Le piramidi di Giza, una delle meraviglie del mondo antico

Le piramidi di Giza, una delle meraviglie del mondo antico

Gli Egizi credevano che vi fosse una vita dopo la morte, proprio per questo motivo ritenevano che il defunto dovesse essere sepolto ed accompagnato durante il suo viaggio nell’aldilà. Per soddisfare questo scopo nascono le famosissime piramidi di Giza. 

Il termine piramide deriva dal greco pyramis, che indicava un dolce di farro e miele a forma appuntita, ma probabilmente il termine fu formulato a causa dell’assonanza con il termine egiziano peremus, che letteralmente significa ciò che va verso l’alto. Inoltre, il termine egizio per indicare le piramidi era MR, dove M indica la parola luogo ed R l’atto di salire verso l’alto. Le piramidi erano luoghi in cui, una volta morti e dopo essere imbalsamati, i faraoni venivano sotterrati in sarcofaghi e sepolti con tutta una serie di suppellettili che li avrebbero preparati per il loro viaggio nell’aldilà. 

Situate nella necropoli di Giza, nella periferia occidentale del Cairo, in Egitto, le piramidi di Giza sono considerate una delle architetture più prodigiose al mondo, così perfette nella loro interezza che ancora oggi gli studiosi non riescono a capire come gli antichi egizi siano riusciti a costruire delle opere così perfette dal punto di vista architettonico. Anche se estremamente complesso da definire, gli egittologi collocano la costruzione delle tre piramidi intorno al 2.500 a.C. Tanto mastodontica è stata l’impresa che ha coinvolto la costruzione delle piramidi di Giza, che alcuni sono arrivati persino a sostenere, attraverso svariate tesi, che furono costruite da extraterrestri. A sostegno di quest’ipotesi ci sarebbe il fatto che, prima di tutto, le tre piramidi sembrerebbero essere perfettamente allineate con la cintura di Orione. Inoltre, tre piramidi di Giza sono perfettamente orientate in direzione del Nilo e la piramide di Cheope è anche allineata con il Polo Nord magnetico. Tutti dati e nozioni che sarebbero dovuti essere totalmente sconosciuti agli antichi egizi.

Rispetto alle varie teorie fornite dagli studiosi riguardanti la costruzione delle piramidi di Giza, annoveriamo qui anche quella del professor Carlos Eduardo Rodriguez Varona, laureato in fisica ed elettronica e docente presso l’Università di Camagüey. Il professore afferma che, quasi sicuramente, nel processo costruttivo delle piramidi di Giza gli antichi Egizi utilizzarono delle rampe. Infatti, per la costruzione di un’opera di questa portata, era impossibile che gli Egizi non avessero una buona tecnica per il sollevamento dei blocchi di pietra che fosse sicura ed efficiente. Nel suo studio, il Professor Varona si concentra principalmente sulla piramide di Cheope, studiandone la costruzione attraverso calcoli fisici e matematici

La costruzioni delle piramidi di Giza furono commissionate dai tre antichi faraoni Egizi da cui prendono il nome: Cheope, Chefren e MicerinoAttraverso gli scavi archeologici di quest’area, gli studiosi sono giunti ad ipotizzare che dietro questa costruzione prodigiosa non vi fosse soltanto una grandiosa abilità costruttiva, ma anche una potente autorità politica capace di mobilitare persone provenienti da più città che avrebbero apportato il proprio contributo in quello che, ben presto, è diventato un progetto di scala nazionale

La piramide di Cheope o Grande Piramide di Giza

Costituita da più di due milioni di blocchi, ospita il sepolcro del faraone da cui prende il nome, Cheope, appartenente alla IV dinastia. La piramide era alta 146 metri originariamente ed i suoi lati larghi 230 metri. L’interno era caratterizzato dalla tomba del faraone Cheope posta quasi al centro, l’esterno invece avrebbe dovuto essere caratterizzato da lastre di calcare bianco e sulla sommità era caratterizzata da una punta di granito che rifletteva la luce solare. L’interno molto spoglio, rispetto a qualsiasi altra piramide di Giza con funzione funeraria, e la sua eccessiva grandezza hanno fatto dubitare gli studiosi del suo utilizzo funerario e sepolcrale. 

Piramide di Chefren 

Fu costruita dal successore di Cheope, suo figlio Chefren, anch’egli faraone della IV dinastia. Alta 143 metri originariamente (oggi 136 a causa dell’erosione degli agenti atmosferici), è più piccola della piramide di Cheope ed è costituita da materiali meno pregiati, questo potrebbe far presagire la decadenza della dinastia faraonica del IV secolo. Situata più ad ovest di quella di Cheope, rispetto ad altre piramidi di Giza che avevano gli ingressi nascosti, la piramide di Chefren aveva due ingressi ben visibili. All’interno della piramide vi era il sepolcro che, al tempo della sua scoperta, fu ritrovato vuoto. A Chefren, oltre che alla costruzione dell’omonima piramide, viene attribuita anche la costruzione della Grande Sfinge, che ha contribuito all’ampliamento della necropoli di Giza. 

Piramide di Micerino 

Questa è la più piccola delle tre piramidi di Giza, alta soltanto 62 metri e risalente al XXVI secolo a.C. Il faraone da cui la piramide prende il nome, Micerino, era il figlio di Chefren e parte della IV dinastia faraonica. Siccome alcune parti della composizione furono rifinite in modo molto grezzo, ciò ha portato gli archeologi a credere che la costruzione dell’ultima delle tre piramidi di Giza fosse stata ultimata in maniera affrettata a causa della morte prematura del faraone. È situata a sud-ovest rispetto alle altre due ed è, inoltre, contornata da un Tempio a valle, dove nel Santuario sono state rinvenute le statue del faraone.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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