Vengono considerati velenosi quei funghi che sintetizzano sostanze tossiche per l’organismo umano, causando sintomi che vanno da lievi malesseri fino a provocare la morte di chi li ingerisce. L’identificazione di questi funghi non è semplice perché spesso le specie sono erroneamente confuse tra di loro e solo un occhio esperto può cogliere le sottili differenze tra un fungo velenoso e un suo parente commestibile.
Molti funghi sono mortali in assoluto, ma per varie specie la commestibilità dipende anche dai metodi di cottura utilizzati. I funghi velenosi sono protetti dalla legge italiana perché utili all’ecosistema dei boschi. Per questo ci si può imbattere in esemplari pericolosi in qualsiasi bosco italiano e i meno esperti potrebbero sottovalutarne la pericolosità.
Ecco dunque una lista dei 10 funghi mortali più pericolosi presenti in Italia.
I funghi velenosi in questo articolo:
- 1. Amanita phalloides (Angelo della morte)
- 2. Amanita verna (Amanita di primavera)
- 3. Amanita muscaria (Ovolo malefico)
- 4. Amanita virosa (Tignosa di morte)
- 5. Gyromitra esculenta (Falsa spugnola)
- 6. Russula emetica (Colombina rossa)
- 7. Cortinarius orellanus
- 8. Boletus satanas (Porcino malefico)
- 9. Entoloma sinuatum
- 10. Domande frequenti (FAQ) sui funghi velenosi
Specie amanita: i funghi mortali più noti
1. Amanita phalloides (Angelo della morte)
Cresce tra l’estate e l’autunno sotto nocciolo, faggio e castagno. Il colore del cappello varia da grigio-giallastro a verdastro. È un fungo a lamelle fitte e bianche, con un gambo bianco che presenta un anello ampio dello stesso colore. L’Angelo della morte è il fungo mortale per eccellenza: cinquanta grammi possono rivelarsi fatali.
2. Amanita verna (Amanita di primavera)
Questo esemplare primaverile causa ogni anno numerosi avvelenamenti perché è facilmente confuso con il Prataiolo. Presenta cappello bianco, lamelle fitte e gambo alto. A differenza del suo gemello commestibile, è completamente interrato alla base e presenta una volva caratteristica. Predilige i boschi di latifoglie.
3. Amanita muscaria (Ovolo malefico o Fungo di Biancaneve)
Di certo è un fungo riconoscibile, essendo il classico fungo rosso a puntini bianchi dei cartoni animati. Non è propriamente mortale, ma la sua assunzione causa la sindrome panterinica: capogiri, euforia, allucinazioni e gravi disturbi gastrointestinali. Cresce in estate e autunno in boschi di latifoglie e conifere.
4. Amanita virosa (Tignosa di morte)
È un fungo che cresce nei boschi di montagna umidi sotto abeti, betulle e faggi. Il gambo è alto circa 10 cm e si assottiglia verso il cappello, che si chiude asimmetricamente nascondendo le lamelle. È un fungo mortale che si trova da fine estate all’autunno.
Altri funghi tossici e velenosi molto diffusi
5. Gyromitra esculenta (Falsa spugnola)
È un fungo velenoso mortale, responsabile della sindrome giromitrica, che causa sonnolenza, contratture, anemia e danni a fegato e reni. Ha un aspetto facilmente riconoscibile: il cappello irregolare ricorda un gheriglio di noce di color bruno-rossastro. Cresce in primavera vicino a residui legnosi in boschi di conifere.
6. Russula emetica (Colombina rossa)
È noto per il suo sapore piccante. Il suo nome deriva dal latino “emeticus”, che significa “ciò che provoca il vomito”, chiarendo gli effetti del suo ingerimento. Nasce in estate e autunno in zone umide e muschiose, sia in boschi di conifere che di latifoglie.
7. Cortinarius orellanus
È un fungo mortale tardo autunnale, responsabile della sindrome orellanica, i cui effetti si manifestano anche dopo settimane. L’intossicazione causa la necessità di dialisi e, in ultimo, il trapianto di rene. Ha un cappello rosso-bruno, lamelle fitte e un odore che ricorda quello della rapa. Predilige i boschi di castagno e faggio.
8. Boletus satanas (Porcino malefico)
Noto come Porcino malefico per la somiglianza con il Porcino, è un fungo tossico che provoca vomito, diarrea e dolori addominali. Il gambo è tozzo e ingrossato alla base, di un colore che va dal giallo al rosso carminio. Predilige terreni calcarei e boschi caldi di latifoglie.
9. Entoloma sinuatum (o lividum)
Questo fungo velenoso non solo provoca gravi disturbi gastrointestinali ma può, in casi rari, condurre al decesso. Cresce in piccoli gruppi in boschi di latifoglie, specialmente sotto querce e faggi.
Domande frequenti (FAQ) sui funghi velenosi
Quali sono i funghi più tossici?
Tra i funghi più tossici ci sono l’Amanita phalloides, il Cortinarius orellanus e la Gyromitra esculenta. Questi funghi contengono composti chimici altamente velenosi che possono causare danni permanenti a fegato, reni o al sistema nervoso.
Qual è il fungo più mortale?
Il fungo più mortale al mondo è l’Amanita phalloides. È responsabile della stragrande maggioranza delle intossicazioni letali. Basta ingerirne una piccola quantità per provocare danni irreversibili al fegato e, in molti casi, la morte.
Come capire se un fungo è tossico?
Non esistono metodi empirici o “della nonna” per capire se un fungo è tossico. L’unico modo sicuro è farlo ispezionare da un micologo esperto presso le ASL locali. I metodi casalinghi, come l’uso dell’aglio o dell’argento, sono miti pericolosi e totalmente inaffidabili.
La cottura elimina la velenosità dei funghi?
Dipende dal fungo. Molte tossine, come le amatossine dell’Amanita phalloides, sono termostabili e non vengono distrutte dal calore. Altri funghi, come i Chiodini (Armillaria mellea), contengono tossine termolabili che vengono neutralizzate solo con una cottura prolungata e accurata (prebollitura di almeno 20 minuti).
Per una lista più completa dei funghi velenosi e non commestibili in Italia, è possibile consultare risorse specializzate come il sito Natura della Provincia di Cuneo. Per scoprire come realizzare una cenetta a base di funghi sicuri, visita la nostra ricetta: Cenetta veloce e sfiziosa.
Fonte immagine: Pixabay
Ma mettere delle foto dei 10 funghi più velenosi, no? Aiuterebbe