La letteratura delle suffragette: quando la parola si unisce alla lotta

La letteratura delle suffragette: quando la parola si unisce alla lotta

Con il termine letteratura delle suffragette si intende proprio tutta quella serie di saggi, articoli, opere narrative che portavano avanti le battaglie e gli ideali per cui le suffragette lottavano.

Il movimento delle suffragette è stato un movimento di ispirazione femminista che si è sviluppato, in Francia e nel Regno Unito, a partire dal XIX secolo. Le suffragette lottarono, in un primo momento, per ottenere il riconoscimento del diritto al voto per le donne; la lotta si estese, poi, a tutti gli ambiti in cui vi era una disparità di genere. La rivoluzione delle suffragette non fu portata avanti unicamente nelle pubbliche piazze, tramite manifestazioni ed atti estremi, partì anche dalla penna.

Presentiamo in questo articolo una serie di testi che si sono rivelati fondamentali per la battaglia delle suffragette.

Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina

La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina è un testo giuridico pubblicato, in Francia, nel settembre del 1791. A comporlo fu la suffragetta Olympe de Gouges, oggi considerata tra le prime femministe.
Si tratta del primo testo in cui viene affermata l’uguaglianza giuridica delle donne rispetto agli uomini.
Il testo è composto come una imitazione alla precedente pubblicazione Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. All’interno del testo, Olympe de Gouges sottolinea che tutti i diritti rivendicati dall’uomo, come il diritto al voto, all’istruzione, alle libertà professionali, dovevano essere validi e reclamati anche per le donne, in quanto, citando l’autrice: “la donna nasce libera e ha uguali diritti all’uomo”. Il testo si compone di 17 articoli in cui viene sempre rivendicata la parità di genere.

Quaderno delle rivendicazioni della donna

Anche in questo caso, si tratta di un testo composto nel clima della Rivoluzione francese. L’autrice è Louise-Félicité Guynement de Kéralio, una scrittrice e femminista francese. Non solo ricordata per le numerose opere e traduzioni, ma anche per aver fondato e diretto, a Parigi, un proprio giornale, il Journal d’État et du Citoyen, diventando la prima redattrice della storia.
Nel suo Quaderno delle rivendicazioni della donna affermò l’uguaglianza civile e giuridica delle donne. Sottolineò che, così come gli uomini, anche le donne facevano parte della società e avevano numerosi doveri, ai quali dovevano corrispondere altrettanti diritti, primi fra tutti i diritti politici.

Rivendicazione dei diritti della donna

Si tratta, probabilmente, del testo manifesto della letteratura delle suffragette. Il simbolo delle lotte della prima ondata di femminismo occidentale.
Composto nel 1792 a cura della femminista britannica Mary Wollstonecraft, si presenta sottoforma di saggio in cui l’autrice risponde direttamente a tutti quegli intellettuali, teorici politici e educatori che invalidavano la possibilità di istruzione per le donne. L’autrice sostiene, infatti, la centralità dello studio al fine dell’emancipazione e della lotta femminile. Presenta le donne non come oggetti di proprietà maschile che possono avere come unica ambizione quella del matrimonio. Le donne descritte dalla Wollstonecraft sono esseri pensanti, che svolgono un ruolo centrale nella società e che, pertanto, devono godere degli stessi diritti riservati agli uomini.
L’opera è considerata essere il primo vero testo femminista della storia in quanto, per la prima volta, una donna scriveva, in maniera diretta e consapevole, che l’unico cambiamento efficace per la lotta all’emancipazione femminile era il raggiungimento di pari diritti sociali, politici e educativi.

La servitù delle donne

Per quanto le protagoniste del movimento e delle rivolte delle suffragette siano state le donne, è giusto ricordare che vi sono stati anche intellettuali schierati a favore dell’emancipazione femminile. In particolare, all’interno delle opere di letteratura delle suffragette, citiamo l’opera di John Stuart Mill, La servitù delle donne
Si tratta di un testo composto nel 1869 in cui l’autore rivendica la parità dei sessi all’interno del diritto di famiglia e il suffragio universale. Egli sostenne che una società in cui vigevano la parità e l’emancipazione femminile fosse una società civile e al passo con il progresso, inoltre, riteneva che il raggiungimento della parità sociale avrebbe avuto risvolti positivi anche per gli uomini. Nel formulare le sue idee Mill fu sicuramente influenzato dalle tesi esposte dalla moglie Harriet Taylor e dalla figliastra Helen.

Questi sono solo alcuni dei testi simbolo della letteratura delle suffragette e, per quanto centrali alla diffusione delle idee del movimento, non sarebbero stati incisivi senza le dimostrazioni pubbliche delle stesse suffragette.
Il movimento delle suffragette (e la sua eredità) ha dimostrato l’efficacia dell’unione di teoria e pratica nella buona riuscita di una rivoluzione sociale.

Fonte immagine: pixabay

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A proposito di Alessia Nastri

Studentessa di venti anni iscritta all'università l'Orientale di Napoli. Appassionata dell'arte in ogni sua forma, amo particolarmente leggere e studiare le letterature. La mia personalità si costruisce su pochi aspetti: i libri, la scrittura, Taylor Swift e la mia frangetta.

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