Canzoni di Mia Martini: 4 da ascoltare

Canzoni di Mia Martini: 4 da ascoltare

Mia Martini è stata una cantante italiana di grandissimo successo, ricordata ad oggi come una delle voci più belle della musica italiana. Con le sue canzoni ha accompagnato ed emozionato milioni di persone, che ancora oggi ricordano l’artista scomparsa prematuramente nel 1995. Le canzoni di Mia Martini, grazie al testo e alla straordinaria voce della cantante che accompagnano la melodia, sono in grado di arrivare dritte al cuore, colpire le corde dell’anima ed emozionare chiunque le ascolti, grandi e piccoli.

In questo articolo vi presentiamo 4 canzoni di Mia Martini da ascoltare:

1. Minuetto (1973)

Minuetto, uscita nel 1973 e contenuta nell’album Il giorno dopo, è una delle canzoni più apprezzate di Mia Martini. Il famosissimo brano scritto da Franco Califano parla di una relazione da cui una donna non riesce ad uscire, pur consapevole di non esserne soddisfatta e di non ricevere dall’uomo che ama l’amore e il rispetto che spera e che meriterebbe. Il verso della canzone «continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore» esprime alla perfezione la frustrazione di una donna che, ormai disillusa e consapevole di quanto quella situazione sia sbagliata, non riesce a dire di no e mettere al primo posto l’amore verso sé stessa.

2. Almeno tu nell’universo (1989)

«Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo. Non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero e che mi amerai davvero di più.»

La seconda delle 4 canzoni di Mia Martini che vi presentiamo è Almeno tu nell’universo, pubblicata nel 1989 e presentata durante la trentanovesima edizione del Festival di Sanremo. Questo brano parla della speranza della cantante di avere un amore sincero, puro e immutabile, diverso dall’incoerenza della gente che passa dall’amore all’odio in un secondo, che cambia idea e che non dà valore ai sentimenti e ai legami belli e puri della vita. È una richiesta non solo di essere amata in modo onesto, ma di non essere tradita o ingannata, di avere la sicurezza di potersi fidare e di lasciarsi andare, finalmente, ad un uomo che ricambi i suoi sentimenti.

3. Cumm’è (1992)

Le canzoni di Mia Martini si caratterizzano dalla particolarità di essere ricche di significato e, senza dubbio, Cumm’è è una di queste. Pubblicata nel 1992 e cantata insieme a Roberto Murolo, il brano napoletano è un dialogo tra due innamorati, in cui l’uomo chiede alla donna di lasciarsi andare e di vivere liberamente il sentimento che li lega. Più scettica, invece, è la risposta di lei, che ferita dalle relazioni precedenti e da uomini che l’hanno fatta soffrire, non riesce a lasciarsi andare a questo amore sincero. Cumm’è, oltre ad essere una delle canzoni più famose di entrambi i cantanti, è l’esempio perfetto di come melodia, voci e un testo profondo in una lingua poetica come lo è il napoletano, offrano l’unione di ingredienti vincenti per creare un capolavoro capace di emozionare chi l’ascolta e di confermarsi una delle canzoni più belle della musica italiana.

4. Gli uomini non cambiano (1992)

L’ultima delle canzoni di Mia Martini di cui vi parliamo è Gli uomini non cambiano, uscita nel 1992 e contenuta nell’album Lacrime. In questo brano Mia Martini parla del difficile rapporto che ha sempre avuto con gli uomini, a partire dalla figura paterna: «sono stata anch’io bambina di mio padre innamorata, per lui sbaglio sempre e sono la sua figlia sgangherata». Un rapporto con il padre difficile, in cui la cantante cercava di conquistare l’amore e la stima che prontamente le venivano negati. Parole più dure e dirette, però, vengono utilizzate per descrivere gli uomini conosciuti nel corso della sua vita: insensibili predatori interessati solo alla conquista, al bisogno di vantarsi con i loro amici dell’ennesima conquista riuscita a discapito del dolore provocato a lei.

Fonte immagine di copertina: Spotify, copertina ufficiale dell’album di Mia Martini Il giorno dopo

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