I 6 prodotti tipici del Piemonte: elenco delle ricette più famose

I 6 prodotti tipici del Piemonte: elenco delle ricette più famose

I 6 prodotti tipici del Piemonte: La cucina piemontese vanta una tradizione culinaria ricchissima di prodotti caratteristici che la rendono squisita. In tutte le ricette regionali vi é l’impiego di uno dei prodotti tipici del Piemonte come il tartufo, il vino Barolo ed i formaggi che servono come condimento per risotti e pasta fresca; come il tartufo che viene adoperato per condire i ravioli del Plin.

I 6 prodotti tipici del Piemonte: elenco delle ricette più famose

Riassumiamo qui i 6 prodotti tipici del Piemonte, pietanze dal gusto irresistibile che sono molto apprezzate dai piemontesi e dagli abitanti del Nord Italia.

Vitello Tonnato o Vitel Tonné

Nella cultura culinaria del Piemonte celebre e molto apprezzato è il Vitello Tonnato o Vitel Tonné. Dal nome sembra che questa pietanza sia un’eredità francese in realtà non è così, poiché questo prodotto è tipico del Piemonte, è un’antica ricetta rigorosamente Made in Italy che risale al Settecento italiano ed è stata rivendicata dal Piemonte a fine Ottocento. Il vitello tonnato è un antipasto dalle origini piemontese, semplice e veloce da realizzare, che viene servito anche come gustoso secondo piatto. Si tratta di un prodotto che negli anni ’80 era presente sulle le tavole di tutte le feste. Oltre che nel Piemonte, possiamo affermare che il vitello tonnato è una delle pietanze fredde più apprezzate e conosciute in tutta Italia. Sono sottili e morbidissime fettine di carne di vitello condite con una salsa a base di acciughe, capperi, tonno, uova e succo di limone.
Tutti noi riteniamo che il suo nome “Vitel Tonné” si riferisca al tonnato cioè alla salsa che comprende il tonno tra i suoi ingredienti. Vi sveliamo che la definizione “tonnato” è una tecnica di cottura della carne: preparata alla maniera del tonno.

Per la preparazione del Vitel Tonné, bisogna lasciar marinare per 12 ore la carne in una pentola con il vino Barolo. Aggiungere i chiodi di garofano ed il sedano a pezzettini. Per cucinare una buona salsa tonnata si necessita di frullare le acciughe, i capperi, il tonno ed i tuorli delle uova. La salsa tonnata serve per guarnire il vitello dopo averlo fatto raffreddare, perché è una pietanza che va servita fredda come antipasto o come secondo piatto.

Ravioli del Plin

Come primo piatto la tradizione culinaria del Piemonte vanta i ravioli del Plin che risalgono al 1846. Gli ingredienti tipici sono: farina, uova ed olio extra vergine di oliva. Come ripieno, invece, si usa la carne arrosto oppure spinaci, parmigiano ed una spolverata di noce moscata. La forma tradizionale di questi ravioli all’uovo è quadrata e la caratteristica fondamentale che la differenzia da altri ravioli è la carne arrosto per il ripieno, cotti nel brodo vegetale.

Un’alternativa originale è quella di condire i ravioli del Plin con burro e una spolverata di tartufo bianco, tipico della città di Alba. Esiste una variante a questa ricetta ed è quella di sostituire il ripieno di carne con quello di cavolo o verza ed adoperare come condimento semplicemente burro, salvia e parmigiano.
Da cosa deriva il termine Plin? Secondo la tradizione piemontese il pizzico che serve per racchiudere il ripieno nella pasta all’uovo per creare questi ravioli è il Plin.

Risotto Castelmagno e nocciole delle Langhe

Un inno alla cucina piemontese è il risotto Castelmagno e nocciole delle Langhe, un vero trionfo di gusto, poiché in questa ricetta si mescolano sapientemente il gusto pungente del formaggio Castelmagno e la dolcezza della Nocciola tonda gentile. Un risotto ideale per dare quel tocco di eleganza per una cena tra amici o durante il pranzo delle feste, si tratta di una pietanza ideale da preparare nella stagione autunnale. Oltre a essere buonissimo, è anche molto bello da vedere: bianco, cremoso, con le nocciole e viene condito con brodo vegetale e rosmarino. Si può aggiungere un po’ di miele di castagno per dare un retrogusto amarognolo a questo risotto molto apprezzato per la sua delicatezza e perché contiene due prodotti tipici della regione.

