La Cina è una terra dalla storia millenaria e, tra le molte culture che ne hanno plasmato l’identità, quella di Yangshao occupa un ruolo di primo piano. Sviluppatasi nel Neolitico, tra il 5000 e il 3000 a.C., questa civiltà ha prosperato per oltre duemila anni nelle fertili pianure del bacino del Fiume Giallo. Nota per la sua agricoltura avanzata e, soprattutto, per la sua iconica ceramica dipinta, la cultura di Yangshao rappresenta un capitolo fondamentale per comprendere le origini della civiltà cinese.
Indice dei contenuti
La scoperta e l’importanza storica
La cultura di Yangshao fu identificata per la prima volta nel 1921 dall’archeologo svedese Johan Gunnar Andersson. Presso il villaggio di Yangshao, nella provincia dello Henan, Andersson portò alla luce frammenti di una distintiva ceramica rossa con decorazioni in nero, che riconobbe come appartenente a una cultura neolitica fino ad allora sconosciuta. Le ricerche ripresero vigore negli anni ’50, dopo la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese, portando alla scoperta di centinaia di siti. Tra questi, il villaggio di Banpo, vicino all’attuale Xi’an, è uno dei più importanti e meglio conservati, tanto da dare il nome a una delle fasi principali di questa cultura.
Caratteristiche: vita quotidiana, arte e società
La cultura di Yangshao era caratterizzata da un’economia basata sull’agricoltura sedentaria. La popolazione viveva in villaggi organizzati, coltivando principalmente miglio, ma anche canapa e altre verdure. Allevavano cani e maiali, mentre ovini e caprini erano meno comuni. I ritrovamenti archeologici suggeriscono una società relativamente egualitaria, probabilmente organizzata in clan matrilineari. Le sepolture, infatti, non mostrano grandi differenze di corredo, indicando una limitata stratificazione sociale.
La ceramica dipinta di Yangshao
L’aspetto più distintivo della cultura di Yangshao è senza dubbio la sua produzione ceramica. I vasi, realizzati a mano con la tecnica del colombino, presentano un corpo in argilla rossastra lucidato e decorato con pigmenti neri, marroni o, più raramente, bianchi. I motivi sono spesso geometrici (spirali, rombi, linee ondulate), ma non mancano rappresentazioni stilizzate di animali, come pesci e rane, e enigmatiche maschere umane. Questa tradizione è così iconica che la cultura di Yangshao è spesso definita anche “cultura della ceramica dipinta”.
| Fase culturale | Caratteristiche della ceramica |
|---|---|
| Fase di Banpo (fase antica) | Terracotta rossa con decorazioni nere. Motivi ricorrenti di pesci, rane e maschere umane stilizzate |
| Fase di Miaodigou (fase media) | Diffusione di motivi curvilinei, come spirali e punti. Forme più elaborate |
| Fase di Majiayao (fase tarda) | Apice della produzione ceramica, con complesse decorazioni a spirale, a scacchiera e ondulate che coprono quasi tutto il vaso |
Le fasi principali della cultura di Yangshao
La lunga evoluzione della cultura di Yangshao viene solitamente suddivisa in diverse fasi, che prendono il nome dai siti archeologici più rappresentativi.
Fase di Banpo (circa 4800 – 4200 a.C.)
La fase di Banpo è la più antica e meglio conosciuta, grazie agli scavi del sito omonimo. Il villaggio era circondato da un fossato difensivo, con le abitazioni (in parte semi-sotterranee) disposte attorno a un edificio centrale più grande, probabilmente ad uso comunitario. L’area delle fornaci per la ceramica e il cimitero erano situati all’esterno del fossato. La ceramica di questa fase, come documentato da fonti accademiche come la Enciclopedia Britannica, è celebre per i suoi motivi di pesci e volti umani.
Fase di Majiayao (circa 3300 – 2000 a.C.)
Localizzata più a ovest, nelle attuali province di Gansu e Qinghai, la fase di Majiayao rappresenta l’apice della produzione ceramica. I vasi di questo periodo sono finemente lavorati e quasi interamente coperti da complesse decorazioni a spirale, a onde e altri motivi geometrici, dimostrando una straordinaria abilità tecnica e un senso estetico molto sviluppato. Il suo declino coincide con l’emergere delle prime culture dell’età del bronzo.
Esplorare le radici della cultura di Yangshao, come evidenziato anche dal sito dell’UNESCO che ne considera alcuni siti per la lista del patrimonio mondiale, è fondamentale per comprendere l’evoluzione della storia cinese. Il suo lascito artistico e la sua organizzazione sociale avanzata la rendono un tassello imprescindibile nel grande mosaico della civiltà umana.
Articolo aggiornato il: 30/09/2025

