Origine di Perbacco: da cosa deriva questo modo di dire

origine di Perbacco

L’esclamazione Perbacco!, che evoca sorpresa o meraviglia, affonda le sue radici nella mitologia classica. Questa espressione è direttamente collegata a Bacco, conosciuto come Dioniso nel mondo greco, il dio del vino e dell’ebbrezza. L’origine di Perbacco è quella di un eufemismo, una formula creata per invocare una divinità pagana al posto di quella cristiana, evitando così la bestemmia.

Chi è Bacco: il dio del vino nella mitologia romana

Il nome Bacco deriva dal greco Βάκχος, un appellativo usato per riferirsi a Dioniso in un momento di estrema estasi. Nella religione romana, Bacchus divenne il nome principale per questa divinità del vino, dell’estasi e del divertimento sfrenato. È quasi sempre rappresentato con grappoli d’uva o un bicchiere di vino in mano, simbolo della sua sfera d’influenza. Bacco era considerato una figura dal carattere imprevedibile e vivace, tanto che i romani lo chiamavano anche Liber (“il libero”), sottolineando l’associazione tra il vino e la liberazione dai freni inibitori. Appare anche in diversi miti, come quello che lo vede accogliere e sposare Arianna sull’isola di Nasso, dopo che fu abbandonata da Teseo.

Dioniso vs Bacco: dal mito greco al culto romano Descrizione
Contesto greco (Dioniso) Dio complesso, legato alla natura, all’irrazionalità, al teatro e ai misteri iniziatici.
Contesto romano (Bacco / Liber) La sua figura viene associata principalmente al vino, alla fertilità e alla licenza dei costumi.
Feste greche (Dionisie) Eventi pubblici e religiosi che includevano processioni e rappresentazioni teatrali (tragedie e commedie).
Feste romane (Baccanali) Riti inizialmente privati e misterici, poi aperti a molti e infine soppressi per la loro natura sfrenata.

Le feste in onore di Bacco: dai riti greci alla repressione romana

Come ogni divinità, anche Bacco aveva festeggiamenti a lui dedicati. In Grecia esistevano diversi tipi di celebrazioni: le Dionisie Rurali si tenevano nei villaggi durante l’inverno con balli, canti e cortei, mentre le Grandi Dionisie di Atene erano eventi maestosi che duravano più giorni e vedevano la nascita del teatro. A Roma, le feste per Bacco presero il nome di Baccanali. Inizialmente riti privati, si diffusero rapidamente, diventando noti per la loro natura orgiastica e sfrenata. La loro popolarità e segretezza allarmarono le autorità, tanto che nel 186 a.C. il Senato romano emanò il Senatus consultum de Bacchanalibus, un decreto che li proibì severamente in tutta Italia, temendo che potessero minare la moralità e l’ordine pubblico. Un’altra festa associata era quella delle Liberalia, celebrata in primavera in onore del dio Libero.

Origine di perbacco: un eufemismo per evitare la bestemmia

L’origine di Perbacco è quella di un eufemismo. In contesti di stupore o meraviglia, l’esclamazione più istintiva potrebbe essere “Per Dio!”. Per evitare di usare il nome sacro invano, considerato peccaminoso, la lingua popolare ha creato delle formule sostitutive. Come conferma anche il vocabolario Treccani, “Perbacco” nasce proprio con questa funzione: sostituire il nome della divinità cristiana con quello di una divinità pagana, Bacco, associata alla gioia e alla spensieratezza. La struttura è la stessa di altre esclamazioni come “Per Giove!”: la preposizione “per” introduce un giuramento o un’invocazione. In questo modo si manteneva la forza espressiva dell’imprecazione senza incorrere nella blasfemia.

L’uso di perbacco oggi

Ad oggi l’uso di questa esclamazione non è molto comune nel linguaggio quotidiano, ma sopravvive in alcuni contesti. Può essere usata da persone anziane o da appassionati di linguaggi del passato. È facile sentirla in situazioni teatrali o talvolta nei cartoni animati, dove serve a dare un tocco rétro o leggermente buffo a un personaggio. Usata oggi, è un modo di dire un po’ scherzoso che imita il linguaggio di un’altra epoca, ed è difficile che venga presa completamente sul serio.

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Articolo aggiornato il: 24/09/2025

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