Cinema e pandemia: 5 film sull’isolamento

Come il cinema ha affrontato la pandemia: 5 film sull’isolamento

Quale è stata la relazione tra il cinema e la pandemia? Andiamo a scoprirlo!

2020: una pandemia sembra mettere in pausa il mondo intero, l’uomo è costretto come un animale che va in letargo, a rintanarsi nel suo posto sicuro, la casa. Spesso però questo nido, non è così sicuro e confortevole come appare. L’uomo è costretto a fare i conti con la solitudine dovuta all’isolamento. Di sostegno, molte volte, vengono in aiuto il caro mondo dei social, ed in particolare il caro vecchio mondo del cinema, questa volta direttamente nei nostri letti e divani.
Ma cosa succede se proprio al cinema ritroviamo rappresentato il nostro vissuto? Era davvero necessario avere delle rappresentazioni riguardanti l’isolamento legato ad un periodo così strano come un epidemia mondiale?
Vediamo come i 5 film proposti abbiano affrontato l’isolamento in modi totalmente diversi:

1)Corona: fear is a virus
Film canadese del 2020 diretto da Mostafa Keshvari. La storia segue un gruppo di persone bloccate in un ascensore durante la pandemia di COVID-19. Realizzato in parte per affrontare la xenofobia e il razzismo legati alla pandemia. Uno degli aspetti più interessanti della pellicola è il suo esser stato filmato in un’unica ripresa utilizzando una telecamera portatile, caratteristica che riesce a trasmettere il senso di ansia in perfetta sintonia con lo scopo del film.

2)Lockdown all’italiana
Anche l’Italia non manca all’appello tra i paesi che hanno deciso di ambientare uno dei propri film proprio durante la pandemia: Enrico Vanzina sceglie di farne una commedia seguendo la storia di due coppie in crisi ma che a causa dell’isolamento forzato saranno costrette a vivere sotto lo stesso tetto tra momenti leggeri e riflessioni.

3)Locked down
Film del 2021 diretto da Doug Liman, girato in 18 giorni. Siamo anche qui davanti ad una coppia che è sul punto di separarsi, ma che sarà obbligata a trascorrere tutta la pandemia insieme. Lo sfondo è una Londra vuota nella quale lo spazio intimo della casa sembra diventare sempre più stretto, ma tra isolamento e disperazione ci sarà una svolta inaspettata: l’organizzazione di una rapina ai magazzini Harrods.

4)Shen Kong (Out of this world)
Del regista Chen Guan, presentato alle Giornate degli autori, segue un ragazzo e una ragazza in una città ormai deserta, nella loro ricerca di euforia, unico rimedio per non sentire il peso della realtà che li circonda. Ma cosa succede una volta che l’euforia lascia il posto ai segni che hanno inferto alla città?

5)Little fish
Questo film girato esattamente un anno prima dello scoppio della pandemia, diretto da Chad Hartigan, sembra inquietantemente mostrare un trailer di ciò che sarà da lì a poco la nostra vita. Il virus in questione però, non è il Covid, ma comporta una perdita della memoria: il registra ci mostra gli effetti su una coppia che tenta in tutti modi di sfuggire al proprio destino, nella ricerca costante di ricordi e di amore.

Seppure in chiave diversa, cinema e pandemia sembrano essere estremamente interconnessi e non escludiamo di trovarli nuovamente insieme, forse per molto tempo!

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