Ecate, la dea della magia e degli spettri

Ecate, la dea della magia e degli spettri

Ecate, la dea della magia e degli spettri

Frequentemente associata con la dea Artemide, Ecate è una divinità dall’origine antichissima e ancora non del tutto chiarita dagli studiosi. Dunque chi è questa misteriosa dea? Scopriamolo insieme!

Caratteristiche

La prima apparizione letteraria di Ecate si può ritrovare nella Teogonia di Esiodo, in cui la dea viene presentata come figlia della Titanide Asteria e del Titano Perseo, ma in seguito molte altre tradizioni le attribuiranno genealogie differenti. Ecate è inoltre considerata, in alcuni miti, la madre di Circe e di Medea, quest’ultima fu descritta successivamente anche come sua sacerdotessa.

Condividendo molti aspetti con la dea Artemide, i loro templi spesso erano annessi o costruiti a poca distanza gli uni dagli altri. Fra i santuari più importanti dedicati ad Ecate vanno ricordati quelli di Egina, Argo, ma anche di Lagina e Stratonicea.

Il dominio divino di Ecate si estende su moltissimi campi, frequentemente associati ad Artemide. La dea appare come protettrice delle strade e dei loro crocicchi (presso i Romani veniva infatti chiamata Trivia), e delle entrate, davanti alle quali, per renderle omaggio, venivano posizionate delle statuette adornate a fine di ogni mese con fiori e offerte, poi lasciate ai poveri. Proprio in riferimento al suo essere guardiana degli incroci, Ecate è ulteriormente legata ad un ruolo di divinità psicopompa, signora della notte, della luna, delle ombre e degli spettri. La sua connessione con l’oltretomba la rese successivamente collegata alla magia e alla stregoneria; le incantatrici infatti si affidavano a lei per la riuscita degli incantesimi.

Iconografia

Ecate viene di solito rappresentata con una figura triforme, probabilmente rifacendosi alle tre fasi lunari o al triplice ambito di attività della dea (come divinità ctonia, celeste e terrena). Molte creature e oggetti si affiancano ad Ecate nella sua iconografia. I cani erano animali sacri nel culto dedicato alla dea, questo perché anch’essi associati alle anime e gli spiriti dell’aldilà. I cani venivano usati come sacrifici da porgere ad Ecate così da poter onorare i defunti, e le loro figure che accompagnano la divinità sono la manifestazione di spettri vaganti o demoni. Altri animali come furetti, leoni o rane sono poi stati inseriti nel corso della storia all’interno delle rappresentazioni e dei riti dedicati ad Ecate.

La dea, inoltre, si presenta con degli oggetti, quali lunghe torce per far luce alle anime nel loro cammino verso l’oltretomba e patere per spargere il vino. Ad Ecate sono collegate anche le mele e molte erbe medicinali e velenose: la belladonna, l’aconito, il dittamo di Creta, la mandragora e perfino l’aglio sono offerte ricorrenti verso la dea.

Ecate nella cultura popolare  

La figura di Ecate è stata inserita e riproposta in moltissime opere, specialmente in virtù del suo grande legame con l’oltretomba e l’esoterismo

Ella viene citata, per esempio, in celeberrime opere di William Shakespeare, come Sogno di una notte di mezza estate, Re Lear e Macbeth. Anche in tempi più recenti, Ecate compare come personaggio all’interno di Sandman di Neil Gaiman; la dea è ottenibile sia come summon, che come personaggio giocabile nel videogioco Granblue Fantasy e comparirà come mentore della protagonista Melinoë in Hades II, videogioco sviluppato da Supergiant Games.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

A proposito di Roberta Napolitano

Ciao! Il mio nome è Roberta e sono una studentessa frequentante il terzo anno dell'indirizzo di studi "Lingue e Culture Comparate" all'Università degli studi di Napoli L'Orientale, scegliendo come lingue da inserire nel percorso l'inglese e il giapponese. Fin dalla tenera età le mie passioni riguardano manga, anime, videogiochi e libri e ovviamente all'appello non possono mancare la musica (in particolare se del paese del Sol Levante) e il buon cibo!

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