La leggenda della Mano di Fatima: calarsi nel simbolo

La leggenda della Mano di Fatima: calarsi nel simbolo

Ti sei mai interrogato sulla leggenda della mano di Fatima, che è divenuto uno dei simboli più diffusi della cultura della nostra società, malgrado le sue radici musulmane ed ebraiche?

Che si tratti di un tatuaggio, di un gioiello o di una calamita da appiccicare sul frigo, è impossibile non notare l’eccezionale popolarità della Mano di Fatima, incantevole amuleto che decora oggetti qualunque natura. Solo in pochi però conoscono la leggenda della Mano di Fatima.

La Mano di Fatima è un palmo di mano dalle dita aperte, emblema di protezione. Denominata anche Hamsa (cinque in arabo), per la tradizione ebraica essa è invece la Mano di Miriam, sorella di Mosè e di Aaronne. La Fatima musulmana invece allude alla quarta figlia del profeta Maometto: proprio alla misteriosa figura di questa donna è legata la leggenda della Mano di Fatima di cui ci occuperemo.

La leggenda della Mano di Fatima: storia di amore e salvezza

Secondo la tradizione islamica, Fatima è la quarta e ultima figlia di Maometto, donna dotata della capacità di compiere miracoli. Tra i tanti, si narra che Fatima fosse in grado di portare pioggia nel deserto e che nel luogo in cui si recava a pregare sbocciassero fiori di squisita bellezza. Andata in sposa ad Ali, cugino del padre e quarto califfo, si rivelò una moglie innamorata, fedele e profondamente legata al consorte. Tuttavia una sera Fatima scoprì, sbirciando dalla finestra della sua casa, che Ali aveva intenzione di prendere una concubina, con la quale si accingeva a entrare in casa, secondo quanto la religione islamica consentiva. La sorpresa e il dolore per la visione distraggono Fatima, che si ustiona la mano nella zuppa bollente che stava cucinando, avendola immersa inavvertitamente, senza accorgersi del dolore fisico per la grave angoscia balenatale in cuore. Ali si accorse della grave ustione sulla sua mano e la aiutò a medicarsi, ma le comunicò ugualmente la decisione di prendere accanto a sé un’altra donna. Quando il marito si recò nella camera da letto con la concubina, Fatima, che secondo le norme islamiche non poteva opporsi alla sua decisione, prese a spiarlo da una fessura della parete. Proprio mentre Ali baciava la nuova compagna, una lacrima si staccò dagli occhi della devota Fatima e andò miracolosamente a posarsi sulla spalla di suo marito. Come colto da un’improvvisa rivelazione, Ali si rese conto d’un tratto dello sconfinato amore della moglie, e in virtù del dolore che le stava provocando decise di rinunciare all’idea di prendersi una concubina. La ferita alla mano di Fatima è assunta a sacrificio per il successivo “miracolo” avvenuto, che le ha concesso liberazione dall’angoscia e amore gioioso.

A partire dalla leggenda della Mano di Fatima, profusa di mistero e di simboli culturali, si può comprendere meglio tutto il fascino e la risonanza di un amuleto dalla diffusione davvero virale. Una mano ferita ma curata con amore, destinata a portare protezione e amore a chiunque la indossi. La leggenda della Mano di Fatima suggerisce che essa simboleggi non soltanto protezione, ma anche femminilità, fertilità e amore carnale. Per le donne islamiche, tale amuleto serba un valore davvero sacro, essendo emblema di pazienza, amore e attirando la buona sorte contro il malocchio. Richiama i cinque pilastri della fede islamica. Nella cultura ebraica, invece, le cinque dita del simbolo rappresenterebbero Heh, uno dei nomi benedetti di Dio.

A proposito di Duilia Giada Guarino

Il mio nome è Duilia e sono laureata in Filologia moderna. La mia vocazione più grande è la scrittura, in tutte le sue forme.

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