Emmeline Pankhurst: storia del coraggio di una donna

Emmeline Pankhurst: il coraggio di una donna

Chi è stata Emmeline Pankhurst? Scopriamo insieme le imprese di questa donna.

Tante attiviste hanno contribuito, con le loro azioni, a far sì che alle donne venissero riconosciuti i propri diritti. Emmeline Pankhurst è stata tra le prime attiviste, alla guida del movimento delle Suffragette, a spianare la strada alle future femministe.
Tra i riconoscimenti importanti a lei attribuiti va ricordato che, nel 1999, la rivista americana Time annunciò che Emmeline Pankhurst fu una tra le «persone più importanti del XX secolo».
Il suo attivismo fu infatti un elemento di fondamentale rilievo per il raggiungimento del suffragio femminile in Inghilterra.

Biografia di Emmeline Pankhurst: tappe salienti

Emmeline Pankhurst, nata Goulden nel luglio 1858 in un sobborgo di Manchester, nonostante il certificato di nascita riporti come data il 15 luglio, affermò di essere nata il giorno prima. Il 14 luglio è la giornata in cui ricade l’anniversario della presa della Bastiglia nella Rivoluzione francese, a cui lei si sentiva molto affine per lo spirito combattivo delle donne che hanno partecipato a quella rivoluzione e da cui, come lei stessa ha affermato, fu influenzata.

I Goulden erano una famiglia aperta all’attivismo e trasmisero questa passione anche ai loro 10 figli. L’argomento del suffragio femminile venne introdotto alla piccola Emmeline proprio dai genitori, grandi sostenitori dell’avanzamento generale delle donne all’interno della società.
Ella conobbe Richard Pankhurst, avvocato e magistrato di alto livello, e iniziò un corteggiamento, da cui nel 1879 ne uscì sposata. Suo marito era anch’egli un grande sostenitore del suffragio femminile e della riforma dell’istruzione, oltre che della libertà di parola. 
La coppia diede vita a 5 figli in 10 anni, ma questo non allontanò i Pankhurst dalle attività politiche.

Emmeline Pankhurst e suo marito inaugurarono, il 25 luglio 1889, la “Women’s Franchise League (WFL)“, che mirava a promuovere il diritto di voto sia per le donne sposate che per quelle single o vedove.
Questa associazione ebbe vita breve: dopo solo un anno, infatti, si divise a causa delle direttive eccessivamente radicali, in un clima ancora troppo oppressivo.
In seguito, Emmeline chiese di poter aderire al Partito Indipendente del Lavoro fondato dall’irlandese Keir Hardie. Tra i suoi primi compiti per questo partito ci fu quello di aiutare nella distribuzione del cibo per i più poveri; sconvolta dalle condizioni disumane del lavoro svolto da bambine e donne incinte, ebbe uno dei primi impulsi a cambiare le cose.
Il 10 ottobre 1903 venne fondata da Emmeline Pankhurst e da altre colleghe la “Women’s Social and Political Union“, aperta solo alle donne e concentrata sull’azione diretta per ottenere il diritto di voto.

Le prime forme di attivismo erano non violente; nel 1905, dopo un disegno di legge per il suffragio femminile rifiutato per ostruzionismo, Pankhurst e altre donne dell’organizzazione manifestarono fuori al Parlamento del Regno Unito.
Anche le sue tre figlie divennero membri della Women’s Social and Political Union.
Di lì a poco iniziarono le manifestazioni più violente, mentre la WSPU divenne un partito indipendente, spesso in opposizione ai partiti politici esistenti.
Sia lei che le figlie vennero più volte rinchiuse in prigione con l’accusa di incendio od oltraggio a pubblico ufficiale. In queste occasioni, vennero organizzati scioperi della fame per continuare a protestare.

Nel 1917, dopo un arresto momentaneo della militanza dovuto alla Prima guerra mondiale, Emmeline Pankhurst indirizzò l’organizzazione della WSPU all’avanzamento della parità per le donne nella vita pubblica.
Nell’anno 1918 venne concesso il diritto di voto alle donne con più di 30 anni. Solo dieci anni dopo, il 21 luglio 1928, la rappresentanza del governo estese il diritto di voto a tutte le donne di età superiore ai 21.
Purtroppo, Emmeline Pankhurst non vide il coronamento finale della sua battaglia. Ella, infatti, morì a poche settimane di distanza dalla pubblicazione dell’atto, precisamente il 14 giugno 1928.

Una donna dal coraggio infinito, che ha percorso una strada dai mille ostacoli, superandoli tutti e coinvolgendo sempre più donne nel mondo che aveva idealizzato. Un mondo in cui le donne avevano pari diritti e dignità degli uomini, in cui la parità non era solo su carta, ma reale. 

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia 

A proposito di Turco Rosa

Studentessa di lingue e culture comparate presso l'Orientale di Napoli, con una grande passione verso la lingua e la cultura giapponese. Maratoneta di serie tv e film di ogni genere, amante dell'arte cinematografica in ogni sua parte. Con esperienza quinquennale nell'ambito della vendita e assistenza telefonica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un traduttrice e giornalista letteraria.

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