Piercing e allergie: cause e rimedi

Piercing e allergie

Per quanto amati e richiesti da migliaia di persone nel mondo, i piercing non sono adatti a tutti. Spesso la causa principale di un rigetto da piercing è dovuta ad un’allergia ad un particolare materiale di cui essi sono composti. Esistono, tuttavia, dei modi per evitare spiacevoli conseguenze, che garantiscono in maniera alternativa la possibilità di avere uno o più piercing, nonostante le allergie. Innanzitutto, come rendersi conto di essere allergici al materiale del gioiello? Il proprio corpo darà dei segnali ben chiari: eruzione cutanea, arrossamento, gonfiore e dolore nella zona interessata. Ma a cosa è dovuta l’allergia ai piercing?

Piercing e allergie: cause e rimedi

L’allergia da nichel è tra le allergie più comuni quando si parla di piercing. Seppur chiamata “allergia”, è più corretto definirla dermatite da contatto, un’alterazione della sensibilità della pelle, in quanto, a differenza di un’allergia vera e propria, non causa problemi respiratori o gonfiore eccessivo della zona interessata. Il nichel è un metallo molto presente nella quotidianità: nelle monete, in alcuni accessori come le fibbie delle cinture o i bottoni dei jeans, nelle chiavi, nelle posate, nei cosmetici e nei gioielli. In quantità che variano da un caso all’altro, il nichel è dunque presente in molti oggetti ed è la causa di sfoghi cutanei nei soggetti sensibili e allergici. Una comune allergia al nichel non si presenta repentinamente, ma in un determinato tempo di contatto prolungato tra la pelle ed il gioiello, che varia da soggetto a soggetto. Nella maggior parte dei casi, si presenta tramite un prurito aggressivo, seguito da eruzioni cutanee e/o macchie sulla pelle

  • Allergia al rame e cobalto

Questi metalli, nichel compreso, sono presenti nelle leghe utilizzate per la produzione di gioielli. Proprio come nel caso del nichel, per i soggetti sensibili o allergici è sconsigliato utilizzare gioielli realizzati con questi metalli. Il cobalto viene solitamente utilizzato per dare una maggiore resistenza ai gioielli ed è caratterizzato da un colore più scuro. Anche i gioielli in rame sono molto comuni. Spesso associato all’argento (argento sterling), il rame viene anche utilizzato per produrre il rinomato rose gold, l’oro rosa. Se si sospetta di essere allergici al rame, è consigliato evitare anche gioielli in bronzo o ottone, in quanto entrambi ne contengono traccia.

Quando si decide di fare un piercing, è preferibile optare per un gioiello sterilizzato, in acciaio chirurgico o titanio, o ipoallergenico. Vi sarà una differenza di prezzo, ma è la scelta migliore per evitare un rigetto del piercing con conseguente rimozione del gioiello. Le zone più sensibili si identificano sui lobi delle orecchie nella maggior parte dei casi. Anche quando il gioiello viene rimosso, la reazione allergica potrebbe metterci diverso tempo per calmarsi. È dunque consigliato rivolgersi al medico, chiedendo di una crema cortisonica che potrebbe aiutare ad alleviare il fastidio.

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Immagine in evidenza presa da Pixabay.com

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