Mentalità occidentale e coreana: 3 differenze significative

Mentalità occidentale e coreana: 3 differenze significative

Le divergenze tra la mentalità occidentale e coreana nella società odierna non sono ancora molto conosciute, perché di base è di difficile comprensione una cultura completamente diversa dalla nostra, specialmente quella orientale.

La tradizione sud coreana, così come quelle presenti in Asia, in particolare ha tratti contenutistici che sono sempre stati introvabili nel resto del mondo, rendendo pertanto l’Asia come un continente unico e non replicabile. Per comprendere il loro modo di pensare, è necessario cimentarsi a pieno nella loro quotidianità e sfera emotiva, oltre ad avere un’attitudine che permetta di aprire i propri orizzonti anche verso ciò che non si conosce e ciò che è opposto a noi. Come dice un detto, un libro aperto funziona soltanto su una mente aperta!

Analizziamo ora 3 differenze insite nella mentalità occidentale e coreana che più saltano all’occhio dopo un vissuto esperienziale con i coreani: 

1. L’amore per la bellezza

La mentalità occidentale e coreana ci dimostra in primo luogo come la Corea del Sud, forse più di ogni altra nazione, sia la figura di spicco della ricerca dei valori estetici: ogni elemento nei contesti naturalistici e urbani é una pura manifestazione artistica che sfocia nella particolare cura di ogni dettaglio, fattore fondamentale che porta una sensazione di ordine e di pulito.

Questa concezione di estetismo si riflette anche sull’essere umano stesso, il quale, per una sensazione di appagamento e benessere, si dedica a rendere il proprio corpo e la pelle ben curati e in forma, al fine di avere un aspetto quanto più giovanile e gradevole possibile. Non a caso la Corea del Sud è considerata la capitale del mondo della chirurgia estetica, proprio perché la bellezza e la necessità di gestire il corpo, è divenuto un requisito importante sia per questioni lavorative che sociali: secondo alcune statistiche, dal 1994 al 2015 il numero di donne che si sono sottoposte a un intervento di chirurgia estetica è aumentato del 31%, mentre gli uomini dal 2% al 4%.

Cosa ha spinto la chirurgia estetica ad essere così di tendenza ?

Con l’ufficializzazione del K-pop in Corea del Sud nel 1992, il paese propone dei nuovi canoni di bellezza con la figura degli idol, scelti come testimonial per prodotti di bellezza, tra cui skincare e chirurgia plastica, affinché fossero sostenitori della perfezione filosofica estetica in Corea: il produttore di un gruppo k-pop utilizza l’immagine dell’idol anche a scopo di marketing, per attirare il pubblico e vendere. In sostanza, la bellezza è un prodotto quasi commerciabile.

È ben comprensibile quindi che l’amore per il bello è radicato nel modo di vedere se stessi e le cose in modo assoluto, ragione per cui la mentalità occidentale e coreana non si incontrerebbero mai nello stesso punto, dacché l’Occidente non abbia la prospettiva del lavoro e dell’individuo che giri intorno alla bellezza se non in aree specifiche.

2. La mentalità occidentale e coreana: il pensiero collettivo e il pensiero individuale in contrasto

Un altro aspetto interessante sulla differenza tra la mentalità occidentale e coreana sono due diversi motori di pensiero enormemente radicati nella società:

  • Il pensiero individuale occidentale;
  • Il pensiero collettivo coreano.

Ma che cosa si intende per pensiero collettivo e individuale?

Il pensiero individuale occidentale ha la tendenza a mettere al centro i desideri e le volontà del singolo individuo, indipendentemente dal pensiero di massa. O per meglio dire, le influenze del complesso di persone non alterano in maniera preponderante la personalità e i gusti del singolo al punto tale da mimetizzarsi con gli altri.
Per pensiero collettivo coreano si fa riferimento, invece, alla tendenza ad amalgamarsi e adeguarsi all’ideologia e alle necessità della massa proprio per la semplice volontà di voler essere accomunati dalla stessa cosa, essere un’unica identità nazionale in tutto e per tutto.

Quali sono le ripercussioni positive e negative ?

Per noi occidentali mettere al primo posto se stessi e poi le esigenze altrui, può renderci meno soggetti alle pressioni sociali e etiche, le quali non sempre coincidono con la nostra reale volontà e con il nostro pensiero, ma dall’altro lato questo “sano narcisismo” potrebbe portare ad avere atteggiamenti impertinenti o irrispettosi nei confronti dei beni comuni condivisi con la collettività, di cui bisognerebbe averne accuratezza visto che l’ambiente di un singolo individuo è l’ambiente di tutti.

Ecco perchè se la collettività può sembrare reprimere la vera identità dell’essere umano, dall’altro porta ad un maggiore riguardo ed empatia verso il prossimo e l’ecosistema. La mentalità occidentale e coreana in questo caso possiedono entrambe dei pro e dei contro, in quanto a favore dell’individualità ci si potrebbe dimenticare di vivere in un ambiente collettivo e a favore del collettivo vivi dimenticando di essere anche un individuo circondato da altre persone.

3. La pietà filiale e il rispetto per superiori e anziani

La Corea del Sud ha una solida base confuciana su cui si forma la nozione di pietà filiale, ossia la devozione e il rispetto nei confronti della figura genitoriale (la mentalità occidentale e coreana sotto la prospettiva religiosa sono abbastanza opposte perché in Occidente il 48% dei cittadini pratica il cristianesimo). Il confucianesimo non è altro che una dottrina filosofica cinese impartita dagli insegnamenti di Confucio, e la pietà filiale rappresentava nel pensiero confuciano l’imponenza virtuosa, la grandiosità massima che si poteva raggiungere nei panni di un figlio. Per cui il servire il proprio padre e la propria madre e onorarli, è uno dei sacri valori nella tradizione coreana: i genitori sono una direttiva e fonte di ispirazione, difatti sono proprio loro a trasmettere grandi ambizioni al figlio e ad indirizzarlo alla coltivazione di stesso attraverso le migliori scuole.

Ciò spiega perché in Corea del Sud vi sia un alto livello di competizione che l’Occidente non è in grado di raggiungere, dal momento che c’è l’assenza di un’ideologia di Stato fissa che regoli l’armonia della società e la rettitudine dell’uomo come in Asia. Il confucianesimo, inoltre, regola i legami gerarchici, riconducendo alla difesa dei diritti dei più anziani e a color che sono di classe sociale superiore rispetto ai più giovani, al punto che nella grammatica coreana si utilizza un registro onorifico a parte proprio per esprimersi in maniera deferente, chiamato Nopimmal (높임말).

Questo fattore ci dimostra quanto il livello di rispetto in Corea del Sud sia nettamente più accentuato rispetto all’ Occidente, sebbene in quest’ultimo l’onorifico sia presente ma a livello pratico non venga utilizzato molto: le persone anziane lo vedono, piuttosto, come un modo per ribadire la loro età avanzata piuttosto che come un segno di rispetto nei confronti della loro posizione all’interno di una ipotetica gerarchia sociale. La mentalità occidentale e coreana sono due mondi diversi, ma non è mai mancata la condivisione e l’apprezzamento dei loro aspetti peculiari, simbolo di uno scambio culturale intenso mosso dalla curiosità di conoscersi a vicenda.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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