I 4 cavalieri dell’Apocalisse, chi sono e cosa simboleggiano

I 4 cavalieri dell'Apocalisse , chi sono e cosa simboleggiano

I 4 cavalieri dell’Apocalisse sono presentati nell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo Testamento.

Grazie alle loro caratteristiche, che li differenziano notevolmente dagli angeli, è possibile capire cosa rappresentano i 4 cavalieri dell’Apocalisse. Scopriamoli insieme!

L’Apocalisse di Giovanni

Secondo il libro di Giovanni, i 4 cavalieri dell’Apocalisse sono legati ad alcuni eventi, ma secondo alcuni devono essere interpretati allegoricamente, non come eventi specifici del passato o del futuro. Nell’Apocalisse si racconta della venuta del regno di Dio. Tuttavia, il male prende sempre di più il sopravvento tanto che uccide i seguaci di Dio. La lotta termina con l’intervento di Dio e questo evento coincide con l’apparizione del Messia. Secondo i cristiani, l’opera del Messia doveva concludersi con un trionfo e questo poteva avvenire solo con il ritorno di Gesù: la seconda venuta avviene durante l’Apocalisse. All’inizio dell’Apocalisse, Giovanni ha il compito di scrivere ciò che gli dice Gesù Cristo e di inviarlo alle sette chiese in Asia. Giovanni, quindi, inizia a descrivere i sette sigilli su cui ci sarebbero scritti gli eventi che stanno per accadere. Quando apre il primo sigillo appare un cavallo bianco. Vengono aperti altri sigilli e appaiono altri 3 cavalli: uno rosso, uno nero e uno verdastro. I 4 cavalli con i loro cavalieri rappresentano i conflitti che segneranno la distruzione dell’Impero Romano.

Chi sono i cavalieri dell’Apocalisse?

Il primo dei 4 cavalieri dell’Apocalisse è quello che cavalca il cavallo bianco e viene descritto con un arco in mano e una corona in testa. Alcuni ritengono che questo cavaliere rappresenti Cristo stesso, questo almeno fino al tempo della riforma protestante; secondo altri, rappresenta l’anticristo.

Il secondo dei 4 cavalieri dell’Apocalisse è il cavaliere con il cavallo rosso e rappresenta la guerra. Infatti, il colore rosso rappresenterebbe il sangue sul campo di battaglia. Non a caso il cavaliere porta una spada, simbolo di battaglia e combattimento.

Il terzo dei 4 cavalieri dell’Apocalisse è il cavaliere con il cavallo nero, considerato simbolo di una carestia, forse come conseguenza della guerra causata dal secondo cavaliere. Il terzo cavaliere viene rappresentato con una bilancia in mano e in genere in sua presenza vengono pronunciate queste parole: “Una misura di frumento per un denaro e tre misure d’orzo per un denaro, ma non danneggiare né l’olio né il vino”. All’interno della Bibbia questi alimenti simboleggiano qualcosa di specifico: il grano rappresenta la parola di Dio, l’olio rappresenta lo Spirito di Dio mentre il vino rappresenta il sangue di Cristo. Il terzo sigillo, dunque, parla di carestia ma probabilmente fa riferimento ad una carestia spirituale che mette in crisi la parola di Dio, ma non il suo spirito né l’importanza del suo sacrificio.

L’ultimo è quello con il cavallo verdastro e, tra i 4 cavalieri dell’Apocalisse, è l’unico di cui sappiamo il nome, infatti si chiamerebbe Morte: non a caso il suo colore verdastro potrebbe rappresentare la malattia e la morte.

 

Immagine in evidenza per l’articolo sui Cavalieri dell’Apocalisse: Wikipedia

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