Amuleti e talismani: significato e potere protettivo

Amuleti e talismani: significato e potere protettivo

Quante volte si è sentito parlare di amuleti e talismani, facendo però confusione tra questi? Ebbene, essi rappresentano due oggetti con significato, caratteristiche e poteri differenti. 

Il significato di amuleti e talismani è molto diverso: l’amuleto è un qualsiasi oggetto che viene usato per superstizione, per difendersi dai mali o per attirare a sé la fortuna. Esso può essere utilizzato da chiunque, l’effetto sarà lo stesso. Il talismano, invece, è un oggetto, di solito piccolo, che proietta le energie di chi lo ha creato per attirare benefici specifici; esso ha infatti uno scopo preciso, ed in base ad esso, il talismano deve essere creato in un giorno della settimana specifico.

Amuleti e talismani: i loro poteri 

Durante l’epoca preistorica, i primi amuleti erano ricavati da ossa, denti o corna di animali.

Oggi vi sono diversi tipi di amuleti: semplici pietre, gemme, monete, pendenti, anelli e così via. Solitamente, fanno da amuleti anche oggetti religiosi, come la figura di un Dio o i simboli che lo rappresentano, ad esempio la croce nel cristianesimo.

Una delle differenze tra amuleti e talismani è che gli amuleti possono cambiare da cultura a cultura. Ad esempio, in Cina si utilizzano le monete, che vengono sparse sul pavimento per attirare ricchezza; il riso, invece, è considerato un amuleto per la buona fortuna.

Nella tradizione ebraica, invece, viene utilizzata la kimiyah o “testo dell’angelo”. Consiste in una serie di nomi di angeli, o di frasi della Torah, scritti su pergamene. Queste ultime sono inserite in contenitori d’argento e portate sul corpo.

Nell’antico Egitto, invece, spesso gli amuleti raffiguravano la figura di un dio o l’Ankh, una croce che simboleggiava la vita eterna, e l’Udjat, l’occhio di Horus che rappresenta la rigenerazione. Un altro amuleto era la figura dello scarabeo, che raffigurava il dio Khepri.

In Italia Meridionale, invece, uno degli amuleti più comuni è il corno\cornetto rosso e appuntito, che ha il potere di allontanare il malocchio. Il suo potere, però, funziona solo se viene regalato. 

Amuleti e talismani hanno, inoltre, origini diverse. Le origini della parola “talismano” risalgono al 1630 e provengono dalla parola persiana “telsaman”, ovvero “figura magica” o “oroscopo” e da quella araba “tilsam”, cioè “completamento”.

I talismani più comuni nelle pratiche esoteriche sono i quadrati magici, in cui le lettere, numeri e simboli di alfabeti magici simboleggiano ciò che si desidera; un altro talismano sono i fogli di pergamena con iscrizioni, di solito in lingue antiche come latino, greco ed ebraico. 

Un’altra differenza tra amuleti e talismani è che i talismani devono essere sempre consacrati, tenendoli in mano, guardandoli, ricordandoli e visualizzandoli in mente, ad occhi chiusi, come simboli luminosi.

Di solito, i talismani vengono realizzati con elementi non organici, come pietre minerali o metalli, capaci di conservare l’energia che gli sta intorno per moltissimi anni. I metalli più usati sono il rame, l’argento, l’oro, il ferro ed altri, che fanno sì che gli effetti dei talismani durino per più tempo.

Le pietre preziose dei talismani

Amuleti e talismani si differenziano anche perché i talismani hanno un potere magico grazie alle pietre preziose con le quali vengono realizzati: esse conservano molta energia dell’ambiente circostante, rendendo i talismani molto potenti. Ad esempio, il quarzo è una delle pietre più ricche di energia; l’ametista è meno forte, quindi è più utilizzata per le situazioni d’amore, come il lapislazzuli; il topazio è una pietra che protegge dalle energie negative; il turchese è una pietra con proprietà curative e può anche essere usata per regolare il sonno; infine, lo zaffiro è una pietra molto potente usata per attirare la fortuna.

Fonte immagine: Pixabay

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