Giovanni di Lorenzo: Dalla Lega Pro a Campione d’Europa

Giovanni di Lorenzo Dalla Lega Pro a Campione d'Europa

Dalla Lega Pro a Campione d’Europa, quella di Giovanni Di Lorenzo, classe 1993 e attuale terzino destro della S.S.C. Napoli, è una storia di tenacia, umiltà e resilienza.

L’avventura europea di Giovanni Di Lorenzo comincia con la sua convocazione lo scorso giugno ma non è lui a scendere in campo come titolare, durante la partita inaugurale.
È il romano Alessandro Florenzi il terzino destro designato, in prestito al PSG per la stagione scorsa, che tuttavia gioca soltanto il primo tempo della gara contro la Turchia, perché subisce una contrattura al polpaccio.
L’infortunio permette a Di Lorenzo di entrare in campo per il secondo tempo.

Preferito a Rafael Toloi, Giovanni Di Lorenzo macina chilometri e chilometri di campo senza mai stancarsi, un “motore” come lo definisce il suo futuro allenatore Luciano Spalletti, durante la conferenza stampa a Dimaro. Dimostra qualità, resistenza fisica e abnegazione, come chi ha bisogno di provare a tutti, e a se stesso, il proprio valore, la pasta di cui è fatto.

La strada di Di Lorenzo non è stata sempre semplice, non ha avuto top club a offrirgli contratti stellari quando aveva sedici anni, nemmeno la leggenda del padre alle sue spalle o un importante vivaio a crescerlo come un campione.

Giovanni Di Lorenzo cresce nel vivaio della Lucchese e a sedici anni si trasferisce alla Reggina, esordendo in serie B solo due anni dopo. La stagione successiva viene ceduto al Cuneo, in Lega Pro, nella quale militerà per alcuni anni, prima con le Aquile, poi altri due anni con la stessa Reggina (con al quale disputerà una stagione in Serie B) e in fine con il Matera. Per lui sono anni di gavetta difficili, dove nessuno sembra offrire un futuro stabile a quel ragazzo pieno di ambizioni e sogni, che durante l’adolescenza era stato soprannominato Batigol.

Ma persevera e la squadra lucana gli porta fortuna, o meglio, gli permette di dare sfoggio della tecnica e della forza fisica che abbiamo potuto ammirare durante gli Europei 2020, che hanno incantato milioni di tifosi azzurri.
Nel 2017 indossa la maglia dell’Empoli, con la quale milita per due anni, fino a esordire in Serie A. Solo due anni dopo, Giovanni Di Lorenzo viene acquistato dal Napoli di Ancelotti e scende in campo per la prima volta a Firenze in maglia azzurra, segnando il suo primo goal durante la partita successiva a Torino, sotto gli occhi dei tifosi presenti all’Allianz Stadium.
Durante la sua prima stagione nel club partenopeo dimostra di essere una presenza imprescindibile e insostituibile, con il 95% di presenze nella sua ultima stagione calcistica.

Giovanni Di Lorenzo ha corso instancabilmente, tenendo palla, senza cedere mai, lo ha fatto indipendentemente dai grandi contratti, che hanno tardato ad arrivare, dalle squadre pronte ad accoglierlo, lo ha fatto tenendo fede al suo sogno.
Ha recentemente rinnovato il suo contratto con il Napoli fino al 2026 ma gli occhi di diversi club europei sono puntati su di lui, la sorpresa dell’Euro2020.

La storia di Giovanni Di Lorenzo rappresenta una parabola di sacrificio e dedizione, qualità che gli hanno permesso di emergere in Serie A e in questo scorso europeo, una grandissima storia di volontà e umiltà.

 

Immagine in evidenza: wikipedia (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Giovanni_Di_Lorenzo_2021.jpg)

A proposito di Dana Cappiello

Classe 1991, laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi, impiastricciando colori sui fogli. Quando però i pensieri hanno superato le mie maldestre capacità artistiche, ho iniziato a consumare decine di agende. Parlo molto e nel frattempo guardo serie tv e leggo libri.

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