Grandi epidemie nella storia: le più mortali e il loro impatto

Epidemie

Le epidemie hanno segnato profondamente la storia dell’umanità, causando milioni di morti, sconvolgendo società ed economie e influenzando il corso degli eventi. Dall’antichità ai giorni nostri, l’uomo ha dovuto confrontarsi con la minaccia di malattie infettive, spesso trasmesse da animali (zoonosi) o diffuse a causa di guerre, migrazioni e commerci. In questo articolo, ripercorreremo le epidemie nella storia, con particolare attenzione a quelle più letali, analizzando le loro cause, il loro impatto e le reazioni delle società colpite.

Le grandi epidemie dell’antichità e del Medioevo

La peste di Atene (V secolo a.C.): il racconto di Tucidide

La prima epidemia di cui abbiamo una descrizione dettagliata è la peste di Atene, narrata da Tucidide nella sua opera “La guerra del Peloponneso”. Scoppiata nel 430 a.C., durante il secondo anno della guerra tra Atene e Sparta, l’epidemia decimò la popolazione ateniese, uccidendo anche il grande statista Pericle. Sebbene tradizionalmente identificata come peste bubbonica, studi recenti suggeriscono che potrebbe essersi trattata di febbre tifoide.

La peste antonina (III secolo d.C.): il vaiolo nell’Impero Romano

La peste antonina, che colpì l’Impero Romano tra il 165 e il 180 d.C., fu probabilmente causata dal vaiolo. Si stima che abbia provocato la morte di milioni di persone, indebolendo l’esercito e l’economia dell’impero.

La peste di Giustiniano (VI secolo d.C.): la prima pandemia di peste bubbonica

La peste di Giustiniano, che si diffuse dall’Egitto a Costantinopoli e in tutto l’Impero Romano d’Oriente tra il 541 e il 542 d.C., fu la prima pandemia documentata di peste bubbonica, causata dal batterio Yersinia pestis. Si stima che abbia ucciso decine di milioni di persone.

La peste nera (XIV secolo): l’epidemia con più morti nella storia

La peste nera, una seconda ondata di peste bubbonica, è considerata l’epidemia con più morti nella storia documentata. Arrivata in Europa nel 1347, probabilmente attraverso le rotte commerciali dall’Asia centrale, la peste nera si diffuse rapidamente in tutto il continente, uccidendo, secondo le stime, tra il 30% e il 60% della popolazione europea (tra i 20 e i 30 milioni di persone, ma alcune stime arrivano fino a 75-100 milioni di morti a livello globale). Boccaccio ne offre una vivida descrizione nel *Decameron*.

Epidemie e pandemie nell’età moderna e contemporanea

Il tifo e le epidemie portate dai conquistadores in America

Nel XVI secolo, i conquistadores spagnoli portarono nel Nuovo Mondo malattie come il vaiolo, il morbillo e la febbre emorragica virale, che decimarono le popolazioni indigene, prive di difese immunitarie contro questi agenti patogeni. Il tifo, un’altra malattia infettiva, fu un flagello ricorrente in Europa tra il XV e il XIX secolo, colpendo soprattutto in situazioni di guerra e di povertà.

L’influenza spagnola (1918-1920): tre le peggiori epidemia nella storia

L’influenza spagnola, una pandemia influenzale di eccezionale gravità, si diffuse in tutto il mondo tra il 1918 e il 1920, causando la morte di un numero stimato tra i 50 e i 100 milioni di persone. La pandemia colpì in particolare i giovani adulti, e ebbe un impatto devastante sulla società e sull’economia mondiale.

La poliomielite (anni ’50): la paura della paralisi infantile

La poliomielite, una malattia virale che colpisce il sistema nervoso, provocò epidemie ricorrenti nel corso del XX secolo, in particolare negli anni ’50, causando paralisi e morte soprattutto nei bambini. L’introduzione del vaccino antipolio ha portato a una drastica riduzione dei casi a livello mondiale.

Il colera in Italia (anni ’70): un episodio endemico

Negli anni ’70, un’epidemia di colera colpì l’Italia meridionale, probabilmente a causa del consumo di frutti di mare contaminati. L’epidemia fu contenuta grazie a una rapida campagna di vaccinazione e di informazione.

L’HIV/AIDS (dagli anni ’80): una pandemia ancora in corso

L’HIV/AIDS, una malattia virale che attacca il sistema immunitario, si è diffusa a partire dagli anni ’80, diventando una pandemia globale. Sebbene oggi esistano terapie efficaci per controllare l’infezione e prevenire la progressione verso l’AIDS, la malattia continua a rappresentare un grave problema di salute pubblica, soprattutto in Africa. Si ritiene che il virus sia passato dallo scimpanzé all’uomo in Africa, tra gli anni ’50 e ’60 del Novecento.

Le influenze del XXI secolo: aviaria, suina e SARS

All’inizio del XXI secolo, si sono verificate diverse epidemie di influenza causate da nuovi ceppi virali: l’influenza aviaria (H5N1) nel 2003, la SARS (sindrome respiratoria acuta grave) nel 2002-2004 e l’influenza suina (H1N1) nel 2009-2010. Queste epidemie hanno dimostrato la capacità dei virus influenzali di passare dagli animali all’uomo e di diffondersi rapidamente a livello globale.

L’Ebola in Africa (2014)

Nel 2014, un’epidemia di Ebola, una febbre emorragica virale altamente letale, ha colpito l’Africa occidentale (Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria), causando migliaia di morti e mettendo a dura prova i sistemi sanitari dei paesi colpiti.

COVID-19 (2019-presente): la pandemia che ha cambiato il mondo

La pandemia di COVID-19, causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, è iniziata a Wuhan, in Cina, alla fine del 2019 e si è rapidamente diffusa in tutto il mondo, provocando milioni di morti e una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti.

Peggiori epidemia nella storia e società: la “caccia all’untore” e le discriminazioni

La storia delle epidemie è anche una storia di paure, pregiudizi e discriminazioni. In molte occasioni, le epidemie hanno scatenato la “caccia all’untore”, ovvero la ricerca di un capro espiatorio a cui attribuire la colpa del contagio. Ad esempio, durante l’epidemia di poliomielite negli Stati Uniti, si diffusero false accuse contro gli immigrati italiani. Anche l’AIDS, nei primi anni della sua diffusione, fu associato a comportamenti stigmatizzati, alimentando pregiudizi e discriminazioni. È fondamentale, anche oggi, contrastare ogni forma di disinformazione e di pregiudizio legato alle malattie infettive, promuovendo una cultura della solidarietà e della responsabilità.

Vaccinazione anti-colera con siringa a pistola. (Fonte: Wikipedia)

Immagine in evidenza: Wikipedia

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A proposito di Adele Migliozzi

Laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico, coltivo una grande passione per la scrittura e la comunicazione. Vivo in provincia di Caserta e sono annodata al mio paesello da un profondo legame, dedicandomi con un gruppo di amici alla ricerca, analisi e tutela degli antichi testi dialettali della tradizione locale.

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