Cos’è il minimalismo? Regole, alimentazione, arte e benefici

minimalismo e minimalista

Cos’è il minimalismo? L’identikit approfondito del mondo minimalista

Cosa vuol dire essere minimalista?

Il minimalismo è una filosofia di vita che si concentra sull’essenziale, eliminando l’inutile e l’eccessivo. Essere minimalista significa vivere possedendo poche cose per potersi concentrare su quelle che sono davvero importanti, sia nella vita personale che professionale. Il minimalismo non è solo una questione di possedere meno, ma anche di vivere la propria vita in modo più semplice e consapevole, allontanandosi dalla condizione di schiavi del consumo e delle mode.

Perché essere minimalista?

Ci sono molte ragioni per cui una persona potrebbe scegliere di vivere in modo minimalista. Alcune delle motivazioni più comuni sono la volontà di avere meno stress e una maggiore libertà finanziaria, di vivere in modo più ecologico e sostenibile, di avere più tempo e spazio per le cose che davvero contano nella vita. Essere minimalista significa anche avere meno distrazioni e concentrarsi su ciò che è davvero importante, come le relazioni, la creatività, la crescita personale e il benessere.

Come vive un minimalista?

Un minimalista vive con meno cose e si concentra sull’essenziale, a differenza dei seguaci dello Shabby Chic. Questo significa che possiede solo ciò di cui ha bisogno e che gli è davvero utile, e che cerca di evitare l’acquisto di cose non necessarie. Un minimalista vive anche in modo semplice e consapevole, cercando di comprendere il valore di ogni cosa posseduta, riuscendo a ricavarne completa soddisfazione.

Cosa mangia un minimalista?

Un minimalista cerca di mangiare in modo semplice e sano, evitando cibi elaborati e industriali. In genere, preferisce mangiare cibi freschi e naturali, come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e proteine magre. Cerca anche di evitare lo spreco di cibo e di sovraccaricare il proprio organismo con troppe calorie e troppi grassi. Inoltre, può scegliere di seguire una dieta vegetale o vegana in linea con le proprie ragioni etiche, sostenibili o ambientali.

Il minimalismo nell’arredamento

Un minimalista cerca di avere solo mobili d’arredo di cui ha veramente bisogno. Ciò significa che spesso rinuncia ad oggetti decorativi, optando per uno stile essenziale e semplice. L’obiettivo principale é quello di sfruttare al meglio lo spazio a disposizione, evitando di accumulare troppe cose.

Minimalismo in arte

Il minimalismo nasce come movimento artistico negli anni ’50 e ’60 negli Stati Uniti. I suoi fondatori, tra cui artisti come Donald Judd, Carl Andre, Dan Flavin e Frank Stella, hanno rifiutato l’arte astratta e l’espressionismo astratto dominanti dell’epoca, optando invece per un approccio più minimalista e concettuale. Il minimalismo artistico si è caratterizzato per l’uso di forme geometriche semplici e di materiali industriali, come acciaio, alluminio e plexiglas. Il minimalismo artistico, negli anni 2000 è poi diventato uno stile di vita.

Cos’è il minimalismo, nell’abbigliamento

La scelta ricade solo ed esclusivamente su capi di qualità e buona fattura, così da poter utilizzarli a lungo nel tempo. Si evita assolutamente il fast fashion, per ragioni etiche e perché si sceglie piuttosto uno stile essenziale e semplice, avendo la possibilità di abbinare facilmente ogni capo del proprio armadio. 

Minimalismo e benessere mentale: come la semplicità può migliorare il tuo umore e la tua salute generale

Il minimalismo non riguarda solo la rimozione dell’eccesso materiale dalla tua vita, ma anche la rimozione delle distrazioni e delle fonti di stress. Quando si elimina l’eccesso, si ha meno da pulire, organizzare e preoccuparsi, e si ha più tempo e energia per concentrarsi su ciò che è veramente importante. Il minimalismo può aiutare a liberare la mente dall’ansia e dalla preoccupazione, migliorando così il proprio umore e la salute mentale in generale.

Il minimalismo nei viaggi

Questo movimento può essere applicato anche nei viaggi, optando per uno stile di viaggio essenziale e semplice. Questo significa evitare di portare con sé troppe cose che non siano essenziali, scegliere di viaggiare in modo sostenibile e di vivere l’esperienza del viaggio in modo consapevole e presente. Inoltre, il minimalismo nei viaggi può significare scegliere di visitare luoghi meno turistici e di vivere in modo più autentico l’esperienza del viaggio.

Come il minimalismo può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari

Il minimalismo può aiutarti a risparmiare denaro, poiché si acquistano meno cose inutili e si spende meno in generale. Vengono ridotte le spese fisse, come l’affitto o le bollette, poiché si sceglie di vivere in spazi più piccoli e più semplici. Ciò può aiutare a raggiungere i propri obiettivi finanziari a lungo termine, come l’investimento o la pensione.

