Esercito di terracotta, storia e leggenda

Esercito di terracotta, storia e leggenda

L’Esercito di Terracotta è una delle scoperte archeologiche più sensazionali del XX secolo, un’armata di statue a grandezza naturale, create per accompagnare e proteggere il primo imperatore cinese, Qin Shi Huangdi, nel suo viaggio nell’aldilà. Situato vicino a Xi’an, in Cina, questo straordinario complesso funerario offre una finestra unica sulla storia, l’arte e la cultura dell’antica Cina, rivelando dettagli sorprendenti sulla vita militare e sulla società dell’epoca.

Esercito di Terracotta: storia, scoperta e segreti del mausoleo di Qin Shi Huang

La scoperta dell’Esercito di Terracotta: una storia casuale

La scoperta dell’Esercito di Terracotta avvenne in modo del tutto casuale nel 1974, quando un contadino di nome Yang Zhifa, intento a scavare un pozzo per l’irrigazione dei campi vicino a Xi’an, nella provincia dello Shaanxi, si imbatté in frammenti di statue di terracotta. Questo ritrovamento fortuito portò all’avvio di scavi archeologici sistematici, che proseguono ancora oggi, rivelando progressivamente l’immensità e la complessità di questo sito archeologico unico al mondo, che continua a stupire e affascinare.

Qin Shi Huangdi: il Primo Imperatore e il suo mausoleo

L’unificazione della Cina e la dinastia Qin

L’Esercito di Terracotta è parte integrante del vasto mausoleo di Qin Shi Huangdi, il primo imperatore della Cina unificata. Egli, salito al trono come re dello stato di Qin con il nome di Ying Zheng, riuscì a sottomettere gli altri stati combattenti e a unificare la Cina nel 221 a.C., fondando la dinastia Qin. Nonostante la sua importanza storica, la dinastia Qin ebbe breve durata, crollando nel 206 a.C., pochi anni dopo la morte dell’imperatore, e venendo sostituita dalla dinastia Han, una delle più longeve e importanti della storia cinese.

La costruzione del mausoleo e dell’Esercito di Terracotta

La costruzione del mausoleo imperiale iniziò nel 246 a.C., quando Qin Shi Huangdi aveva solo 13 anni, e proseguì per decenni, coinvolgendo, secondo le cronache storiche, centinaia di migliaia di operai e artigiani provenienti da ogni angolo dell’impero. Si ritiene che i lavori siano stati interrotti intorno al 208-206 a.C., a causa delle rivolte che portarono alla caduta della dinastia Qin. Gli archeologi ritengono, basandosi sulle evidenze degli scavi, che il mausoleo e l’Esercito di Terracotta fossero ancora incompleti al momento della morte dell’imperatore, avvenuta nel 210 a.C., testimoniando l’ambizione smisurata del progetto.

Secondo lo storico Sima Qian, che scrisse lo Shiji (Memorie di uno storico) circa un secolo dopo gli eventi, per la costruzione del mausoleo furono mobilitate 700.000 persone. La camera funeraria, ancora inesplorata, sarebbe stata riempita di riproduzioni di palazzi, torri, fiumi (realizzati con mercurio) e corpi celesti, creando una sorta di microcosmo per l’imperatore nell’aldilà. Per proteggere il mausoleo, furono installate balestre automatiche pronte a scoccare contro eventuali intrusi, e si narra che gli artigiani che conoscevano i segreti della costruzione furono uccisi per impedire che li rivelassero.

La composizione dell’Esercito di Terracotta: un’armata per l’aldilà

Le quattro fosse principali: disposizione e tipologie di guerrieri

L’Esercito di Terracotta è composto da migliaia di statue a grandezza naturale (si stima che il numero totale superi le 8.000 unità), disposte in diverse fosse scavate nel terreno. Le fosse principali sono quattro:

  • Fossa 1: la più grande, misura 230 x 62 metri e contiene la maggior parte dell’esercito, con circa 6.000 guerrieri (fanti, arcieri e aurighi) disposti in formazione di battaglia, su 11 corridoi, accompagnati da carri da guerra trainati da cavalli. I guerrieri erano originariamente armati con armi vere (lance, spade, balestre), in seguito trafugate o deteriorate.
  • Fossa 2: contiene circa 1.000 guerrieri, tra cui arcieri inginocchiati, lancieri e cavalieri con i loro cavalli, disposti in una formazione più complessa, che suggerisce una strategia militare più sofisticata.
  • Fossa 3: la più piccola, contiene 68 figure, un carro da guerra trainato da quattro cavalli e armi. Si ritiene che rappresenti il quartier generale dell’esercito, con ufficiali di alto rango e un carro cerimoniale. Gli ufficiali si distinguono per la statura leggermente più alta.
  • Fossa 4: è stata trovata vuota, forse perché i lavori furono interrotti o per un motivo simbolico a noi sconosciuto.

