Il pittore Édouard Manet: tra Realismo e Impressionismo

Il pittore Édouard Manet: tra Realismo e Impressionismo

Tra i protagonisti della storia dell’arte occidentale spicca la figura di Édouard Manet, un noto pittore parigino, la cui interpretazione rivoluzionaria dell’arte lo lega in maniera eterna all’Impressionismo. Nato a Parigi nel Gennaio del 1823 in una famiglia alto-borghese, decide di seguire la carriera artistica dopo essersi allontanato dai desideri del padre Auguste di diventare prima magistrato e poi comandante navale di lungo corso.

Durante i suoi studi Manet conoscerà Antonin Proust il quale, con suo zio Édouard Fournier, si recheranno assiduamente al Museo del Louvre e ciò darà sicuramente una spinta positiva alla nascita della sua carriera artistica. Una spinta che tuttavia, venne stroncata inizialmente da suo padre Auguste il quale aveva in mente un futuro completamente diverso per il figlio. Ciò nonostante, Édouard Manet riuscì a iniziare le Belle Arti entrando nello studio del famoso pittore di Thomas Couture: il rapporto tra i due non fu dei migliori poiché Manet criticava continuamente la troppa “rigidità” del maestro, il che lo spinse a creare uno stile del tutto personale tra Realismo e Impressionismo.

Il Realismo

Sin dall’inizio della sua carriera artistica, il pittore Édouard Manet sembra essere legato agli ideali realisti ovvero quello di creare un’istantanea della realtà, di rappresentare soggetti veri che potessero essere “vissuti” da tutti, ma allo stesso tempo non era particolarmente affascinato dalla poca naturalezza delle pose delle modelle. Manet rappresentava quindi dei momenti di vita quotidiana con una moltitudine di soggetti: non si seguiva la moda del tempo, ma rappresentava soggetti più “reali” e “popolari” che talvolta scandalizzavano i suoi contemporanei. Uno di questi dipinti è la Colazione sull’erba in cui rappresenta due uomini borghesi intrattenuti in una conversazione, e accanto a loro due donne: una nuda che guarda quasi in maniera provocante lo spettatore, anche lei borghese dati gli abiti sul terreno, e alle spalle un’altra donna intenta a lavarsi.

L’Impressionismo

I giovani pittori impressionisti, tra cui Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir e Edgar Degas guardavano Manet come se fosse un fratello maggiore, o comunque un punto di riferimento importante. Saranno infatti, proprio gli artisti impressionisti, ad apprezzare di più i dipinti di Manet e a ispirarsene. Tutto ciò è stato reso possibile grazie allo stile adottato dal pittore Édouard Manet: se da un lato presentava i canoni del Realismo, dall’altro invece usava colori più tenui e brillanti, ponendo l’attenzione sull’armonia cromatica di questi ultimi. Studiò anche la pittura en plein air mantenendo, tuttavia, alcune differenze con i pittori impressionisti: Manet continuava ad usare il nero (colore bandito nell’impressionismo) e preferiva concentrarsi sulle figure umane piuttosto che sulle rappresentazioni paesaggistiche.

Cosa pensa il pubblico del pittore Édouard Manet?

Un altro fattore che lo allontana dall’impressionismo ha a che fare con la ricerca del pubblico e della validità delle proprie opere: nel 1863 molte opere furono rifiutate nel salone principale d’esposizione, portando alla creazione del cosiddetto Salon des Refusés in cui venivano esposte le opere impressioniste e in cui quelle di Manet trovarono particolare successo. Nonostante ciò, gli impressionisti organizzarono diverse mostre autonome delle proprie opere che portarono Manet ad allontanarsi da loro: Édouard Manet credeva che la vera validità delle opere si potesse ottenere solo all’interno di un ambiente alto, ovvero nei Salon.

È interessante come il pittore Édouard Manet si sia rifiutato di aggregarsi sia al gruppo dei Realisti, che degli Impressionisti, nonostante il fatto che la sua pittura mostri caratteristiche di entrambi gli stili. Proprio per questo è facile considerare Manet come una sorta di trait d’union tra i due movimenti artistici, i quali con Manet, vivono in un rapporto di influenza reciproca.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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