Estate in Giappone: tra tradizione e divertimento

Estate in Giappone: tra tradizione e divertimento

L’estate in Giappone è un periodo ricco di tradizioni, simboli, festival e divertimento.

Questa stagione particolarmente calda e afosa non è molto apprezzata dai turisti, che programmano i loro viaggi principalmente in primavera e autunno. Tuttavia, il popolo nipponico ha trovato dei modi per renderla più gradevole e meno pesante.

Fūrin

Il fūrin (風鈴, letteralmente “campanella al vento”) è un oggetto che si vede spesso in estate in Giappone, appeso a grondaie e verande di abitazioni o negozi durante il periodo estivo particolarmente afoso. Questo tipo di campanella è costituito da un involucro tondeggiante da cui pendono dei tubicini, i quali producono un suono molto lieve e delicato, che rimanda all’estate nipponica, assieme al suono delle cicale e degli hanabi (fuochi d’artificio). Questo particolare oggetto, oltre ad essere una decorazione, svolge due funzioni principali: rendere l’estate giapponese meno opprimente grazie al suo suono e svolgere anche una funzione protettiva dagli spiriti maligni. L’origine dei fūrin è antica: è originario della Cina e fu importato in Giappone solo in seguito.

Oltre ai fūrin, specialmente dai bambini vengono creati i “teru teru bozu”, bamboline di stoffa o carta per scacciare la pioggia. 

Nagashi sōmen

Nagashi sōmen (流し素麺, “spaghetti fluttuanti”)  è un piatto estivo giapponese molto divertente da mangiare. Si tratta di un sistema di condotte di bambù che riproduce un ruscello d’acqua, all’interno del quale scorrono degli spaghetti sottili di grano, ma anche vari tipi di verdure. Le persone posizionate lungo i lati possono acchiappare questi spaghetti freddi con le bacchette, e intingerli in un condimento a base di salsa di soia detto “Mentsuyu”.

È un’attività molto diffusa specialmente tra i bambini, rendendo spassoso e rinfrescante il momento del pasto.

L’estate in Giappone tra festival e giochi tradizionali

Tanabata Matsuri

Il “Tanabata Matsuri” (七夕, letteralmente “settima notte”) o “Festival delle Stelle”, è un festival ricorrente in estate in Giappone,  celebrato il 7° giorno del 7° mese del calendario lunare. A partire dal periodo Meiji, la data ufficiale viene stabilita il 7 luglio. Il festival è basato sulla leggenda di due amanti: Orihime, una tessitrice celeste e del pastore Hikoboshi, che separati dalla Via Lattea si possono incontrare solo una volta all’anno, proprio il settimo giorno del settimo mese.

L’origine del Tanabata Matsuri risale a più di 20 secoli fa e deriva dal folklore cinese, importato poi in Giappone durante il periodo Heian.

Durante il festival i giapponesi riempiono le strade indossando lo yukata, un tipico abito estivo giapponese, esprimendo i propri desideri scrivendoli su fogli di carta colorati appesi a rami di bambù. Infine, lungo le strade e nei parchi delle città, è presente una grande quantità di “kusudama”, decorazioni formate da una sfera che simboleggia il fiore di dalia nella parte superiore e da lunghe strisce di carta filante colorata subito sotto, che simboleggiano i filamenti tessuti da Orihime.

Durante questo festival è possibile ammirare spettacoli di hanabi (花火, letteralmente fiori di fuoco), fuochi d’artificio dai colori sgargianti di tutti i tipi e forme.

Kingyo sukui

Il Kingyo sukui (金魚すくい, letteralmente “raccogli il pesce”) è uno dei giochi tradizionali durante i festival giapponesi estivi, nato in epoca Edo. È un gioco svolto maggiormente durante i festival, si gioca individualmente, ricevendo in dotazione un apposito retino rotondo, con la parte centrale in carta di riso e un contenitore. L’obiettivo è riuscire a pescare il maggior numero di pesci rossi dalla vasca. Bisogna essere molto abili nel riuscire a pescare il pesce rapidamente, prima che la carta al centro del retino si rompa.

Fonte immagine: Pixabay 

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