Esercito di terracotta, storia e leggenda

Esercito di terracotta, storia e leggenda

La scoperta dell’esercito di terracotta è stata una delle più sorprendenti ed importanti per l’archeologia cinese e mondiale. Nel 1974 un contadino di nome Yang Zhifa nel tentativo di scavare un pozzo trova frammenti di statue. Da quel momento iniziano le ricerche intorno all’area di Xi’an che continuano ancora oggi. 

L’esercito di terracotta ha portato alla successiva identificazione geografica del mausoleo del primo imperatore cinese della storia cinese, Qin Shi Huangdi. L’imperatore unifica la Cina nel 221 a.C. ma la sua dinastia non regge a lungo dopo la sua morte: i Qin verrano sconfitti dalla dinastia Han già nel 206 a.C.

Il mausoleo sarebbe dovuto essere una sorta di residenza per l’anima dell’imperatore e l’esercito di terracotta era messo a protezione di esso. Le costruzioni iniziano già nel 246 a.C. quando l’imperatore Ying Zheng (il nome di Qin Shi prima dell’unificazione imperiale) aveva soli 13 anni e finiscono con ogni probabilità tra il 208 e il 206 a.C. quando le popolazioni Han attaccano il territorio Qin. Infatti secondo gli archeologi il mausoleo e l’esercito di terracotta erano incompleti e i lavori sarebbero dovuti continuare anche dopo la morte del primo imperatore (avvenuta nel 210 a.C.).

Secondo la leggenda narrata da Sima Qian nello Shiji (memorie di uno storico, redatto nel secondo secolo a.C.) per la costruzione del mausoleo e dell’esercito di terracotta vennero chiamate 700 mila persone. La camera mortuaria veniva riempita da modelli di palazzi, torri ed edifici pubblici ad immagine e somiglianza del mondo vero. Gli artigiani fissarono delle balestre all’esterno per uccidere sul colpo i saccheggiatori di tombe e gli artigiani che inventarono quegli stessi artifici meccanici vennero uccisi per paura che ne parlassero con l’esterno.

L’esercito di terracotta è diviso in 4 fosse principale:
1) la prima misura 230×62 metri, contiene statue di circa 6000 guerrieri disposti su 9 corridoi, carri da guerra e cavalli. I guerrieri erano disposti secondo uno schema chiamato a rettangolo, che permetteva all’esercito di aprirsi su entrambi i lati in caso di attacco. 
2) la seconda fossa dell’esercito di terracotta è occupata da circa mille guerrieri tra arcieri (inginocchiati), lancieri, soldati a cavallo. Il dispiegamento dei soldati in questo caso è di tipo concentrico e permetteva all’esercito di combattere tutto insieme o per singole unità.
3) la terza fossa contiene 68 soldati, un carro 4 cavalli. I soldati erano disposti a cortina, in modo da proteggere un alto funzionario. Gli alti funzionari erano leggermente più grandi rispetto ai soldati normali, in questo modo veniva rappresentata maggiormente la loro posizione di comando.
4) la quarta fossa è stata trovata vuota, non sappiamo se i lavori sono stati interrotti bruscamente o se è stata lasciata in questo modo volontariamente.

L’esercito di terracotta è entrato a far parte della cultura pop internazionale: è stato rappresentato in film, cartoni animati e videogiochi.

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Immagine in evidenza: Pixabay

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