Le caratteristiche uniche dei guerrieri di terracotta

Una delle caratteristiche più sorprendenti dell’Esercito di Terracotta è l’individualità di ciascuna statua. I volti, le acconciature, le uniformi e le armature dei guerrieri sono tutti diversi, suggerendo che siano stati modellati su soldati reali. Le statue erano originariamente dipinte con colori vivaci, che si sono in gran parte persi nel corso dei secoli. Le statue sono state realizzate in terracotta, utilizzando una tecnica di assemblaggio di parti prefabbricate (teste, braccia, gambe, torsi), poi rifinite a mano per aggiungere dettagli individuali, una tecnica che testimonia l’abilità degli artigiani dell’epoca.

Il significato dell’Esercito di Terracotta: un simbolo di potere e di eternità

L’Esercito di Terracotta non è solo una straordinaria opera d’arte, ma anche un simbolo del potere e dell’autorità dell’imperatore Qin Shi Huangdi. L’esercito, con la sua imponenza e la sua precisione, doveva rappresentare la forza militare dell’impero e garantire la protezione dell’imperatore anche nell’aldilà. La costruzione del mausoleo e dell’esercito riflette la credenza dell’epoca in una vita ultraterrena e il desiderio dell’imperatore di continuare a esercitare il suo potere anche dopo la morte, volendo mantenere il suo status anche nell’aldilà.

L’Esercito di Terracotta oggi: patrimonio UNESCO e attrazione turistica

L’Esercito di Terracotta e il Mausoleo di Qin Shi Huang sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987. Il sito è una delle principali attrazioni turistiche della Cina, attirando milioni di visitatori ogni anno. La scoperta dell’Esercito di Terracotta ha avuto un impatto enorme sull’archeologia e sulla cultura cinese e mondiale, e ha ispirato numerose opere d’arte, film, libri e videogiochi. L’esercito è diventato un’icona della Cina antica, simbolo della sua potenza militare, della sua arte raffinata e delle sue credenze religiose. La sua scoperta continua ad affascinare studiosi e visitatori, offrendo una finestra straordinaria su un passato lontano e misterioso.

Scopri le 10 tra le più importanti attrazioni della Cina nel seguente articolo: https://www.eroicafenice.com/salotto-culturale/viaggi/cosa-vedere-in-cina-ecco-le-10-attrazioni-da-non-perdere/

Fonte immagine in evidenza: da inserire, Pixabay o altra fonte con licenza CC

Altri articoli da non perdere
Confucianesimo e Taoismo: filosofie messe a confronto
Confucianesimo e Taoismo

Confucianesimo e taoismo sono due delle più antiche e influenti credenze religiose e filosofiche della Cina. Mentre il confucianesimo focalizza Scopri di più

La medicina tradizionale cinese e l’approccio olistico
La medicina cinese tradizionale: una nuova frontiera?

La medicina tradizionale cinese (MTC) mette insieme pratiche mediche e filosofiche sviluppatesi in migliaia di anni. Per la medicina tradizionale Scopri di più

Cosa vedere in Cina? Ecco le 10 attrazioni da non perdere
Cosa vedere in Cina? Ecco le 10 attrazioni da non perdere

Cosa vedere in Cina? Ecco le 10 attrazioni da non perdere per nessun motivo Se sei un appassionato della cultura Scopri di più

Il Neoconfucianesimo: origini e principi fondamentali
neoconfucianesimo

Neoconfucianesimo: origini, principi e influenze nella storia cinese Il neoconfucianesimo è una corrente filosofica che ha segnato profondamente la storia Scopri di più

Confucio: il padre del pensiero cinese
confucio

Confucio, padre del pensiero cinese, nacque nella cittadina di Qufu, nella penisola dello Shandong, nel 551 a.C. e morì nel Scopri di più

Dialetti cinesi: quali sono i 7 più importanti
Dialetti cinesi: i più importanti

La lingua cinese, nella sua vasta estensione geografica e storica, si manifesta attraverso una sorprendente varietà di forme linguistiche, comunemente Scopri di più

A proposito di Antonio Brunato

Vedi tutti gli articoli di Antonio Brunato

Commenta