Chi è Alfonso el Sabio: un sovrano tra storia e cultura

Chi è Alfonso el Sabio: un sovrano tra storia e cultura

Nel 1252 sale al trono di Castiglia e León Alfonso X – conosciuto meglio come Alfonso el Sabio – un sovrano che darà una svolta molto importante alla storia e alla cultura della Spagna.

Un sovrano “debole”

Figlio di Ferdinando III, il Santo, e della regina consorte Beatrice di Svevia, Alfonso el Sabio salì al trono di Castiglia e León subito dopo la morte di suo padre e, inizialmente, dovette confrontarsi ancora con un’epoca piuttosto tumultuosa dal punto di vista religioso-culturale. Infatti, continuava ad esserci la lotta secolare tra cristiani e musulmani (crociate) anche se la situazione andò progressivamente indebolendosi nel corso del suo regno. Tra i primi obiettivi che il sovrano si prefissò c’era un progetto assolutistico, ovvero voleva inserire la Castiglia fra le potenze europee in modo tale da conferirle lo stesso prestigio. Tuttavia, questo obiettivo ben presto fallì poiché Alfonso el Sabio dovette rivolgere la sua attenzione al caos che si era generato all’interno del regno, proprio a causa della sua imprudente azione assolutistica. Si crearono violenti scontri e una profonda crisi in tutta la Castiglia che non si risolsero durante gli anni del suo regno, bensì furono risanati solo alla fine del XV secolo con i Re cattolici (Fernando d’Aragona e Isabella di Castiglia). Alfonso el Sabio morì nel 1284, a 63 anni, in uno scontro armato contro suo figlio Sancho, con il quale ebbe sempre forti dissidi in vita.

Importanza culturale di Alfonso el Sabio

Sebbene Alfonso el Sabio fu un sovrano dai numerosi insuccessi militari, il contributo che dette alla cultura, invece, fu di fondamentale importanza per le future sorti della Spagna. Infatti, è passato alla storia come el Sabio, ovvero “il Saggio”, per via della sua straordinaria capacità di far combaciare l’aspetto politico con quello culturale. Alfonso ha lasciato ai posteri una ricca eredità letteraria, nonché fra le più prestigiose di tutta l’epoca medievale:

  • Cantigas de Santa María, una raccolta di circa 400 poesie liriche in onore della Vergine;
  • Siete Partidas, una monumentale e complessa opera legislativa;
  • Estoria de España e General Estoria, due compilazioni storiche;
  • Fuero, un’opera giuridica;
  • Tablas alfonsíes, una serie di trattati astronomici;
  • Lapidario, un libro sul gioco degli scacchi.

Alfonso el Sabio si dedicò direttamente all’attività letteraria, anche se il suo non fu un lavoro del tutto autonomo. Egli, infatti, si circondò a corte di un vasto gruppo di collaboratori, ognuno con una propria specializzazione: c’erano i traduttori, gli estrattori, i compilatori, i poeti, i musici, i glossatori e anche coloro a cui era affidata la correzione dei testi. Il re aveva principalmente il compito di mettere insieme l’argomento e, in un momento successivo, mostrava ai suoi collaboratori come doveva essere organizzato il lavoro. Alla fine, dopo che ognuno aveva svolto correttamente la sua mansione, la revisione finale spettava allo stesso sovrano. Si trattava, però, di un’attività letteraria destinata alla sola cerchia del re e non concepita collettivamente, poiché all’epoca era ancora diffuso un alto indice di analfabetismo tra la popolazione.

Un’altra importante svolta che avvenne durante il regno di Alfonso el Sabio fu relativa all’ambito linguistico. Influenzato notevolmente dall’attività di traduzione di Toledo, uno dei maggiori centri culturali del Medioevo, il re decise di mettere in atto un cambiamento relativo al dialetto castigliano. Quest’ultimo, infatti, rispetto agli altri dialetti romanzi esistenti nella Penisola iberica, aveva acquisito un certo potere proprio grazie all’auge politico e culturale che aveva conosciuto la Castiglia negli anni. Per questo motivo, Alfonso decise di conferire un riconoscimento ufficiale al castigliano facendolo diventare la lingua di arrivo delle traduzioni e della legge. Fu proprio grazie all’operato di Alfonso el Sabio se il castigliano potette essere considerato una lingua al pari del latino, dell’arabo e dell’ebraico e, come queste, degno di essere messo per iscritto.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Alessia Galante

Studentessa presso l'Università "L'Orientale" di Napoli

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