Gli anni ’20 del Novecento hanno rappresentato un periodo di profondo cambiamento sociale, specialmente nel mondo anglosassone. Il secolo precedente era stato caratterizzato dalla nascita di nuove ideologie e da movimenti di carattere emancipatorio femminile. La fine dell’Ottocento, con la nascita del termine femminismo e le lotte suffragiste, aveva gettato le basi per una nuova consapevolezza.
Il ventesimo secolo si aprì forte di queste conquiste. Si andava affermando un nuovo prototipo di donna, distante dall’immagine remissiva e timorata del passato. Dopo la lotta per il voto, la donna rivendicava i diritti sul proprio corpo e sulla propria vita, prendendosi la libertà di pensare e agire come meglio credeva. È in questo contesto che nasce la figura della flapper.
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L’etimologia del termine flapper
“Flapper” è una parola che deriva dallo slang e descrive una giovane donna anticonformista. L’etimologia del termine, come riportato anche dall’Enciclopedia Britannica, va ricercata nel verbo inglese to flap, che significa “sbattere”. L’allusione è a un uccellino che sbatte le ali nel tentativo di imparare a volare, simbolo di una gioventù che si affaccia alla vita adulta. Tuttavia, già nel Seicento, la parola veniva usata per indicare giovani prostitute.
Col tempo il significato è mutato: in Inghilterra indicava un’adolescente irrequieta. Nel Novecento, tutti questi significati sono confluiti in un unico, preciso prototipo di donna che ha segnato un’intera generazione.
Le caratteristiche della flapper: stile e comportamento
La flapper degli anni ’20 presenta peculiarità estetiche e comportamentali ben definite. Il suo abbigliamento, in tal senso, è una dichiarazione di intenti. Il corsetto scompare, le gonne si accorciano fino al ginocchio, e gli abiti diventano leggeri e sbarazzini, con una silhouette a tubo che non enfatizza le forme. Una delle flapper più famose, Zelda Fitzgerald, incarnava perfettamente questo stile.
Altra peculiarità è il taglio di capelli: corto, a caschetto (bob cut), reso celebre da icone come la stilista Coco Chanel e l’attrice Louise Brooks. Questo taglio rappresentava una rottura netta con i lunghi capelli raccolti della generazione precedente. Il trucco era pesante, con occhi scuri (smokey eyes) e sopracciglia sottili e arcuate. Non mancavano i gioielli: lunghe collane di perle e anelli vistosi (cocktail rings), simbolo della ribellione al proibizionismo americano. Il comportamento della flapper era altrettanto trasgressivo e anticonformista.
Confronto: la donna vittoriana vs la flapper
La figura della flapper rappresenta una rottura radicale con l’ideale femminile del XIX secolo. Questa tabella evidenzia le differenze principali.
Caratteristica | Ideale vittoriano (pre-1920) | La flapper (anni ’20) |
---|---|---|
Abbigliamento | Corsetti, gonne lunghe, abiti coprenti | Abiti senza corsetto, gonne al ginocchio, silhouette androgina |
Capelli | Lunghi e sempre raccolti in acconciature complesse | Corti, a caschetto (bob cut) |
Comportamento pubblico | Remissivo, discreto, sempre accompagnata | Fumare, bere alcolici, guidare, ballare il charleston |
Sessualità | Repressa e considerata un dovere coniugale | Vissuta liberamente e senza condizionamenti morali |
Contesto e fine di un’epoca
La donna degli anni venti soleva fumare in pubblico, bere alcolici nei locali clandestini (speakeasy), guidare la propria automobile e ballare il charleston. Più di ogni altra cosa, viveva la propria sessualità in modo più aperto. La flapper è una donna che rivendica il diritto di scegliere per sé stessa. Questa rivoluzione culturale fu alimentata dal boom economico post-bellico e dalla musica jazz. Tuttavia, l’era delle flapper, così come i “ruggenti anni venti”, ebbe una fine improvvisa. Il crollo di Wall Street nel 1929 e la successiva Grande Depressione, come sottolineato da numerose analisi storiche tra cui quelle dell’Treccani sulla storia americana, spazzarono via l’edonismo e la spensieratezza di quel decennio, riportando un clima di austerità che mise fine a questo straordinario movimento di liberazione femminile.
Articolo aggiornato il: 19/09/2025