Giorno del Ringraziamento, origini e caratteristiche

Giorno del ringraziamento

«Era una notte buia e tempestosa, all’improvviso un TACCHINO rimbombò!» Parlare delle origini del Giorno del Ringraziamento citando una striscia dei Peanuts non è forse il massimo a livello storiografico, ma sicuramente può essere citata per spiegare l’impatto che questa festività ha nell’immaginario culturale degli USA. 

Ma cos’è il Giorno del Ringraziamento? Quando e come si festeggia? E soprattutto, quali sono le sue origini?

Giorno del ringraziamento, origini

La festa ha origine nel 1621, quando i padri pellegrini della cittadina di Plymouth nello stato del Massachusetts decisero di celebrare il successo del primo raccolto dedicando una giornata di ringraziamento a Dio detta Thanksgiving Day, “Giorno del Ringraziamento” per l’appunto.

Tale successo però non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei nativi americani, i quali istruirono i coloni sull’allevamento dei tacchini e la coltivazione del granoturco. In segno di riconoscimento i pellegrini invitarono gli abitanti di quelle terre ad un banchetto in cui, oltre al già citato tacchino, si consumarono alimenti che poi divennero tradizionali nel pranzo del ringraziamento: ostriche, zucca, carne di cervo e torte di cereali.

Il giorno del ringraziamento divenne una festa ufficiale degli Stati Uniti per volere di George Washington nel 1789, sebbene si trattasse ancora di una festa “mobile” e non con una data precisa, per poi essere abolita dal presidente Thomas Jefferson. Fu in seguito riabilitata da Abrham Lincoln nel 1862, ad un anno dallo scoppio della guerra civile americana e non si tratta di certo di una casualità. La nazione era flagellata dalla scissione tra stati del nord e stati del sud, ovvero tra gli stati in cui la schiavitù era stata abolita e quelli in cui ancora vigeva. La festa venne quindi proclamata per il quarto giovedì del mese di novembre, allo scopo di tentare di riunificare un paese lacerato al proprio interno anche se gli storici danno il merito di aver riportato in auge il giorno del ringraziamento a Sarah Josepha Hale, scrittrice e moglie di Lincoln. La festività diverrà poi ufficiale nel 1941, quando fu legalizzata dal Congresso degli Stati Uniti.

Le tradizioni del giorno del ringraziamento

Il giorno del ringraziamento, come ogni festività che si rispetti, è costituito da un’insieme di tradizioni che coinvolgono la famiglia, prima tra tutte il pranzo.

Se avete in mente le sit-com, i cartoni animati e gli show televisivi americani saprete che almeno un episodio di questi è dedicato al giorno del ringraziamento dove i vari personaggi, assieme alle proprie famiglie, si cimentano nella preparazione di sontuosi banchetti per i parenti per il pranzo del ringraziamento, dove la portata principale è il tacchino ripieno che viene offerto anche alle persone più bisognose.

Non sembra esistere una ricetta unica per preparalo, ma la variante tradizionale prevede che il tacchino (che deve pesare attorno ai 5 chili) venga farcito con pane raffermo, sedano, aglio, cipolla, bacon, salsiccia. Vengono poi usate come erbe il timo, il rosmarino e la salvia, prima di infornarlo a 190 gradi per 3 ore.

Il tacchino viene poi condito con quella che viene chiamata salsa Gravy, fatta con il liquido di cottura e le interiora del tacchino a cui si aggiungono farina o amido di mais e con la salsa di mirtilli che, a discapito del nome, è fatta con l’ossicocco (o mortella di palude) riscaldato in una pentola assieme a zenzero, zucchero di canna e succo d’arancia.

Il consumo di tacchini durante il giorno del ringraziamento è oggetto di forti discussioni, originate da associazioni animaliste che alla viglia dell’evento denunciano le dure condizioni in cui questi volatili vengono allevati. Tuttavia può succedere che il presidente degli Stati Uniti possa decidere addirittura di concedere loro la grazia presidenziale. Il primo ad adoperare questa osservanza fu John Fitzgerald Kennedy nel 1963 e in seguito Ronald Reagan nel 1987 e Bush senior nel 1989. Persino l’attuale presidente Donald Trump ha concesso la grazia presidenziale a ben due tacchini lo scorso 26 novembre.

Tra gli altri piatti del banchetto non possono mancare le patate dolci condite con zucchero, spezie e burro e ovviamente la Pumpkin Pie, la torta di zucca.

La parata dei carri di New York e altre manifestazioni

Per gli americani il giorno del ringraziamento non è soltanto un’occasione per mangiare qualcosa in più o per prendersi un giorno di meritato riposo dal lavoro. Esso infatti prevede anche un sacco di manifestazioni e celebrazioni.

Tra le più iconiche c’è senza dubbio la parata di carri allegorici che si tiene a New York, la Macy’s Thanksgiving Parade (dal nome del magazzino che si trova sulla trentaquattresima strada). Migliaia di cittadini e turisti si ritrovano dalle 9 del mattino per assistere alla sfilata di enormi palloncini raffiguranti i personaggi di cartoni, fumetti, videogiochi, serie TV e di altri elementi della cultura pop. Inoltre il giorno del ringraziamento anticipa quello che anche da noi è conosciuto come Black Friday, il “venerdì nero” in cui orde di cittadini affollano i magazzini in cerca di prodotti scontatissimi di prezzo in vista delle successive festività natalizie. Immancabile è poi in questo giorno il discorso del presidente alla nazione, introdotto per la prima volta da Lincoln e in cui viene fatto un resoconto dell’anno ormai prossimo alla fine.

Ciro Gianluigi Barbato

Fonte immagine copertina: ilcommercio.net

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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