Cos’è il Corano: guida al libro sacro dell’Islam
Il Corano è il testo sacro fondamentale dell’Islam, considerato dai musulmani la parola letterale di Dio (Allah) rivelata al profeta Maometto. Per oltre un miliardo e mezzo di fedeli nel mondo, esso non è solo un libro, ma una guida spirituale, morale e legislativa che orienta ogni aspetto della vita.
Il significato del termine arabo Qur’an deriva dalla radice qa-ra-‘a, che significa leggere o recitare ad alta voce. Questo sottolinea la natura orale della sua trasmissione iniziale. Esso costituisce la prima e più importante fonte del diritto islamico (sharīʿa).
Indice dei contenuti
- La rivelazione: come nasce il Corano
- Dal ricordo al testo: la stesura del Corano
- La struttura del Corano: sure e versetti
- Sure meccane e medinesi: quali sono le differenze?
- Quali sono i temi principali del Corano?
- La lingua del Corano e il problema della traduzione
- Corano e Bibbia: un breve confronto
- La classificazione delle azioni umane
- Consigli pratici: come avvicinarsi al Corano
- Dove approfondire lo studio del Corano in Italia
La rivelazione: come nasce il Corano
Secondo la tradizione islamica, la rivelazione iniziò nell’anno 610 d.C., quando Maometto, ritiratosi in meditazione in una grotta sul monte Hira, vicino alla Mecca, ricevette la visita dell’arcangelo Gabriele (Jibrīl). L’angelo gli ordinò “Leggi!” (Iqra!) e gli trasmise le prime parole di Dio.
Questa rivelazione non avvenne in un unico momento, ma proseguì a tappe per circa 23 anni, fino alla morte del Profeta nel 632. La gradualità della rivelazione aveva uno scopo duplice: facilitare la memorizzazione da parte dei primi fedeli, in gran parte analfabeti, e fornire risposte e guida divina in relazione a specifici eventi e questioni che la nascente comunità musulmana si trovava ad affrontare.
Dal ricordo al testo: la stesura del Corano
Inizialmente, il Corano veniva preservato principalmente attraverso la memorizzazione da parte dei compagni del Profeta (i ḥuffāẓ, “i custodi”) e tramite iscrizioni su materiali di fortuna come scapole di cammello, pietre piatte, pezzi di legno e pergamene. Dopo la morte di Maometto, la preoccupazione di perdere parti della rivelazione a causa della morte in battaglia di molti memorizzatori spinse i primi califfi ad avviare un processo di raccolta.
Fu sotto il terzo califfo, ʿUthmān ibn ʿAffān (644-656), che venne redatta la versione ufficiale e definitiva del testo. Egli incaricò una commissione di raccogliere tutte le versioni scritte esistenti, confrontarle con la testimonianza dei memorizzatori e stabilire un’unica vulgata. Tutte le altre copie furono distrutte per evitare divergenze. Questa versione, nota come la “recensione uthmaniana”, è quella universalmente accettata e utilizzata da tutti i musulmani ancora oggi.
La struttura del Corano: sure e versetti
Il Corano è diviso in 114 capitoli, chiamati sure. Ogni sura è a sua volta composta da versetti, detti āyāt (singolare: āyah, “segno”). Le sure non sono disposte in ordine cronologico di rivelazione, ma, con l’eccezione della prima, in ordine approssimativo di lunghezza decrescente.
- La prima sura, Al-Fātiḥa (“L’Aprente”), è una preghiera breve di sette versetti, considerata la sintesi del messaggio coranico e recitata più volte al giorno durante le preghiere canoniche.
- La sura più lunga è la seconda, Al-Baqara (“La Giovenca”), con 286 versetti.
- Le sure più brevi si trovano verso la fine del libro e possono avere anche solo tre versetti.
Ogni sura, tranne la nona, inizia con la basmala, la formula “In nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso” (Bi-smi ‘llāhi al-Raḥmāni al-Raḥīm).
Sure meccane e medinesi: quali sono le differenze?
Le sure vengono classificate in “meccane” e “medinesi” in base al periodo della predicazione di Maometto in cui furono rivelate. Questa distinzione non è solo geografica, ma riflette anche un’evoluzione nello stile e nei temi trattati.
Sure Meccane | Sure Medinesi |
---|---|
Rivelate prima dell’Egira (la migrazione di Maometto alla Mecca nel 622). | Rivelate dopo l’Egira, nella città di Medina. |
Sono generalmente più brevi, poetiche e con un ritmo incalzante. | Sono generalmente più lunghe, in prosa e con uno stile più pacato. |
Si concentrano su temi teologici fondamentali: l’unicità di Dio (Tawḥīd), la profezia, la resurrezione e il Giudizio Finale. | Trattano questioni legislative e sociali: norme su matrimonio, eredità, guerra, giustizia e culto. |
Quali sono i temi principali del Corano?
