Leo Perutz (1882-1957) è stato uno dei più grandi scrittori di lingua tedesca della prima metà del ‘900, maestro della letteratura fantastica mitteleuropea. Amato da autori come Borges e Calvino, godette di grande fama prima che l’avvento del nazismo e il suo esilio in Palestina lo facessero cadere in un lungo oblio. Riscoperto solo a partire dagli anni ’80, principalmente in Italia grazie alla casa editrice Adelphi, la sua opera è un universo affascinante, sospeso tra sogno e realtà, la cui chiave di lettura risiede nel rapporto con le sue due città simbolo: Praga e Vienna.
Leo Perutz: i due volti della sua letteratura
La Praga magica e nostalgica: “Di notte sotto il ponte di pietra”
La Vienna moderna e nevrotica: “Tra le nove e le nove”
Lo stile di Perutz: il matematico e lo scrittore
Altre opere fondamentali: “Il cavaliere svedese”
| Leo Perutz: i due volti della sua letteratura | |
|---|---|
| La Praga magica e nostalgica | La Vienna moderna e nevrotica |
| Atmosfera: onirica, legata al mito e alla leggenda ebraica. È il luogo di un passato glorioso e perduto. | Atmosfera: frenetica, moderna, piena di ansie e convenzioni sociali. È il palcoscenico della crisi dell’individuo. |
| Opera rappresentativa: “Di notte sotto il ponte di pietra” (1953). | Opera rappresentativa: “Tra le nove e le nove” (1918). |
| Temi: il destino, l’amore impossibile, la memoria collettiva, il folklore ebraico. | Temi: l’identità incerta, la follia, il confine labile tra realtà e percezione, la critica alla società borghese. |
La Praga magica e nostalgica: “Di notte sotto il ponte di pietra”
Sebbene Perutz visse a Praga solo per pochi anni, la sua città natale è la protagonista spirituale di molte sue opere. Il mondo fantastico di Perutz deve molto all’atmosfera inquietante e magica della Praga letteraria di lingua tedesca. In Di notte sotto il ponte di pietra (1953), l’autore dipinge un’immagine nostalgica della città ai tempi di Rodolfo II, un’epoca d’oro di alchimisti, astronomi e rabbini. Il romanzo è un mosaico di storie che si intrecciano, un tentativo di ricostruire la memoria storica del ghetto ebraico e di un passato irrecuperabile. Qui, la realtà e la leggenda si fondono in modo inestricabile.
La Vienna moderna e nevrotica: “Tra le nove e le nove”
Vienna fu la città in cui Perutz visse e lavorò per gran parte della sua vita, e le sue radici culturali affondano nella letteratura viennese di fine secolo. La Vienna dei suoi romanzi non è magica, ma moderna, frenetica e piena di ansie. In Tra le nove e le nove (1918), seguiamo la disperata corsa contro il tempo di Stanislaus Demba, uno studente che deve trovare del denaro tra le nove di mattina e le nove di sera. Attraverso il suo girovagare, Perutz ci offre uno spaccato della società viennese, dalle sue vette al suo squallore, esplorando i temi dell’identità incerta e del confine labile tra normalità e follia.
Lo stile di Perutz: il matematico e lo scrittore
Perutz era un uomo dalla “vita a tre facce”: letterato da caffè, scrittore e, di professione, matematico attuario per una compagnia di assicurazioni. Questa mente logica e calcolatrice si riflette perfettamente nel suo stile. Le sue trame sono meccanismi a orologeria, congegnate con una precisione matematica dove ogni dettaglio, anche il più insignificante, si rivela fondamentale. I suoi temi ricorrenti sono il destino ineluttabile, che si manifesta attraverso coincidenze apparentemente casuali, e l’ossessione per un’identità incerta. I suoi protagonisti sono sempre degli Außenseiter (emarginati), uomini che vivono ai margini della realtà, sospesi tra il mondo reale e quello della loro fantasia.
Altre opere fondamentali: “Il cavaliere svedese”
Oltre ai romanzi legati a Praga e Vienna, l’opera di Perutz include altri capolavori. Il marchese di Bolibar (1920) è un romanzo storico ambientato durante le guerre napoleoniche, un perfetto esempio della sua abilità nel costruire trame a incastro. Ma forse il suo libro più celebre, come sottolineato da autorevoli fonti come l’Enciclopedia Treccani, è Il cavaliere svedese (1936). È una storia cupa e avvincente ambientata nel ‘700, che esplora i temi del doppio, della colpa e della redenzione con una potenza narrativa straordinaria.
Fonte immagine articolo: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 02/10/2025