Qual è il contrario di minimalismo?

Il contrario di minimalismo viene individuato nel massimalismo.
Il massimalismo è uno stile di vita e di moda che ama le cose eccentriche e originali, e consiste nell’indossare colori accesi e sgargianti, accessori stravaganti e tutto ciò che è letteralmente maxi. Uno dei padri del massimalismo è il designer francese Lacroix degli anni ’80 e ’90, che ha descritto il massimalismo come “essere tutto e il suo esatto contrario.” Le parole chiave di questo stile sono volume, materia, gigantizzazione, pastiche e flamboyant. Viene spesso scambiato per kitsch, ma richiede un occhio attento, un senso di stile e un senso intrinseco dell’eleganza per creare un mix and match di materia, pattern e tessuti diversi. Le icone del massimalismo attuali sono la Maison Schiaparelli e la cantante Lady Gaga.

Quali benefici porta l’essere minimalista?

  1. Riduzione dello stress: eliminando ciò che non è essenziale dalla propria vita e concentrandosi solo su ciò che conta davvero, il minimalismo può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia.

  2. Maggiore libertà finanziaria: avere meno cose significa anche spendere meno denaro per acquistarle e mantenerle, portando ad una maggiore libertà finanziaria e a meno debiti.

  3. Più tempo e spazio: eliminando le distrazioni e le cose inutili, il minimalismo può aiutare a creare più tempo e spazio per fare ciò che conta davvero nella vita.

  4. Maggiore consapevolezza: il minimalismo incoraggia a fare scelte più consapevoli e a valutare se un’acquisto o un’attività è davvero necessario o desiderato.

  5. Vita più sostenibile: il minimalismo incoraggia a consumare meno e a vivere in modo più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e l’usura delle risorse.

Come diventare minimalista?

Diventare minimalista non è un processo immediato e richiede tempo e pazienza. La prima cosa da fare è capire quali sono le proprie motivazioni e i propri obiettivi per vivere in modo minimalista. Successivamente, si può iniziare a fare un’analisi del proprio ambiente e dei propri possedimenti, decidendo cosa tenere e cosa eliminare. Un metodo utile può essere quello di fare una lista delle cose che si possiedono e di dividere gli oggetti in tre categorie: uso quotidiano, uso occasionale e non usato. Questa filosofia di vita richiede una costante attenzione e dedizione per essere mantenuta. Per mantenerla nella vita quotidiana, è importante continuare a fare una valutazione critica dei propri possedimenti e a eliminare ciò che non è essenziale. 

Libri sul minimalismo

Ci sono molti libri in italiano che trattano il minimalismo e la filosofia di vita minimalista. Tra i più noti si possono citare “Il minimalismo. Vivere con meno” di Fumio Sasaki, “Minimalismo. Come avere meno per vivere meglio” di Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, e “Il potere delle cose semplici” di Brooke McAlary.

Documentari sul minimalismo

  1. “Minimalism: A Documentary About the Important Things” – Questo documentario esplora la filosofia del minimalismo attraverso le storie di diverse persone che hanno deciso di adottare uno stile di vita minimalista. Il film esplora i benefici di avere meno cose e di concentrarsi su ciò che è veramente importante nella vita.

  2. “The Minimalists: Less is Now” – Questo documentario segue la vita di Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, noti anche come “The Minimalists”, mentre condividono la loro esperienza di vita minimalista e la loro filosofia su come avere meno possa portare a una vita più soddisfacente.

  3. “Less is More: The Art of Minimalism” – Questo documentario esplora l’arte minimalista, spiegando il suo sviluppo e le sue radici, e presentando alcuni dei suoi principali artisti del XX secolo.

  4. “The True Cost” – Questo documentario esplora l’impatto ambientale e sociale dell’industria della moda globale e come il minimalismo può essere una soluzione per un consumo più sostenibile.

Video sul minimalismo

Ci sono molti video disponibili online che trattano il minimalismo e la filosofia di vita minimalista. Tra i più noti si possono citare i video del canale YouTube “The Minimalists” e i video del blogger e scrittore Joshua Fields Millburn.

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Architettura minimalista, 5 caratteristiche

  1. Semplicità: l’architettura minimalista si caratterizza per la sua semplicità e pulizia, con forme geometriche semplici e linee pulite.

  2. Materiali industriali: l’architettura minimalista spesso utilizza materiali industriali come acciaio, vetro, cemento e alluminio.

  3. Funzionalità: l’architettura minimalista è progettata per essere funzionale e pratica, senza ornamenti inutili.

  4. Connessione con la natura: l’architettura minimalista spesso si integra con il paesaggio circostante, creando una connessione visiva e fisica con la natura.

  5. Luce naturale: l’architettura minimalista spesso utilizza ampie finestre e porte per far entrare la luce naturale, creando spazi luminosi e ariosi.

Foto sull’articolo “cos’è il minimalismo?”: Pixabay

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