La vita quotidiana nel medioevo: usanze e tradizioni

La vita quotidiana nel Medioevo: usanze e costumi

La vita quotidiana nel Medioevo: come si svolgeva una giornata nell’epoca considerata come la più buia della storia? Oltre i pregiudizi e luoghi comuni circa il fatto che l’igiene fosse veramente scarsa, approfondiamo quello che accadeva. Sappiamo che il Medioevo si divide in: Alto Medioevo, che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente nel 476 all’anno 1000, e Basso Medioevo, che va dal 1000 al 1492, anno della scoperta dell’America.

L’istituzione più importante che regolamentava la vita quotidiana del Medioevo era la Chiesa. Questa fungeva da guida spirituale e morale.  Si può dire che deteneva per questo il potere legislativo e anche quello esecutivo, che si manifestava attraverso esecuzioni sommarie, gestite all’aperto, in pubblica piazza, allo scopo di incutere timore. Tra i ruoli che occupava la chiesa c’era anche quello pedagogico: ai chierici infatti spettava l’educazione dei fanciulli. Questa era strettamente dipendente dalla classe sociale di provenienza, i più poveri infatti erano analfabeti, i più ricchi potevano accedere all’istruzione poiché per farlo era necessaria un’ingente quantità di denaro. 

L’educazione prevedeva anche l’Università, durante il Basso Medioevo, infatti, nasce l’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’istruzione accademica era una sorta di contratto, pattuito tra i professori e gli alunni: questi pagavano una somma di denaro accordata in cambio degli insegnamenti.

Più spesso i giovani cominciavano a lavorare come apprendisti presso le botteghe degli artigiani, che popolavano le fatiscenti città. Il periodo di apprendistato durava circa 7 anni e consentiva ai giovani di imparare un mestiere. Le città erano sporche e affollate, colme di odori sgradevoli: come quelli prodotti dalla lavorazione che avveniva nelle botteghe stesse. Ma lungo le strade era possibile trovare soprattutto fango, escrementi e residui di cibo. 

Nonostante ciò, è un falso mito quello che narra della scarsa igiene nella vita quotidiana del Medioevo. In città uomini e donne si agghindavano e profumavano. Certo le abitudini igieniche non erano le stesse di oggi, così come le conoscenze mediche: il bagno infatti era un rituale (diffuso perlopiù tra nobili e borghesi) minuziosamente regolamentato, poiché si pensava che l’acqua penetrasse nei pori della pelle, rompendo l’equilibrio del corpo e rendendo più deboli e predisposti al contagio. Dopo il bagno, quindi, bisognava riposare, rimanere a letto e proteggersi con indumenti caldi. I vestiti erano perlopiù di lana pesante, ma per i ricchi anche di seta e velluto. L’abitudine di epoca romana del bagno quotidiano era stata sostituita dalla pulizia degli indumenti.

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Il tempo libero era gestito dai giochi:  gli adulti si divertivano con i tornei e la giostra era l’intrattenimento più diffuso. I figli dei nobili imparavano a cavalcare e praticavano il tiro con l’arco. I bambini s’intrattenevano con trottole e giochi rudimentali.

L’aspettativa di vita media era di 45 anni e ci si sposava circa a 14.

La vita quotidiana nel Medioevo era diversa nelle campagne: l’agricoltura era largamente diffusa, i contadini spesso coltivavano un appezzamento di terra di un signore locale. La coltura più diffusa era quella dei cereali, soprattutto i più poveri, come segale e orzo, che si consumavano sottoforma di pane, zuppe e farinata, che è una sorta di polenta.

Il pasto principale consisteva in zuppe di ortaggi e legumi, i più ricchi mangiavano anche carne e selvaggina. La vita era molto dura e si sperava sempre in un buon raccolto. Dopo il pasto serale nessuno più usciva di casa.

Se parliamo di vita quotidiana nel Medioevo, non possiamo fare a meno di capire come scandivano il tempo. Il sonno era gestito in primo e secondo sonno: il primo cominciava un paio di ore dopo il tramonto, durava circa 4 ore ed era interrotto da qualche ora di veglia in cui si svolgevano diverse attività, il secondo sonno terminava nelle prime ore dell’alba. Le ore erano scandite dal suono delle campane, appena svegli ci si recava alla messa, dopo questa, alle 6 incominciava la giornata.

Fonte Immagine: Pixabay

 

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A proposito di Marika Burani

Mi chiamo Marika, sono nata a Napoli il 13 Aprile del 2000. Ho frequentato il Liceo delle Scienze Umane ''Eleonora Pimentel Fonseca''. Attualmente studio Mediazione Linguistica e Culturale all'Università degli studi di Napoli ''L'Orientale''. I miei interessi sono la Storia, la Musica, il Cinema e la Politica. Nel mio tempo libero creo vestiti all'uncinetto e ai ferri e gioielli in alluminio e rame.

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