La primavera è alle porte con il sole che colora le giornate, le giornate che si allungano e lo spuntare di fiori che con i loro colori sgargianti riempiono le strade e rallegrano l’animo.
Tuttavia, non per tutti la primavera è una stagione del tutto positiva… per chi soffre di allergie stagionali, la così della febbre da fieno, essa potrebbe diventare un incubo. In questo articolo, si cercherà di individuare le principali cause e i sintomi più comuni delle allergie stagionali.
Tra le allergie stagionali più diffuse, certamente, l’allergia al polline ne rappresenta la principale. È una condizione molto diffusa e, secondo le statistiche, quasi la metà della popolazione ne sarebbe affetta.
L’allergia è un disturbo che può comparire a qualsiasi età, ma, generalmente, tende ad esordire durante l’infanzia o durante l’adolescenza. In qualche caso, con l’età è sempre maggiore il miglioramento e, addirittura, in alcuni casi particolarmente fortuiti, addirittura, scompare del tutto.
Ma quali sono le cause dell’allergia primaverile ai pollini? Essa è scatenata, come ogni qual volta ci si trova dinanzi ad un’allergia, dal contatto via area con degli allergeni, ovvero delle proteine erroneamente ritenute eventuali minacce nocive dal nostro organismo, il quale comincia così a produrre gli anticorpi per difendersi adeguatamente. Così, dal contatto successivo in poi, l’organismo reagisce rilasciando delle sostanze adibite all’attivazione delle difese immunitarie ma che al contempo sono le responsabili dello scatenarsi dei sintomi fastidiosi tanto comuni ad un soggetto allergico.
Sono diversi gli allergeni stagionali che provocano l’allergia al polline, tra essi: il polline degli alberi, i pollini di graminacee, il polline di erba, spore di funghi e muffe e acari.
In presenza di alcuni fattori, ci si trova dinanzi ad un rischio maggiore di divenire un soggetto allergico: se, ad esempio, ci sono altri familiari affetti dalla stessa problematica, la tendenza è maggiore. Anche l’essere, banalmente, il figlio primogenito aumenta i fattori di rischio, per non parlare della presenza di altre allergie già presenti nell’organismo o, peggio, della presenza di asma.
Non è possibile stilare una lista di sintomi dell’allergia al polline che siano validi per tutti perché essi, per natura, cambiano da individuo ad individuo, da anno ad anno e persino da un giorno all’altro.
Chiaramente, non è un caso il termine “allergie stagionali”, di fatto, ciò che è certo è che i sintomi compaiono in prossimità della stagione in cui fiorisce la pianta a cui si è allergici.
Tuttavia, è possibile individuare alcuni sintomi che sono più comuni e che colpiscono in larga misura la maggior parte dei soggetti allergici: ad esempio la congestione nasale con annesso naso che cola e starnuti, prurito agli occhi che bruciano e lacrimano, prurito al naso, al palato o in gola, gonfiore agli occhi e occhiaie, anche definite allergiche, tendenti al bluastro/grigiastro, stanchezza, debolezza ed irritabilità.
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Sono Mangiacapre Giulia, ho 23 anni e sono laureata in Lingue, letterature e culture moderne europee presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II". Attualmente sono laureanda presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale".
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