Nel buddhismo, gli animali fanno parte degli esseri senzienti, ovvero tutti gli esseri che possiedono la natura del Buddha e possono, attraverso cicli di reincarnazione, raggiungere l’illuminazione. Il principio fondamentale della non-violenza (ahimsa) è centrale in questa visione del mondo.
«Non togliere la vita a nessun essere vivente e proteggi la vita in tutte le sue forme». Questa è una delle massime del Buddhismo, che spiega come ogni essere senziente sia considerato degno di rispetto e protezione. Il buddhismo considera la condizione umana come solo una delle sei possibili esistenze nel ciclo di nascita e morte (Samsara), fino al raggiungimento del nirvana. Seguendo la legge del karma, gli esseri sono destinati a reincarnarsi in base alle loro azioni passate, e questa rinascita può avvenire anche in forma animale. Per questo, gli animali nel Buddhismo hanno pari dignità rispetto a ogni altro essere vivente, poiché anch’essi contengono la natura del Buddha.
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5 animali simbolici nel Buddhismo
Di seguito presentiamo 5 animali che hanno un forte valore simbolico nel Buddhismo.
Animale | Significato simbolico principale |
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Leone delle nevi | Coraggio, allegria incondizionata e protezione del Dharma. |
Elefante bianco | Mente calma, stabilità, forza e annuncio della nascita del Buddha. |
Gatto | Spiritualità, calma interiore e incarnazione di anime illuminate. |
Serpente (Naga) | Elevazione della coscienza, energia silente e protezione della conoscenza. |
Due pesci d’oro | Assenza di paura e libertà di muoversi nell’oceano della sofferenza. |
1. Il leone delle nevi
Nel Buddhismo tibetano ha un posto privilegiato il Leone delle nevi, considerato il protettore del Buddha e simbolo nazionale del Tibet. Il leone simboleggia il coraggio e l’allegria incondizionata. Nei dipinti buddhisti viene rappresentato ai piedi del Buddha, con una grande criniera, lunga coda e riccioli di colore turchese o verde.
2. L’elefante bianco
Tra i tanti animali nel Buddhismo, l’elefante ha sempre avuto una simbologia positiva. Si narra che sia stato proprio un elefante bianco ad annunciare in sogno alla regina Maya la nascita del Buddha. L’elefante è associato al Buddha stesso. L’elefante grigio rappresenta una mente non addestrata e caotica, mentre l’elefante bianco simboleggia la mente calma, la stabilità e la forza controllata.
3. Il gatto
Secondo alcune credenze buddhiste, i gatti sono esseri che hanno raggiunto un alto livello di illuminazione e sono in grado di diffondere pace e armonia. I gatti rappresentano la spiritualità e la calma interiore. In una tradizione del Buddhismo Theravada, si crede che l’anima di una persona illuminata, dopo la morte, si reincarni in un gatto prima di raggiungere il nirvana. Questo ha dato origine a rituali funebri specifici.
4. Il serpente (Naga)
Nei templi, il Buddha viene spesso raffigurato protetto da un cobra. I serpenti rappresentano l’elevazione della coscienza e l’energia silente. I Naga sono creature semidivine che possono assumere l’aspetto di serpente, originarie della mitologia indiana. Secondo la leggenda, il re dei Naga protesse il Buddha dalla pioggia per sette giorni e sette notti durante la sua meditazione, dispiegando le sue teste come un ombrello.
5. I due pesci d’oro
Altri animali particolarmente simbolici nel Buddhismo sono i due pesci d’oro, uno degli otto simboli di buon auspicio. In origine, in India, rappresentavano i fiumi sacri Gange e Yamuna. Nel simbolismo buddista, rappresentano l’assenza di paura e la capacità di muoversi liberamente nell’oceano della sofferenza (Samsara), poiché si è raggiunta la consapevolezza per nuotare verso la salvezza.
Altre informazioni e curiosità sugli animali nel Buddhismo
I buddisti sono vegetariani?
Il primo precetto del Buddhismo è “non uccidere”. Per questo, il vegetarianismo è fortemente incoraggiato e praticato da molti buddhisti, specialmente nelle scuole Mahayana (come in Cina e Vietnam). Tuttavia, non è un obbligo universale. In alcune tradizioni, come quella Theravada, i monaci accettano qualsiasi cibo venga loro offerto, inclusa la carne, purché l’animale non sia stato ucciso specificamente per loro.
Cosa sono i sei regni dell’esistenza?
I sei regni (o sei reami) sono le possibili condizioni in cui un essere senziente può reincarnarsi a causa del proprio karma. Essi sono: il regno degli dei (Deva), il regno dei semidei o demoni gelosi (Asura), il regno umano, il regno animale, il regno degli spiriti famelici (Preta) e il regno infernale (Naraka). La rinascita nel regno animale è considerata sfortunata perché dominata dall’istinto e dalla sofferenza, rendendo difficile la pratica spirituale.
Fonte immagine in evidenza: Pixabay
Articolo aggiornato il: 02/09/2025