6 azioni da evitare durante il Ramadan, quali sono?

6 azioni da evitare durante il Ramadan, quali sono?

Le 6 azioni da evitare durante il Ramadan: «il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza»

Il Ramadan è il nono mese dell’anno, di 29 o 30 giorni, anche se il mese preciso in cui si svolge dipende dall’osservazione della luna crescente considerando che il calendario islamico è di tipo lunare, quindi la data del nono mese cambia ogni anno cadendo in una stagione diversa. È il mese in cui si pratica il digiuno ṣawm, in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto. Mese di digiuno dall’alba al tramonto rinunciando a molti vizi umani, per purificare l’animo di ogni musulmano e pregare avvicinandosi di più ad Allah. Può consumare un pasto prima dell’alba chiamato suhoor e un secondo pasto dopo il tramonto chiamato iftar.

Ma quali sono le 6 azioni da evitare durante il Ramadan?

La religione musulmana crede profondamente nei valori e le preghiere scritte sul loro testo sacro, il Corano. Ogni azione che possa trarre in inganno o peccato il musulmano dovrà evitare di compierla. L’uomo musulmano dovrà basare la propria vita sui 5 pilastri dell’Islam, uno tra questi il mese più sacro ossia il digiuno. Chi da musulmano si esenta a compierlo è ritenuto colpevole di massima empietà.

Ecco le azioni da evitare:

1. Consumare cibi o bevande dall’alba al tramonto, tranne in presenza di malesseri fisici;
2. Fumare durante le ore diurne;
3. Dire parolacce, bestemmiare, evitare peccati di parola come gli insulti, parlar male, giudicare, mentire;
4. Che la donna indisposta lo pratichi durante quei giorni: sarà necessario che aspetti e recuperi i giorni di digiuno in un secondo momento dopo essersi purificata;
5. Tra le 6 azioni da evitare durante il Ramadan è assolutamente proibita la carne di maiale. La carne di maiale per il musulmano equivale al peccato, a qualcosa di non sacro;
6. Avere qualsiasi tipo di rapporto sessuale nel periodo compreso dall’alba al tramonto.

Sono esentati dal digiuno i minorenni, gli anziani, i malati, le donne in gravidanza o che allattano e coloro che devono intraprendere lunghi viaggi. Se non si rispetta qualche regola, il musulmano ha l’obbligo di aiutare con un atto di carità i poveri o dovrà continuare ad astenersi dai rapporti sessuali dall’alba al tramonto per altri 60 giorni dopo il Ramadan.

Ogni giorno di quel mese, il musulmano inizia il digiuno all’alba dopo il pasto ed effettua la preghiera mattutina del Fajr e al termine del digiuno interrotto al tramonto ogni musulmano dopo aver recitato il Maghreb, la quarta preghiera del giorno, spezza il digiuno mangiando datteri o bevendo acqua/latte come faceva il profeta Maometto, seguito da un pasto abbondante con tutti i piatti tipici del mondo arabo. A fine pasto è solito bere del tè nero con mandorle.

Dopo aver rispettato le 6 azioni da evitare durante il mese del Ramadan e alla conclusione del mese sacro, stabilita in base all’avvistamento della luna, viene celebrata una festa chiamata Eid ad-Fitr che dura 3 giorni e comprende preghiere, grandi pranzi e cene con famiglia e amici, abiti nuovi, decorazioni e scambiandosi piccoli doni, gustando i dolci tipici creati in occasione della festa e pronunciando durante i saluti «Eid Mubarak» come augurio.

Fonte immagine: Wikimedia Commons

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