Il poke hawaiano ormai spopola in tutto il mondo con milioni di ristoranti che lo preparano. Ma com’è davvero il piatto originale?
Il poke è un piatto di origine hawaiana che negli ultimi anni ha acquistato particolare popolarità. La maggior parte dei ristoranti lo serve in questo modo: una Bowl con una base di riso (bianco o venere); un topping che varia dal pesce crudo al pollo fritto; ad accompagnare le proteine ci sono verdure e frutti tagliati a cubetti; infine, a decorare il tutto una grande varietà di salsine colorate, salsa di soia, salsa allo yogurt, salsa piccante. Il poke come lo mangiamo noi può somigliare un po’ ad un sushi scomposto, forse anche per questo è riuscito a diventare così popolare. Inoltre, le varianti sono infinite! C’è persino chi ha creato la poke di pizza (al posto del riso ci sono bocconcini di pizza e a sostituire i topping ci sono pomodorini, mozzarella, olive).
Ma qual è la ricetta originale del poke hawaiano?
Poke significa letteralmente tagliare a pezzi; nella cucina hawaiana è uno dei piatti principali, costituito da pesce crudo marinato tagliato a cubetti. Il pesce utilizzato può variare: nella forma più tradizionale viene impiegato il tonno ed è chiamato aku, ma anche il polpo (chiamato he ‘e) è piuttosto amato nella cultura hawaiana. Una delle particolarità del poke hawaiano è senz’altro il condimento utilizzato per la marinatura: le alghe marine, il kimchi e il sale delle Hawaii che è un particolare sale marino di colore rossastro.
Il poke hawaiano si origina come un piatto semplice, ma gustoso. A partire dall’Ottocento, i pescatori hawaiani a fine giornata prendevano gli scarti del pescato, li tagliavano a cubetti, li condivano e venivano mangiati come spuntino. Lentamente si è poi diffuso in tutta la cultura hawaiana, espandendosi anche in altre zone del Pacifico. Infatti, il condimento del poke hawaiano richiama la cucina giapponese ed altre culture asiatiche. A tal proposito, oggi un altro condimento prediletto per il poke è proprio la salsa di soia. Effettivamente il poke si sposa perfettamente con la cultura culinaria giapponese: è per questo motivo che lo stesso Giappone ha le sue varianti del piatto, come il furikake (un misto di pesce crudo con alghe essiccate ed olio di sesamo).
Arrivato negli Stati Uniti continentali attorno al 2012, il poke hawaiano aveva subito alcune modifiche ed era stato fuso con elementi della cucina giapponese. È proprio in questi anni che nasce la poke Bowl come la conosciamo noi oggi. Il poke che gustiamo nelle pokerie o nei poke shop è ben diverso dal poke hawaiano originale. diversi ingredienti sono stati aggiunti: da un lato richiamano gli elementi del sushi, dall’altro cercano di accontentare i palati occidentali più difficili utilizzando proteine come il pollo fritto. Nonostante i grandi cambiamenti, il poke hawaiano è sicuramente gustoso in tutte le sue forme.
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