Il messaggio centrale del Corano è l’assoluta unicità e unicità di Dio (Tawḥīd). Altri temi ricorrenti includono:
- I profeti: il Corano riconosce una lunga linea di profeti inviati da Dio, tra cui Adamo, Noè, Abramo, Mosè e Gesù (ʿĪsā), considerato un grande profeta ma non figlio di Dio. Maometto è visto come il “sigillo dei profeti”, l’ultimo e definitivo messaggero.
- La morale e l’etica: grande enfasi è posta sulla giustizia sociale, l’onestà, la carità verso i poveri e gli orfani, la pazienza e l’umiltà.
- L’escatologia: descrizioni dettagliate del Giorno del Giudizio, della resurrezione dei morti, del Paradiso (Janna) e dell’Inferno (Jahannam).
La lingua del Corano e il problema della traduzione
Il Corano è stato rivelato in una forma elevata di arabo classico, considerato dai musulmani inimitabile nel suo stile, nella sua retorica e nella sua bellezza (concetto di iʿjāz, “inimitabilità”). Per questa ragione, l’unica versione autentica e liturgicamente valida del Corano è quella in arabo.
Le traduzioni in altre lingue, per quanto accurate, sono considerate semplici interpretazioni del significato del testo e non possono sostituire l’originale. Non riescono a cogliere appieno le molteplici sfumature, le assonanze e i giochi di parole presenti in arabo. Per questo, un musulmano che non parla arabo può leggere una traduzione per comprendere il messaggio, ma la preghiera rituale deve essere eseguita in arabo.
Corano e Bibbia: un breve confronto
Molti si chiedono quali siano le principali differenze tra il Corano e la Bibbia. Sebbene condividano molte figure e storie, la loro natura e il loro messaggio divergono su punti fondamentali.
Aspetto | Corano | Bibbia (cristiana) |
---|---|---|
Natura del testo | Parola diretta e letterale di Dio, dettata a un solo profeta. | Insieme di libri scritti da più autori umani in secoli diversi, ispirati da Dio. |
Figura di Gesù | Un grande profeta di Dio, nato miracolosamente da Maria, ma non divino. Non fu crocifisso. | Figlio di Dio, parte della Trinità, morto in croce e risorto per la salvezza dell’umanità. |
Concetto di Dio | Monoteismo assoluto (Tawḥīd). Dio è uno e indivisibile. | Monoteismo trinitario. Dio è uno in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo. |
La classificazione delle azioni umane
Basandosi sul Corano e sulla Sunna (gli insegnamenti del Profeta), il diritto islamico classifica le azioni umane in cinque categorie per guidare il comportamento del credente musulmano:
- Fard/Wājib (Obbligatorio): azioni la cui esecuzione è premiata e la cui omissione è punita (es. le cinque preghiere quotidiane).
- Mandūb/Mustaḥabb (Raccomandato): azioni la cui esecuzione è premiata, ma la cui omissione non è punita (es. preghiere volontarie).
- Mubāḥ (Permesso): azioni indifferenti alla legge, né premiate né punite (es. scegliere cosa mangiare, purché sia lecito).
- Makrūh (Riprovevole): azioni sconsigliate; evitarle è premiato, ma compierle non è punito (es. sprecare l’acqua).
- Ḥarām (Proibito): azioni la cui omissione è premiata e la cui esecuzione è punita (es. consumare alcol, rubare).
Consigli pratici: come avvicinarsi al Corano
Per un non musulmano che desidera leggere il Corano, l’approccio può essere complesso. Ecco alcuni consigli:
- Scegliere una buona traduzione: cercate una traduzione in italiano curata da un arabista o un islamologo di fama, possibilmente con un buon apparato di note che aiuti a contestualizzare il testo. Una delle più apprezzate in ambito accademico è quella di Alessandro Bausani.
- Non leggerlo in ordine: poiché le sure non sono in ordine cronologico, iniziare dalla seconda (la più lunga e legislativa) può essere difficile. Un buon approccio è iniziare dalle sure più brevi e poetiche alla fine del libro (dalla 78 alla 114), che appartengono al primo periodo meccano.
- Mostrare rispetto per il libro: nella tradizione musulmana, il Corano fisico è trattato con grande riverenza. Viene tenuto in un luogo pulito ed elevato e, prima di toccarlo, i musulmani compiono delle abluzioni rituali.
Dove approfondire lo studio del Corano in Italia
Per chi desidera un approccio più strutturato, molti centri culturali islamici in Italia offrono corsi e conferenze. Uno dei più importanti è il Centro Islamico Culturale d’Italia, che gestisce la Grande Moschea di Roma.
- Indirizzo: Viale della Moschea, 85, 00197 Roma RM
- Telefono: 06 808 2165
- Sito web: www.moscheadiroma.org
Contattandoli è possibile informarsi su eventi pubblici, visite guidate e attività culturali aperte a tutti per promuovere la conoscenza reciproca.
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