Il tradizionale abito bianco, perché si indossa?

Il tradizionale abito bianco, perché si indossa?

Il tradizionale abito bianco è presente nella maggior parte delle culture e in qualsiasi paese del mondo, allo stesso modo ci sono culture che, però, utilizzano il colore bianco per i matrimoni, mentre per altre culture è un colore da indossare ad un funerale. Chiaramente da paese a paese l’abito tradizionale cambia ed esso è legato, molte volte, anche alla religione del paese stesso.

Se pensiamo, ad esempio, alla religione cattolica, alla religione ebraica o all’islam, il tradizionale abito bianco è quello che viene scelto dalle donne il giorno del loro matrimonio, visto come simbolo di purezza e che un tempo voleva dimostrare la verginità della sposa.

In India, invece, l’abito tradizionale per il matrimonio è il Sari, fatto di colori come il giallo, il rosso o anche l’arancio; quindi, siamo completamente lontani dal bianco puro e candido.

Nella religione buddista invece il bianco non è un colore che simboleggia qualcosa di positivo, anzi viene utilizzato per i funerali, il contrario di ciò che accade in occidente, dove ad un funerale ci si veste di colore nero.

Ma perché si indossa il tradizionale abito bianco? E quando è nata questa tradizione?

Come abbiamo già menzionato prima, per diverse religioni l’abito bianco sta a significare purezza e verginità della donna, ma in realtà, allontanandoci dall’aspetto religioso il tradizionale abito bianco non viene indossato per la prima volta per trasmettere qualcosa, infatti, la prima donna ad aver indossato l’abito bianco è stata la principessa Filippa Lancaster, figlia del re d’Inghilterra Enrico IV, nel 1406 il giorno del suo matrimonio con il re Erik di Scandinavia. Almeno questo è quanto riportano le documentazioni dell’epoca.

Un secolo e mezzo dopo, sempre restando nel mondo dei reali, nel 1558 Maria Stuarda, il giorno del suo matrimonio con Francesco II di Francia, decise di indossare un tradizionale abito bianco, cosa che i sudditi francesi videro come un brutto presagio dato che il colore bianco era un colore utilizzato maggiormente per simboleggiare il lutto. Destino vuole che dopo due anni di matrimonio il re Francesco II muore. Ma si può dire che è solo grazie alla regina Vittoria d’Inghilterra se il tradizionale abito bianco è diventato una vera e propria moda. Dopo Maria Stuarda, è stata la regina inglese a portare l’abito bianco fino ai giorni nostri. Il matrimonio, celebrato il 10 febbraio del 1840, con Alberto di Sassonia Coburgo-Gotha, vede l’abito della regina Vittoria di colore bianco realizzato, chiaramente, a mano e la ragione per cui si decise di utilizzare il colore bianco era per esaltare ancora di più il tessuto in pizzo con cui venne cucito.

Concludendo possiamo dire che il tradizionale abito bianco non è per niente legato all’aspetto religioso come molte persone suppongono. Infatti, in tempo passato, l’abito veniva adornato da diversi accessori come tiare e veli, con l’aggiunta poi di uno strascico, perché più era elaborato l’abito, più era impreziosito e più era sinonimo di ricchezza. Quindi era utilizzato per esprimere anche il proprio status sociale. Ad oggi possiamo dire che le donne che scelgono di indossare l’abito bianco il giorno del loro matrimonio non lo fanno tutte per esprimere la loro purezza ma semplicemente perché è diventata una consuetudine nata secoli fa.

Fonte immagine: Pexels

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