L’artista Josefina de la Torre: la vita e le opere

L’artista spagnola Josefina de la Torre: la vita e le opere

Attrice, scrittrice, giornalista e cantante d’opera: una donna che ha saputo adattarsi a qualsiasi ruolo le venisse richiesto dalla vita, tutto questo è l’artista spagnola Josefina de la Torre, una delle voci femminili più importanti dell’avanguardia spagnola.

La vita di Josefina de la Torre: dagli esordi alle avanguardie

Josefina de la Torre nasce nel 1907 a Las Palmas de Gran Canaria, in Spagna, anche se non si ha alcuna informazione riguardo la sua precisa data di nascita.

L’infanzia a Las Palmas e l’influenza familiare

Figlia di una famiglia dell’alta borghesia, i suoi genitori, l’imprenditore Bernardo de la Torre Cominges e Francisca Millares, erano estremamente legati al mondo dell’arte e fecero in modo che i loro sei figli ricevessero continui stimoli creativi e intellettuali. Suo nonno materno era lo storico e musicista Agustín Millares Torres, mentre suo zio, il baritono Néstore de la Torre Comminges, la avvicinò per primo al mondo musicale.

L’incontro con la Generazione del ’27 a Madrid

Suo fratello Claudio de la Torre ricoprì un ruolo fondamentale per l’avvicinamento di Josefina alla letteratura: sarà proprio lei ad accompagnarlo a Madrid per ritirare il prestigioso Premio Nazionale della Letteratura. È nel 1924, grazie al fratello, che la giovane artista entra in contatto con i più importanti intellettuali dell’epoca come Pedro Salinas, Salvador Dalí, Federico García Lorca e Rafael Alberti nella Residencia de Estudiantes. Il loro incontro ebbe una grande influenza sullo sviluppo del suo stile poetico, che diventerà sempre più affine a quello della Generazione del ’27, un gruppo di poeti che rivoluzionò la letteratura spagnola. Il suo stile si caratterizzò per una semplicità formale, un lirismo interiore e una particolare vicinanza al linguaggio popolare.

Un’artista poliedrica: dal canto al cinema e al giornalismo

Josefina de la Torre tornerà spesso a Madrid per frequentare la scuola diretta dal soprano tedesco Carlota Dahmen Chao, dove acquisì una buona tecnica nel canto e si esercitò come soprano. Nella capitale frequentò anche il Lyceum Club Femenino, dove tenne svariati concerti. Nel 1934 si trasferisce a Joinville, in Francia, dove inizia la sua attività di doppiatrice. Con lo scoppio della Guerra Civile, Josefina e suo fratello Claudio decidono di ritornare a casa e fondare la casa editrice La Novela Ideal, per la quale Josefina scriverà romanzi con lo pseudonimo di Laura de Conmiges. Qualche anno più tardi, divenne prima attrice della Compagnia Nazionale di María Guerrero e ottenne uno straordinario successo con l’adattamento cinematografico della sua opera Tú eres él. Questo successo le permise non solo di comparire due volte sulla copertina della rivista Primer Plano, ma anche di iniziare a lavorare per loro come reporter e intervistatrice.

Le opere di Josefina de la Torre: un percorso poetico

All’età di vent’anni, Josefina de la Torre pubblica la sua prima raccolta di poesie, Versos y estampas, con la prefazione di Pedro Salinas.

Versos y estampas: il lirismo delle origini

Quest’opera è caratterizzata da semplicità e lirismo. L’artista descrive il paesaggio dell’isola e, attraverso il ricordo della sua infanzia, evoca la gioventù. Un libro che si distingue per la sua sincerità, lontano dagli eccessi delle avanguardie più radicali.

Poemas de la isla: tra natura e sperimentazione

Tre anni più tardi, de la Torre pubblica la sua seconda opera, Poemas de la isla. Ancora una volta la natura che circonda l’isola offre un’esperienza sensoriale di benessere e gioia. Nel libro emerge anche un nuovo interesse per un linguaggio vicino a quello della poesia sperimentale, con vocaboli provenienti dai campi della tecnologia, dello sport e della cinematografia. La raccolta non ottiene però la stessa risonanza della prima.

Marzo incompleto e Memorias de una estrella: la disillusione

Nel 1945, dopo aver deciso di terminare la sua carriera cinematografica, pubblica l’opera Memorias de una estrella. Il libro racconta di un’attrice di successo che abbandona il mondo del cinema perché stanca di dover sopportare la meschinità e la crudeltà della realtà che la circonda: pensieri che sembrano rispecchiare quelli dell’artista stessa. L’opera Marzo incompleto, invece, arriva dopo un lunghissimo allontanamento dal mondo letterario e mostra tutta la confusione, la frustrazione e la solitudine che caratterizzavano la sua vita, emozioni e sentimenti in netto contrasto con le sue opere giovanili.

L’eredità e gli ultimi anni

In questi anni conosce l’attore Ramón Corroto, che dopo poco diventerà suo marito. Con lui, nel 1946, fonderà la Compañia Comedias, e nel frattempo presterà la sua voce a Radio Madrid. Dopo l’improvvisa morte del marito, Josefina decide di ritirarsi dalla sfera pubblica, e trascorse i successivi anni della sua vita in totale solitudine. Josefina de la Torre si spegne a Madrid, all’età di 95 anni, il 12 luglio 2002, lasciando un’importante eredità come una delle poetesse spagnole più rilevanti del XX secolo, una donna che ha reso i suoi sentimenti e le sue emozioni il tema centrale delle sue opere.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia.

 

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