I filosofi famosi sono quelli che solitamente si menzionano nei manuali scolastici: da Kant ad Hegel, da Aristotele a Socrate, da Marx a Nietzsche, sono solo alcuni dei nomi che hanno plasmato il pensiero occidentale. La storia della filosofia è un immenso patrimonio culturale che ha origine nell’antica Grecia, dove si avvertiva un forte bisogno di conoscenza e di spiegare la realtà attraverso il ragionamento.
Ognuno di questi pensatori rappresenta una parte di storia e l’identità culturale di una società. Vediamo una selezione dei filosofi più importanti, divisi per periodo storico.
Indice dei contenuti
Tabella riassuntiva dei filosofi più famosi
Filosofo | Concetto chiave |
---|---|
Socrate (470-399 a.C.) | “Conosci te stesso”, metodo maieutico |
Platone (428-348 a.C.) | Mondo delle idee, mito della caverna |
Aristotele (384-322 a.C.) | Logica, metafisica, motore immobile |
Immanuel Kant (1724-1804) | Criticismo, imperativo categorico |
G.W.F. Hegel (1770-1831) | Dialettica, Spirito Assoluto |
Arthur Schopenhauer (1788-1860) | Volontà di vivere, pessimismo |
Karl Marx (1818-1883) | Materialismo storico, lotta di classe |
Friedrich Nietzsche (1844-1900) | Volontà di potenza, Oltreuomo |
Sigmund Freud (1856-1939) | Inconscio, psicoanalisi |
Jean-Paul Sartre (1905-1980) | Esistenzialismo, “l’esistenza precede l’essenza” |
1. I filosofi antichi: dalla natura all’uomo
I primi filosofi, definiti pre-socratici, si concentrarono sulla ricerca del principio fondamentale (archè) della natura. Tra questi, Talete, Pitagora ed Eraclito sono tra i più famosi. Particolarmente interessante è la “dottrina dei contrari” di Eraclito, secondo cui la legge segreta del mondo risiede nel rapporto di interdipendenza tra opposti. Con Socrate, Platone e Aristotele, l’attenzione si sposta sull’uomo, sull’etica e sulla politica, ponendo le basi di tutto il pensiero occidentale.
2. I filosofi moderni: la rivoluzione del pensiero
In epoca moderna, la filosofia affronta il problema della conoscenza. Uno dei pensatori più influenti è Immanuel Kant, che si colloca in un’epoca di transizione tra Illuminismo e Romanticismo. Con il suo criticismo, attua una sintesi tra razionalismo ed empirismo. Nella sua Critica della ragion pura analizza i limiti e le possibilità della conoscenza umana. Successivamente, nella Critica della ragion pratica (1788), definisce la legge morale universale. Con Kant, la ragione diventa lo strumento per sconfiggere ogni dogmatismo e affermare l’autonomia dell’uomo.
3. I pensatori contemporanei: dall’esistenza alla psiche
L’idea della rappresentazione della realtà trova spazio in Sigmund Freud. A lui si deve la nascita della psicoanalisi e l’idea che la parte più importante della psiche sia sommersa e nascosta: l’inconscio. Tale concetto può essere collegato, seppur in netta opposizione, al pensiero di Jean-Paul Sartre. Sartre, esponente dell’esistenzialismo, criticava l’inconscio freudiano: mentre per Freud per conoscersi era necessario un percorso analitico, per Sartre l’uomo è condannato a essere libero e responsabile delle proprie scelte, definendosi attraverso le sue azioni nel mondo.
I filosofi citati sono solo alcuni tra i più famosi. Da John Locke ad Arthur Schopenhauer, da Voltaire a Camus, fino a Umberto Eco, i pensatori non hanno mai smesso di far parlare di sé e, soprattutto, di sorprendere.
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Articolo aggiornato il: 25/08/2025