Fiumi in Cina: dal fiume Giallo alla Diga delle tre Gole

fiumi in Cina

Tutte le grandi civiltà si sono sempre sviluppate nei pressi dei corsi d’acqua e la grande civiltà cinese non fa eccezione. Scopri dell’importanza dei fiumi in Cina, dall’antichità fino alla contemporaneità.

Fiumi in Cina: Il fiume Giallo

I fiumi in Cina furono venerati quasi come divinità spesso capricciose. Il Fiume Giallo chiamato Huanghe e il Fiume Azzurro furono il fulcro della civiltà cinese, eppure, non sempre sono stati portatori di vita. Soprattutto il Fiume Giallo ha dato non poche preoccupazioni ai contadini, spesso cambiando violentemente il suo corso. Pochi sanno che da esso spesso dipendeva l’ascesa o il declino di una dinastia: il suo straripare esondando le colture circostanti poteva indicare una revoca del mandato Celeste, ovvero del diritto di una dinastia a governare. Il Fiume Giallo tra tutti i fiumi in Cina presenta delle particolarità interessanti. Esso è chiamato Giallo per un motivo: in seguito all’agricoltura intensiva il suolo di Loess venne eroso, e mischiandosi alle acque divenne melmoso, da ciò il colorito giallo-brunastro. Questa melma proveniente dal suo basso corso si depositava favorendo le  inondazioni. Se non troppo violenti, questi straripamenti fertilizzavano i terreni, proprio come il limo del fiume Nilo in Egitto.

Da Yu il Grande al Gran Canale

Secondo la mitologia cinese, vi era un individuo dotato della capacità di regolare le acque chiamato Yu il Grande. Il Fiume Giallo ha mutato il proprio corso inferiore più di 26 volte e straripato circa 1600 volte. Questo mito rappresenta la dedizione degli abitanti nel domare le acque creando argini e altri dispositivi idraulici per contenere non solo il Fiume Giallo ma tutti i fiumi in Cina. Opere idrauliche come il canale Zhengguo nello Shanxii oppure della diga Anfeng nello Anhui rappresentano gli sforzi degli ingegneri idrauilici nei secoli per controllare i fiumi in Cina. La svolta arrivò con il Gran Canale (大运河) costruito in epoca Sui e terminato nel 605 d. C sotto l’imperatore Yang. Era lungo 2500km diviso in tre rami che collegavano l’impero via acqua, dalle grandi città del nord fino alle coltivazioni di riso nei pressi del Fiume Azzurro. La sua funzione non era solo quella di facilitare il trasporto di rifornimenti ed i collegamenti, ma era anche quella di dare l’idea di un impero realmente unito e collegato. Difatti, in storia e archeologia Marxista il collegamento dei fiumi in Cina è la prova di uno stato realmente centralizzato.

Il fiume Azzurro e la Diga delle Tre Gole

Il Fiume Azzurro è stato tra i fiumi in Cina quello che ha più contribuito a rendere l’alimentazione cinese, soprattutto a sud, a base di riso. Nel 2003 venne terminato il più grande progetto idraulico mai visto al mondo: la Diga delle Tre Gole sul Fiume Azzurro. La Diga delle Tre Gole è un ingranaggio fondamentale di una centrale idroelettrica a bacino che fornisce a tutta la Cina più di 18 gigawatt di energia. Eppure, Il Fiume Azzurro è dispensatore di doni quanto di morte: molti sono morti per la rottura dei suoi argini e le inondazioni estive spesso rovinano il lavoro agricolo di un anno intero. Gli strumenti sono cambiati, ma il rapporto tormentato con i fiumi in Cina non cesserà mai.

fonte immagine: pixabay

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