L’importanza del Nilo: tra vita e commercio

Navigare lungo il Nilo: tra vita e commercio

Lo storico greco Erodoto, vissuto nel V secolo a. C, definì l’Egitto «il dono del Nilo» racchiudendo così tutta l’importanza del Nilo e del limo che produce.

Il corso del Nilo svolgeva una fondamentale funzione economica, rendendo fertili terre aride e desertiche. Ogni anno, infatti, nel mese di luglio il fiume si gonfiava, oltrepassava il letto e travolgeva i territori limitrofi; le acque si ritiravano e lasciavano sui campi uno strato di fango di colore scuro ed estremamente fertile detto limo.

Le principali influenze del Nilo sul commercio e la vita lungo il fiume

L’importanza del Nilo gioca un ruolo fondamentale anche sul commercio. Lungo la valle i contadini sfruttavano abilmente le piene, organizzando opere di bonifica a danno di paludi e acquitrini e pianificando ordinati sistemi di canalizzazione che consentivano di rendere produttive terre non investite dall’azione benefica delle inondazioni.

I canali dedicati all’irrigazione erano utilizzati anche come vie di navigazione per raggiungere villaggi o località come templi o santuari. Tutta la vita di ogni villaggio ruotava intorno al fiume, alle sue piene e ai suoi ritiri. I ritmi di ogni abitante erano scanditi dal Nilo per tutto il corso dell’anno, e a questo fu dedicata perfino una divinità, Hapi, incarnazione della fecondità portata dalle piene del fiume, simbolo di fertilità.

Il calendario si fondava sui cicli del Nilo

  • La prima stagione, che andava da luglio a novembre, era associata al periodo in cui le coltivazioni erano ancora sommerse;
  • la seconda, che cominciava a novembre e terminava a marzo copriva l’arco di tempo nel quale le acque si ritiravano e lasciavano riemergere i terreni;
  • infine, la terza segnava la fase della stagione secca, nonché il tempo della raccolta. Il fiume Nilo permeava la vita dell’Antico Egitto garantendone la sopravvivenza e costituendo un solido connubio con esso e la sua presenza costituì la base per la nascita di una florida e antichissima civiltà.

Persino per l’orientamento il punto cardinale di riferimento non era il nord, ma il sud, quello da cui arrivavano le piene. L’importanza del Nilo ha fatto si che si potessero condividere anche idee, invenzioni, credenze mettendo così in comunicazione popoli diversi e lontani del continente africano. Tutta la vita di questo antico popolo era scandita dall’acqua, un elemento che per essere studiato, controllato e domato, plasmò anche la cultura di quelli che un tempo erano solo contadini e che nell’arco di qualche generazione, acquisendo competenze sempre più complesse, diventarono architetti, medici, ingegneri e scienziati illuminati.

L’importanza del Nilo sui trasporti

Il fiume Nilo è stato una via di trasporto cruciale per le merci e le persone. Le antiche imbarcazioni, come le feluche, venivano utilizzate per il trasporto delle merci da una parte all’altra del fiume. Questo ha facilitato il commercio tra le diverse regioni dell’antico Egitto e ha contribuito alla sua prosperità economica.

Il Nilo ha funzionato come una sorta di autostrada dell’antichità, collegando l’Egitto al Mar Mediterraneo e alle regioni dell’Africa interna. Le città come Tebe e Alessandria d’Egitto si sono sviluppate a tal punto da diventare centri commerciali e porti. Gli egiziani commerciavano con una vasta gamma di beni, tra cui grano, papiro, oro, incenso, e avorio. Inoltre, il Nilo era una via di collegamento tra l’Africa subsahariana e l’antico Medioevo Oriente.

In sintesi, l’importanza che il Nilo ha avuto è quella di ricoprire un ruolo centrale nella vita e nel commercio delle civiltà antiche dell’Egitto e delle regioni circostanti. Ha sostenuto l’agricoltura, il trasporto, il commercio e lo sviluppo culturale, contribuendo in modo significativo al successo delle civiltà che si sono sviluppate lungo le sue rive.

Fonte immagine: Wikipedia

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