diverse che affascinava con un linguaggio semplice, carico di senso e di una profondità che restituiva con la massima leggerezza.  Sempre impegnato nella realtà e nella vita della sua città di adozione, Napoli. Una città che amava profondamente nonostante tutto, e a cui, con la lucidità del suo pensiero critico e attento, non risparmiava di esprimere analisi acute e nette, sostenendo che la città di Napoli amasse più apparire che essere. Sapeva che l’impegno di ciascuno di noi è far emergere questo essere a partire dalla messa in discussione della separazione tra le classi sociali, che è la cartina di tornasole di un malessere antico di cui si fatica ad andare alla radice. Di fronte alla fuga di molti giovani in cerca di lavoro e di un futuro, era solito dire che se avesse avuto vent’anni, non solo non l’avrebbe mai lasciata, ma sarebbe rimasto a Napoli.

La produzione di Aldo Masullo fu intensa e varia, da “Struttura soggetto prassi” a “Il senso del fondamento“, “Fichte: l’intersoggettività e l’originario“, “Filosofie del soggetto e diritto del senso“”. Ma anche “Il tempo e la grazia. Per un’etica attiva della salvezza“, “Paticità e indifferenza” e “La libertà e le occasioni“. Motivi centrali della sua ricerca sono l’intersoggettività, il tempo, la «paticità», ossia la condizione di ciò che è “patico”, che dà emozione, sentimento.

In una delle sue ultime interviste, precisamente quella fatta da suo nipote, Fernando Masullo, il Aldo Masullo parlò dell’importanza della comprensione di sé e degli altri come progetto, e di lotta a ogni forma di assolutismo in vista di una grandezza a cui aspirare in ogni età della vita. Proprio per la sua attività di studioso è stato insignito della medaglia d’oro del Ministero per la Pubblica Istruzione e della cittadinanza onoraria nella città di Napoli da parte del sindaco Luigi de Magistris.

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