Uno dei modi migliori per avvicinarsi a una cultura è conoscere le sue celebrazioni tradizionali, che fondono storia, fede e identità popolare. Le festività cilene offrono un’occasione unica per entrare nel mondo affascinante del Cile, un paese dalla geografia e dalle tradizioni estremamente variegate, che spaziano dalle usanze indigene a quelle coloniali.
Indice dei contenuti
Festività | Data principale |
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We tripantu | 24 giugno (solstizio d’inverno) |
Tapati festival | Prime due settimane di febbraio |
El dieciocho (fiestas patrias) | 18 e 19 settembre |
Fiesta de la tirana | 11-18 luglio (giorno centrale il 16) |
Festival de viña del mar | Fine febbraio |
5 festività cilene da non perdere
1. We tripantu: il capodanno del popolo mapuche
Il We Tripantu è il capodanno indigeno, una delle più importanti festività cilene legate alle radici ancestrali del paese. Celebrato il 24 giugno, in concomitanza con il solstizio d’inverno australe, segna il rinnovamento del ciclo della natura. La celebrazione è centrale per il popolo Mapuche, che ringrazia la Terra (Ñuke Mapu) per la sua fertilità. Durante le celebrazioni, che possono durare diversi giorni, si svolgono cerimonie, danze tradizionali, canti e pasti comunitari, in un momento di profonda connessione spirituale con la natura.
2. Tapati festival: la festa di rapa nui
Questa celebrazione è tipica dell’Isola di Pasqua, conosciuta dai suoi abitanti come Rapa Nui. Nato negli anni ’70, il Tapati Festival si svolge nelle prime due settimane di febbraio per celebrare la cultura e le tradizioni uniche dell’isola. La popolazione si divide in squadre (clan) che competono in discipline ancestrali come il Haka Pei (discesa su tronchi di banano lungo il pendio di un vulcano) e il Takona (pittura corporale). Ogni clan sostiene una candidata a regina dell’isola: la squadra che vince più gare incorona la propria rappresentante.
3. El dieciocho: le fiestas patrias
Questa è la principale tra le festività cilene, la celebrazione dell’Indipendenza Nazionale. Conosciuta come Fiestas Patrias, commemora l’istituzione del primo governo autonomo del Cile, avvenuta il 18 settembre 1810. I festeggiamenti durano ufficialmente due giorni (includendo il 19 settembre, Giorno delle Glorie dell’Esercito), ma si estendono per un’intera settimana. Le strade e le case si adornano con i colori della bandiera, mentre ovunque si balla la cueca, la danza nazionale. È un’occasione per stare in famiglia, organizzare grandi grigliate (asados) e gustare cibi tipici come le empanadas.
4. Fiesta de la tirana
Tra le festività cilene a carattere religioso, questa è una delle più imponenti e colorate. Si svolge nel piccolo villaggio di La Tirana, nella regione di Tarapacá, nel deserto di Atacama, dall’11 al 18 luglio. La festa è dedicata alla Virgen del Carmen, patrona del Cile. Il culmine dei festeggiamenti è la diablada, o danza dei demoni: migliaia di ballerini, indossando costumi sgargianti e maschere grottesche, eseguono coreografie con cui rappresentano la sottomissione del male alla Vergine.
5. Festival di viña del mar
Nella cultura cilena, questo evento è il più importante festival musicale dell’America Latina. Il suo nome completo è Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar ed è gemellato con il Festival di Sanremo. Celebrato per la prima volta nel 1960, si svolge ogni anno a fine febbraio nell’anfiteatro della Quinta Vergara. Il festival unisce una competizione musicale internazionale a esibizioni di artisti di fama mondiale. Tra gli italiani che vi hanno partecipato e vinto figurano nomi come Denise Faro e Michele Cortese.
Fonte immagine in evidenza: Pixabay
Articolo aggiornato il: 03/10/2025