Piercing al naso: le 10 domande più frequenti

Piercing al naso

Il mondo dei piercing, così come quello dei tatuaggi, è molto vario, ce ne sono di ogni tipo e per diverse parti del corpo. In questo articolo tratteremo di piercing al naso, un tipo di piercing molto richiesto al giorno d’oggi e in circolazione ormai da secoli. Per fare un piercing al naso, bisogna seguire delle linee guida per avere un quadro chiaro di cosa comporta e, soprattutto, per assicurarsi che guarisca nel modo giusto.

Ecco le 10 domande più frequenti sul piercing al naso:

  1. Quanti tipi di piercing al naso ci sono?

Sicuramente i piercing al naso più rinomati sono il nostril, localizzato sulla narice (destra o sinistra), e il septum, localizzato tra le due narici ed eseguito sulla cartilagine del setto nasale. Esistono però altre varietà di piercing al naso tra cui scegliere:

  • Mantis, un tipo di piercing che viene eseguito sulla cartilagine del setto nasale e che passa da una narice all’altra;
  • Doppio nostril, come il classico nostril, ma eseguito su entrambe le narici, oppure due volte sulla stessa narice;
  • Bridge, un tipo di piercing che viene eseguito sul ponte del naso, all’altezza degli occhi;
  • Rhino, un tipo di piercing che viene eseguito verticalmente sulla punta del naso, ricordando vagamente il corno di un rinoceronte;
  • Nasallang, un tipo di piercing che attraversa entrambe le narici ed il setto nasale, unito da un’unica barra.
  1. Come scegliere il piercing al naso più adatto?

In base ai gusti personali, la scelta del piercing risulta abbastanza spontanea e semplice. Tuttavia, quando si decide di fare un piercing, è sempre importante tenere conto dell’anatomia del proprio corpo; se si considera un septum, ad esempio, potrebbe essere un problema avere un setto nasale deviato, dunque è sconsigliato procedere. Naturalmente, è fondamentale una consulenza dal piercer, il quale, in quanto esperto, saprà personalmente consigliare quale piercing è più adatto in alternativa.

  1. Quanto fa male un piercing al naso?

Seppur la soglia del dolore sia un qualcosa di estremamente soggettivo, il naso è una parte del corpo ricca di vasi sanguigni, dunque molto sensibile. Come per molti piercing, il processo avviene molto rapidamente, dunque anche il dolore è una questione di pochi secondi.

  1. Quali sono i rischi di un piercing al naso?

Alcuni potenziali rischi che un piercing al naso comporta potrebbero essere infezione, sanguinamento, reazione allergica e formazione dei cheloidi. Sono tutte reazioni abbastanza comuni, ma si evitano facilmente con la cura adeguata e consigliata dal piercer. Poiché il naso è una zona ricca di vasi sanguigni, è normale un minimo di sanguinamento. Quanto alla reazione allergica, bisogna assicurarsi di non essere allergici a particolari metalli che compongono il gioiello e, in caso di allergia accertata, bisogna assolutamente farlo presente al piercer. Per quanto riguarda i cheloidi, invece, essi sono un processo naturale che avviene durante la guarigione del piercing: si tratta di un tentativo del corpo di produrre il collagene necessario alla riparazione del foro, ma ne viene prodotto in quantità eccessive, portando dunque alla loro formazione. I cheloidi possono essere eliminati facilmente con impacchi di soluzione salina e un’accurata pulizia del foro e del gioiello, che non deve essere assolutamente rimosso.

  1. Come prendersene cura al meglio?

Prendersi cura del proprio piercing è un processo semplice, ma fondamentale. Affinché avvenga una corretta guarigione, è importante toccarlo o muoverlo il meno possibile e non rimuoverlo mai. Ogni eventuale contatto deve avvenire a mani pulite per evitare eventuali infezioni. È sconsigliato utilizzare alcool, acqua ossigenata o disinfettanti antibatterici, in quanto potrebbero irritare facilmente il foro e rallentare il suo processo di guarigione. È necessario e consigliato, invece, l’uso della soluzione salina per pulire il foro e il gioiello, cica 1-2 volte al giorno. Evitare inoltre piscine, fiumi, mare e vasche idromassaggio, fin quando il piercing non è completamente guarito.

  1. Il piercing al naso si infetta facilmente?

In quanto zona molto delicata e piena di vasi sanguigni, se non pulito correttamente, il piercing al naso può contrarre facilmente delle infezioni che, se trascurate, possono aggravarsi ed essere causa di febbre, eccessivo gonfiore, dolore, arrossamento, produzione di secrezioni e pus. È dunque consigliato seguire i consigli del piercer e pulire diligentemente il foro. Se non si notano miglioramenti oppure se i sintomi peggiorano, contattare il proprio piercer il prima possibile.

  1. Quanto tempo impiega il piercing al naso a guarire?

Il piercing al naso impiega dalle 4 alle 6 settimane per guarire completamente. Generalmente, i piercing eseguiti sulla cartilagine del setto nasale impiegano più tempo a guarire, ma indicativamente i tempi di guarigione sono i sopracitati.

  1. Dopo quanto tempo si può cambiare gioiello?

Appena forato, il gioiello originale va tenuto per tutta la durata del processo di guarigione. Durante questo lasso di tempo di 4-6 settimane, è consigliabile tenersi in contatto con il piercer per tenere il piercing sotto controllo. Una volta guarito completamente, si può procedere a cambiare il gioiello con quello che si preferisce.

  1. Quanto tempo impiega il foro a richiudersi?

Una volta guariti completamente, i fori da piercing al naso impiegano anni per richiudersi. Se il foro non è ancora guarito ed il gioiello viene rimosso (azione sconsigliata durante la guarigione), il foro potrebbe chiudersi anche in qualche ora, essendo una ferita ancora “fresca”.

  1. Quanto costa un piercing al naso?

Il prezzo di un piercing al naso oscilla mediamente tra i 40 e i 60 euro e può variare a seconda del materiale usato per la realizzazione del gioiello.

Immagine in evidenza presa da Pixabay.com

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