Casa ecologica: 7 consigli pratici per progettarla

Casa ecologica: consigli pratici per progettarla

All’interno dell’Unione Europea si sta discutendo della creazione e ristrutturazione delle abitazioni.
Ogni cittadino europeo, entro il 2035, dovrà avere una casa ecologica, seguendo dei parametri ambientali che permettono un minor spreco di risorse, limitando l’impatto ambientale e, di conseguenza, il riscaldamento climatico

Ma come è possibile rendere una casa ecologica?

1. Il sole come fonte di calore

Se si costruisce una casa dalle fondamenta è sicuramente più semplice seguire tutti gli step per creare una casa ecosostenibile. Scegliendo la posizione dell’abitazione, si può beneficiare della fonte di calore più potente che si possa utilizzare: il Sole. L’orientamento della propria abitazione permette di beneficiare dell’illuminazione naturale, così da utilizzare l’illuminazione artificiale solo quando necessario. Nelle ore più buie, infatti, è possibile optare per l’uso di lampadine led, molto più efficienti e con componenti riciclabili, anziché utilizzare delle lampadine alogene, che causano un maggiore consumo di energia, fornendo una scarsa illuminazione.

2. È consigliabile, inoltre, per ogni tipo di abitazione, utilizzare strumenti di energia rinnovabile

Pannelli solari, impianti eolici e impianti geotermici hanno il compito di ridurre al massimo il consumo energetico non rinnovabile. Questi impianti possono essere aggiunti anche successivamente, studiando i punti adatti per ricavare più energia possibile, che verrà racchiusa all’interno di accumulatori. Questi ultimi possono essere azionati a proprio piacimento, quando si ha bisogno di una fonte di energia.

3. Nella propria casa ecologica è preferibile scegliere un arredamento sostenibile

È possibile, infatti, riciclare oggetti datati e dar loro una nuova vita, soprattutto se sono in legno. Il legno, infatti, è un materiale naturale e interamente riciclabile. Anche tutti gli oggetti in vetro possono essere riutilizzati, poiché è un materiale sostenibile e riciclabile.

4. Inoltre, bisogna evitare il più possibile l’uso di solventi all’interno di una casa ecosostenibile

Se le pareti necessitano di essere riverniciate, è bene scegliere vernici ecologiche, prive di solventi. I solventi, oltre ad essere nocivi per l’ambiente, sono dannosi anche per la salute dell’uomo, se respirati.

5. Occhio anche ai sistemi di riscaldamento!

In una casa ecologica è preferibile utilizzare il più possibile sistemi di riscaldamento ecologici, come le stufe a pellet che utilizzano, per l’appunto, il pellet, ovvero, un combustibile che deriva dagli scarti del legno che non possono essere riutilizzati in altro modo.
Un altro sistema di riscaldamento funzionale è l’impianto geotermico, che si basa sull’installazione di una pompa di calore collegata a dei tubi, posti 100 metri sottoterra, che porteranno su il calore, con il quale sarà possibile riscaldarsi. È meglio, quindi, evitare l’uso di gas (GPL o metano) o le classiche pompe di calore per riscaldarsi, a meno che non siano di una classe energetica A+ o superiore.

6. Riscaldarsi in una casa ecologica, però, non significa sprecare energia

Spesso in abitazioni datate avviene un enorme spreco di energia, che non è dovuto all’inefficienza dei sistemi di riscaldamento, ma riguarda la struttura abitativa. Infatti, è bene isolare il più possibile l’ambiente interno rispetto all’esterno, poiché consente di sfruttare al meglio le risorse energetiche, favorendo un clima vivibile in tutte le stagioni dell’anno.
È essenziale, infatti, sostituire gli infissi che hanno oltre dieci anni, poiché sono la principale causa di dispersione energetica. È consigliabile utilizzare infissi di legno e alluminio e vetri doppi, così da garantire il più possibile l’isolamento termico.

7. È essenziale ricordare che il clima cambia e, di conseguenza, bisogna adattarsi

Le costruzioni datate, che siano palazzi o singole case, purtroppo, non sono tutte conformi agli standard ambientali. Per creare una casa ecologica si può optare per il rifacimento dell’involucro edilizio, più comunemente definito come cappotto termico, volto a coprire esternamente l’intera struttura.
È possibile evitare la dispersione di energia anche con un altro metodo chiamato insufflaggio che consiste nell’inserire, all’interno delle pareti, del materiale isolante e riciclabile, come i fogli di giornale o il legno di canapa.

Fonte immagine: Pixabay

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