Salerno Letteratura: presentata la sesta edizione che si svolgerà dal 16 al 24 giugno
Presentata ufficialmente venerdì in conferenza stampa a Palazzo di Città a Salerno, la sesta edizione del Salerno Letteratura Festival, che si svolgerà dal 16 al 24 giugno: l’evento culturale più importante del sud Italia, che prevede la partecipazione di scrittori, giornalisti, filosofi, artisti ed intellettuali nazionali ed internazionali, sarà itinerante e percorrerà vicoli e piazze della città.
Dopo aver ottenuto l’“EFFE label”, attestato europeo destinato alle manifestazioni più valide dal punto di vista culturale ed artistico dell’intero continente, Salerno Letteratura quest’anno ha riscosso anche il riconoscimento #EuropeForCulture, collocando Salerno tra i Patrimoni Culturali 2018.
Fortemente sostenuto dal presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca, il quale anni fa, aveva da subito ritenuto il progetto in grado di richiamare l’interesse di moltissimi appassionati di letteratura, il successo del laboratorio è il risultato di un lavoro attento e ben preciso.
Infatti, come spiega la direttrice organizzativa Ines Mainieri, “quando si stanzia del denaro pubblico per un progetto, bisogna fare anche in modo che quel denaro pubblico poi torni in qualche maniera. Secondo me, a noi è tornato in termini di alto gradimento del pubblico. Investire eticamente in cultura significa restituire alla comunità almeno un po’ di quello che si è guadagnato. Inoltre abbiamo cominciato anche a costruire un nostro patrimonio immateriale, una sorte di ‘cassaforte’, come io la chiamo, che sono le collaborazioni artistiche che sono sempre in aumento”.
Il sud Italia unito nel valorizzare la cultura
Già associata ad altri festival del Vecchio Continente, come quelli portoghese, spagnolo, francese e irlandese, in questa sua ultima edizione la kermesse culturale acquista un altro importante partner, la Rete dei Festival del Sud.
Tale progetto è frutto della collaborazione fra 25 manifestazioni che in questi anni hanno arricchito il panorama culturale di sei regioni italiane: Campania, Abruzzo, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia. Merito di questa partnership è, per esempio, una delle novità dell’edizione 2018, nella quale è previsto un grande percorso monografico dedicato alla Basilicata: musica, danza, letteratura, cinema, teatro di stampo lucano, tenendo conto che Matera sarà capitale europea della cultura nel 2019.
Il direttore artistico Francesco Durante si è detto soddisfatto della partecipazione di ospiti di ben 14 nazionalità diverse: “La cultura è fatta di apertura, altrimenti non è cultura. Quest’anno ‘Salerno Letteratura’ segna il suo record internazionale: la condivisione è la nostra ricchezza più grande”.
In città sono attesi infatti autori come André Aciman, scrittore del romanzo ispiratore del film di Guadagnino vincitore dell’Oscar “Chiamami col tuo nome”; Michael Imperioli, attore e sceneggiatore della serie tv “I Soprano”; autori tedeschi e austriaci come Harald Gilbers e Wolfram Fleishhauer e tanti altri.
Tra gli artisti italiani invitati invece, per citarne solo alcuni, i registi Pupi Avati e Cristina Comencini, il best seller Diego De Silva, il giornalista e scrittore Marco Damilano, il quale aprirà un dibattito insieme al governatore De Luca sulla fine della Prima Repubblica.
Anche il sindaco Enzo Napoli ha accolto l’idea con entusiasmo: “La Regione Campania sta compiendo uno sforzo enorme indirizzato ad un rilancio di immagine. Ormai Salerno Letteratura, iniziativa cresciuta sempre di più giorno dopo giorno, si confonde con la realtà salernitana. Come diceva Umberto Eco, in una lezione sulle funzioni della letteratura, che essa andava intesa come esercizio della lingua e come esercizio della libertà. La cultura ha un valore intrinseco, immateriale, ma che ha un peso”.
Salerno Letteratura e l’importanza dell’autonomia di pensiero
Secondo il presidente De Luca, il festival “è uno di quegli eventi che sollecitano la riflessione, la crescita dello spirito critico, dell’autonomia di pensiero e che quindi aiutano a colmare la distanza drammatica tra fatti reali e opinioni politiche e non. Pertanto io credo che, come tutti gli eventi del genere, sia da sostenere con estrema determinazione”.
L’anteprima del 15 giugno, all’ex chiesa dell’Addolorata, sarà il lavoro di immagini, voce e poesia dell’attore e regista Pino Quartana con il suo Dante Vs Canticum o Laudes Creaturarum. Nella giornata di apertura del 16, il festival ospiterà i cinque finalisti del Premio Strega nella loro prima uscita pubblica nazionale.
Inoltre, quest’anno, per la prima volta, sarà una donna a pronunciare il discorso introduttivo della manifestazione: l’antichista Giulia Sissa dell’Università della California (Los Angeles). Una novità di questa edizione sarà il dialogo diretto tra gli autori e il pubblico, che avverrà senza intermediazione alcuna, nella sezione “Vi racconto”.