Tra i 6 prodotti tipici del Piemonte ci sono famosi dolci tra cui le paste di meliga, i cuneesi al rhum ed i biscotti  brutti ma buoni. 

Le paste di meliga

Le paste di meliga sono dei friabili biscotti tipici della zona di Cuneo e Val di Susa. Sono dolci a base di farina di frumento, farina di antico mais, burro, miele, uova e scorza di limone. La particolarità di questo dolce semplice, ma delizioso è la farina di mais da cui prendono il nome, infatti anticamente la farina di mais in dialetto piemontese era indicata con il nome di meliga. Esiste il Meliga Day a Sant’ Ambrogio di Torino, una sagra che ricorre a Settembre di ogni anno dedicata a questo friabile e croccante frollino dalla forma rotonda simile a delle ciambelline. Solitamente questi biscotti vengono mangiati per la merenda pomeridiana con un bicchiere di vino Barolo oppure per la prima colazione con il thé. Una curiosità storica che abbiamo reperito è che le paste di meliga sono state il dolce preferito di Camillo Benso Conte di Cavour che ne mangiava tre a fine pasto con un bicchiere di vino Barolo.

Il cuneese al rhum

Il cuneese al rhum è un tipico cioccolatino formato da due cialde di meringa che racchiudono la crema pasticcera al cioccolato fondente e al rhum. Questa crema è ricoperta da un croccante strato di cioccolato fondente e questo dolce è un’invenzione del pasticciere Andrea Arione, che decise di proteggere la sua creazione registrandola con il brevetto. Solitamente i Cuneesi al Rhum vengono prodotti adoperando esclusivamente il rhum proveniente dalla Jamaica. Si narra che a metà del Novecento il celebre scrittore statunitense Ernest Hemingway soggiornò a Cuneo per acquistare i cuneesi al rhum proprio nel negozio-bar Arione. Questo aneddoto ci riempie di orgoglio, perché un prodotto tipicamente italiano è stato già apprezzato un secolo fa da un famoso scrittore di origine americana.

I brutti ma buoni

I brutti ma buoni sono biscotti alle nocciole tipici della zona di Borgomanero. Sono definiti da questo nome bizzarro, perché sono caratterizzati da un aspetto estetico poco gradevole. In realtà quando vengono assaporati sono deliziosi e sono ottimi per un goloso fine pasto. Si dice che questi biscotti incarnino bene l’ideale che dice “la bellezza risiede nell’imperfezione” infatti possiamo affermare che i biscotti brutti ma buoni hanno una bontà dalla forma imperfetta. Sono semplici e molto facili da preparare, si tratta di biscotti gustosi a base di albumi, zucchero e nocciole. Sono particolarmente diffusi in tutta Italia e tra le varianti ci sono i Mandorlati di San Clemente tipici della Lombardia.

I 6 prodotti tipici del Piemonte: Conclusione

Con la speranza che questo articolo permetta di far apprezzare la cucina piemontese che sa fondere diversi tipi di alimenti, risultando completa a livello nutrizionale e che possa essere conosciuta meglio anche al Centro e Sud Italia che vantano una tradizione culinaria eccellente, ma molto differente.

 

Fonte immagine: https://www.vivoqui.it/magazine/turismo/anno-del-cibo-italiano-torino-e-piemonte-protagonisti/

A proposito di Ivana Murolo

Nata a Napoli nel 1992. Laureata in Lingue Culture e Letterature Straniere con una grande passione per la scrittura e il mondo della comunicazione. Determinata, versatile, carismatica ed empatica. Adoro la cultura internazionale, la musica, i viaggi il cinema ed i libri. The difference that makes the difference è la citazione che mi sprona ogni giorno a dare il meglio di me. Provo curiosità verso il mondo che mi circonda e presto particolare attenzione alle tematiche sociali e psicologiche.

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