Il code-switching, o alternanza di codice, è un fenomeno linguistico che si verifica quando un parlante passa da una lingua a un’altra, o da un dialetto a una lingua standard, all’interno della stessa conversazione. Lungi dall’essere un segno di incompetenza, è una strategia comunicativa complessa usata abilmente da persone bilingui o plurilingui. Questo cambio può avvenire per ragioni sociali, contestuali o personali, e influenza le nostre interazioni quotidiane.
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Perché avviene il code-switching? Le ragioni sociali ed emotive
I fattori che spingono a cambiare codice linguistico sono molteplici. Non avviene solo tra lingue straniere, ma anche tra lingua e dialetto. Come spiegato dall’enciclopedia Treccani, si tratta di una scelta legata al contesto. Ecco le cause principali:
- Solidarietà o distanza: si può passare al dialetto per creare vicinanza con una persona della nostra stessa città, o al contrario, usare un italiano formale per marcare una distanza o sentirsi superiori in un contesto dialettofono.
- Riportare un discorso: è comune riportare una frase nella lingua originale in cui è stata detta. Ad esempio, un bambino bilingue potrebbe dire alla madre: «Oggi a scuola mi hanno detto “you’re gorgeous!”».
- Enfasi: un parlante può ripetere un concetto in entrambe le lingue o passare a un’altra lingua per sottolineare un punto particolare.
- Mancanza di un termine: a volte una parola in dialetto o nella lingua madre esprime un concetto emotivo in modo più efficace. Si usa quel termine specifico, spesso seguito da una spiegazione.
Code-switching e code-mixing: attenzione a non confonderli
Spesso si confonde il code-switching con il code-mixing. Sebbene alcuni studiosi li considerino parte dello stesso fenomeno, una distinzione utile è la seguente: nel code-switching, il parlante alterna due sistemi grammaticali ben distinti e intatti; nel code-mixing, elementi delle due lingue (es. morfemi, parole) si fondono all’interno della stessa struttura grammaticale, creando una sorta di ibrido. Il code-mixing è quindi una forma più profonda di fusione linguistica.
I principali tipi di code-switching
Oggi, piuttosto che parlare genericamente di code-switching, i linguisti preferiscono classificarlo in diverse tipologie:
I tipi di code-switching: esempi pratici | Descrizione ed esempio |
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Inter-sentenziale | L’alternanza avviene tra una frase e l’altra. Ogni frase è grammaticalmente completa in una sola lingua. Esempio: «Ora vado a casa. I’ve had enough». |
Intra-sentenziale | L’alternanza avviene all’interno della stessa frase, mescolando parole o sintagmi delle due lingue. Esempio: «Ci vuole un po’ di skill per farlo bene». |
Tag-switching | Si inserisce una “parola etichetta” o un’interiezione di un’altra lingua alla fine o all’inizio di una frase. Esempio: «You have seven sisters, oder?» (con “oder” dal tedesco). |
Intra-word | L’alternanza avviene all’interno di una singola parola, combinando un morfema di una lingua con uno di un’altra. Esempio: «La scheda video sta crash-ando», dove la radice inglese “crash” si unisce alla desinenza italiana “-ando”. |
È importante sottolineare che il code-switching non è sinonimo di non saper parlare bene una lingua. Al contrario, spesso chi ne fa uso padroneggia più codici linguistici ed è libero di scegliere quale utilizzare per esprimersi nel modo più efficace in ogni situazione.
Fonte immagine in evidenza: Wikimedia
Articolo aggiornato il: 06/09/2025