Faraoni egizi: i 5 più importanti, primo e ultimo

Faraoni egizi: i 5 più importanti

Faraoni egizi: i più importanti, dal primo all’ultimo, con una menzione speciale per una regina

L’Antico Egitto e la storia del popolo egizio hanno sempre suscitato grande interesse e fascino in tutto il mondo. Questa civiltà, tra le più sviluppate e longeve della storia, deve gran parte della sua fama ai suoi faraoni egizi, figure semi-divine che hanno governato l’Egitto per millenni. I faraoni non erano solo sovrani, ma anche intermediari tra gli dei e il popolo, e la loro autorità permeava ogni aspetto della vita egizia. In questo articolo, scopriremo alcuni dei faraoni egizi più importanti, analizzando il loro significato storico, le loro opere, le leggende che li circondano e menzionando anche una delle più celebri regine d’Egitto.

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L’importanza dei faraoni egizi nell’Antico Egitto

I faraoni egizi rivestivano un ruolo fondamentale nella società e nella religione dell’Antico Egitto. Considerati discendenti degli dei, erano i garanti dell’ordine cosmico e della prosperità del regno. Il loro potere era assoluto e si estendeva a ogni ambito della vita politica, economica e religiosa. La loro importanza storica è testimoniata dalle numerose opere architettoniche e dai monumenti giunti fino a noi, come le piramidi, i templi e le tombe riccamente decorate, che rappresentano una straordinaria eredità culturale.

Chi erano i faraoni egizi: potere, ricchezza e successione

Secondo le fonti che sono arrivate a noi fino ad oggi, sappiamo che il potere era concentrato nelle mani dei faraoni egizi, che si sono succeduti per tantissimi anni, ecco perché l’istituzione faraonica è considerata essere quella più longeva. Ovviamente, non tutti potevano diventare faraone: assumeva questo ruolo chi proveniva da una famiglia ricca e, generalmente, il titolo veniva trasmesso di padre in figlio. La successione, tuttavia, non era sempre lineare e poteva essere influenzata da matrimoni, alleanze e, talvolta, da usurpazioni e intrighi di corte. I faraoni accumulavano enormi ricchezze, provenienti dalle tasse, dai commerci e dalle conquiste militari, che venivano utilizzate per finanziare la costruzione di monumenti, per mantenere la corte e l’esercito, e per sostenere il culto degli dei.

Faraoni egizi: una lista di nomi importanti

La storia dell’Antico Egitto è costellata di faraoni che hanno lasciato un segno indelebile. Vediamo alcuni dei nomi più importanti, partendo dal primo, secondo la tradizione, fino all’ultima regina, passando per alcuni dei sovrani più celebri e potenti.

Narmer (Menes): il primo faraone e l’unificatore dell’Egitto

Tradizionalmente considerato il primo faraone e il fondatore della prima dinastia, Narmer, a volte identificato con Menes, regnò intorno al 3125 a.C. È una figura fondamentale nella storia dell’Antico Egitto, in quanto si ritiene che sia stato colui che unificò il regno dell’Alto e Basso Egitto, dando inizio al periodo dinastico. Non ci sono prove concrete di questo avvenimento; tuttavia, è stato possibile recuperare un reperto di inestimabile valore, la cosiddetta “Tavolozza di Narmer”, che testimonia l’esistenza di questo faraone. Nella tavoletta, Narmer viene rappresentato mentre indossa prima la corona bianca dell’Alto Egitto e poi la corona rossa del Basso Egitto, proprio come simbolo della riunificazione delle due terre.

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4. Cheope (Khufu): il costruttore della Grande Piramide

Conosciuto con il nome di Cheope, ma il cui vero nome è Khufu, parliamo di uno dei più importanti faraoni egizi, in quanto è stato colui che fece costruire la Grande Piramide di Giza, una delle sette meraviglie del mondo antico. Regnò durante la IV dinastia, intorno al 2580 a.C. In realtà, non abbiamo molte attestazioni circa la sua esistenza o la sua personalità, anzi parte delle informazioni che abbiamo provengono da Erodoto, lo storico greco che visitò l’Egitto molti secoli dopo. Sebbene sia stato l’artefice di uno dei simboli più rappresentativi dell’Antico Egitto, di questo faraone abbiamo solamente una piccola statuetta in avorio, alta pochi centimetri, conservata oggi al Museo del Cairo. Secondo le informazioni tramandateci da Erodoto, Cheope fu un faraone piuttosto crudele e dispotico. Tuttavia, è importante sottolineare che la costruzione della piramide, un’opera di ingegneria straordinaria, fu possibile grazie al lavoro di operai specializzati e ben retribuiti, e non di schiavi come si è creduto per lungo tempo. Recenti scoperte archeologiche confermano questa ipotesi.

