Il Circle Time è uno strumento operativo pedagogico nato per promuovere il benessere relazionale e didattico nel contesto scolastico. In un momento storico caratterizzato da crescente complessità sociale, questo metodo rappresenta una risposta innovativa alle sfide dell’educazione moderna, ponendo al centro non solo la performance, ma il processo formativo nella sua interezza.
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Cos’è il Circle Time e perché è importante
Ideato nell’ambito della Psicologia Umanistica degli anni ’70, il Circle Time è una metodologia che prevede la disposizione degli alunni e dell’insegnante in cerchio. Questa configurazione fisica non è casuale: elimina le gerarchie e permette a ogni partecipante di vedere ed essere visto, favorendo una comunicazione orizzontale. L’insegnante abbandona la cattedra per assumere un ruolo di mediatore, facilitando il dialogo e garantendo un confronto paritario. In un contesto scolastico che affronta difficoltà di concentrazione e partecipazione, questo approccio si rivela fondamentale per valorizzare le differenze individuali.
Gli obiettivi principali del Circle Time
Questa metodologia non è una semplice chiacchierata, ma un’attività strutturata con precisi scopi formativi. Gli obiettivi principali sono:
- Sviluppare consapevolezza emotiva e capacità di esprimere i propri stati d’animo.
- Migliorare le competenze comunicative e di ascolto attivo.
- Prevenire e gestire i conflitti in modo costruttivo.
- Promuovere l’empatia e il rispetto reciproco.
- Creare un clima di classe positivo e inclusivo, valorizzando le diversità.
Come si svolge una sessione di Circle Time
Per essere efficace, il Circle Time richiede regolarità (es. una volta a settimana) e una durata predefinita (da 15 minuti per i più piccoli a 45 per i più grandi). Una sessione si articola tipicamente in tre fasi:
- Apertura: l’insegnante presenta l’argomento del giorno o un’attività rompighiaccio per creare un’atmosfera rilassata.
- Svolgimento: gli studenti parlano a turno. Per gestire il flusso della comunicazione, si può usare un “oggetto parlante” (una palla, un pupazzo): solo chi lo tiene in mano ha diritto di parola, mentre gli altri ascoltano senza interrompere.
- Chiusura: il mediatore riassume i punti emersi, ringrazia i partecipanti e conclude l’attività, lasciando al gruppo una sensazione di condivisione positiva.
Le regole fondamentali per un Circle Time efficace
Regola | Descrizione |
---|---|
Si parla uno alla volta | Si rispetta il turno di parola, spesso gestito da un “oggetto parlante”. |
Non si giudica | Ogni opinione ed emozione è legittima e va accolta senza commenti negativi. |
Si ascolta con attenzione | Si pratica l’ascolto attivo, cercando di comprendere il punto di vista dell’altro. |
La partecipazione è volontaria | Nessuno è obbligato a parlare. Anche il silenzio e l’ascolto sono forme di partecipazione. |
Quali sono i benefici sociali e didattici
In un mondo dominato dal contrasto, il Circle Time è un metodo pedagogico fondamentale. I suoi benefici sono tangibili:
- Si costruiscono relazioni positive e un forte senso di appartenenza al gruppo-classe.
- Si riconoscono i talenti individuali, offrendo uno spazio sicuro anche per alunni con DSA e BES.
- Migliora il clima generale in classe, con una conseguente riduzione dei comportamenti problematici e un aumento della concentrazione.
- Prepara gli studenti al dialogo costruttivo, una competenza essenziale per la vita.
Domande frequenti (FAQ)
- Cosa si intende per circle time?
È una metodologia didattica in cui gli studenti si dispongono in cerchio per comunicare in modo paritario. È uno spazio di ascolto e condivisione guidato da un insegnante-mediatore, finalizzato a sviluppare competenze socio-emotive. - Chi ha creato il circle time?
La metodologia affonda le radici nella Psicologia Umanistica degli anni ’70 e in pratiche di apprendimento cooperativo di pedagogisti come John Dewey. È stata poi sistematizzata e diffusa in ambito scolastico dalla pedagogista britannica Jenny Mosley. - Quanto dura un circle time?
La durata dipende dall’età: per la scuola dell’infanzia possono bastare 15-20 minuti, mentre nella primaria e secondaria si può arrivare a 30-45 minuti. La qualità dell’interazione è più importante della durata cronologica.
Partendo dalla scuola dell’infanzia, questo approccio, come sottolineato anche da fonti autorevoli come INDIRE, mira a formare individui aperti e capaci di confronto armonico. Un investimento nella crescita umana prima ancora che nell’apprendimento.
Adele Migliozzi
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 22/08/2025
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