3. Teti: il faraone della VI dinastia e il Tempio Funerario di Unis

Teti fu il primo faraone della VI dinastia e regnò intorno al 2345 a.C. A lui si deve la costruzione della piramide di Saqqara e del Tempio Funerario di Unis, un complesso funerario situato a Saqqara e risalente, in realtà, alla V dinastia. Le fonti che sono arrivate fino ad oggi attestano che Teti non facesse parte di alcuna stirpe reale, quindi non si conoscono bene i motivi per il quale fosse diventato faraone: forse attraverso un atto di usurpazione oppure, più probabilmente, perché aveva contratto matrimonio con Iput, una delle figlie di Unis, ultimo faraone della V dinastia. La sua piramide è celebre per i “Testi delle Piramidi”, geroglifici incisi sulle pareti interne che descrivono il viaggio del faraone nell’aldilà.

2. Tutankhamon: il faraone fanciullo e la sua tomba inviolata

Si tratta di uno dei più famosi tra i faraoni egizi, conosciuto soprattutto grazie alla scoperta della sua tomba, avvenuta nel 1922 da parte dell’archeologo Howard Carter. La fama di Tutankhamon è legata principalmente al ritrovamento del suo corredo funerario, ricco di oggetti preziosi, tra cui la celebre maschera funeraria in oro massiccio. Regnò per un breve periodo durante la XVIII dinastia, intorno al 1332 a.C., salendo al trono da bambino e morendo in giovane età. Ci sono molte leggende e misteri che caratterizzano questa figura: tra i misteri ancora oggi irrisolti c’è quello legato alla sua morte, avvenuta intorno ai 18-19 anni. Si ipotizza che la sua morte non sia stata naturale, bensì frutto di un complotto, ma le cause precise sono ancora oggetto di dibattito. Le storie che, invece, sono associate a Tutankhamon riguardano la sua tomba, in particolar modo il fatto che fosse stata trovata intatta, con anche le ricchezze: cosa abbastanza rara, poiché le tombe venivano spesso saccheggiate dai ladri.

1. Ramses II: il “re dei re” e il regno più longevo

Soprannominato il “re dei re”, Ramses II è considerato uno dei più grandi faraoni della storia egizia. Ramses II, il terzo faraone della XIX dinastia, regnò dal 1279 al 1213 a.C., per ben 66 anni. Promotore di meravigliose opere architettoniche, tra cui i templi di Abu Simbel e il Ramesseum, il regno di Ramses II rappresenta l’apice della potenza e dello splendore dell’Antico Egitto. Fu un abile condottiero e, sotto il suo regno, l’Egitto raggiunse la sua massima espansione territoriale. Ebbe un numero straordinario di figli, oltre un centinaio, assicurando così una discendenza numerosa.

Cleopatra VII: l’ultima regina d’Egitto

Cleopatra VII, ascesa al trono nel 51 a.C. e morta nel 30 a.C., fu l’ultima regina del periodo tolemaico e, di fatto, l’ultima sovrana a regnare sull’Egitto prima della conquista romana. Sebbene non fosse tecnicamente un “faraone” secondo la tradizione dinastica, è una figura di enorme importanza nella storia egizia. Nota per la sua intelligenza, la sua abilità politica e le sue relazioni con Giulio Cesare e Marco Antonio, Cleopatra è diventata un’icona leggendaria, celebrata in numerose opere letterarie e cinematografiche. Con la sua morte, l’Egitto perse la sua indipendenza e divenne una provincia romana.

Hatshepsut: una delle più importanti regine d’Egitto

Sebbene la storia egizia sia costellata di faraoni uomini, non mancano figure femminili di grande rilievo. Tra queste, Hatshepsut, che regnò durante la XVIII dinastia (intorno al 1479 a.C.), è una delle più importanti. Assunse il titolo di faraone e governò l’Egitto per oltre vent’anni, promuovendo la pace, il commercio e la costruzione di grandi opere, tra cui il tempio di Deir el-Bahri. La sua storia dimostra che, sebbene in rari casi, anche le donne potevano accedere ai vertici del potere nell’Antico Egitto e governare con saggezza e lungimiranza.

Immagine in evidenza: Pixabay

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