Le ondate mediatiche: pro e contro del fenomeno

ondate mediatiche

Viviamo in ondate mediatiche che, quando arrivano, spazzano via tutto il resto, ma che dopo poco lasciano spazio a quelle successive. E così all’infinito. 

Ogni giorno galleggiamo tra un mare di informazioni, verità, fake news, dati, opinioni, banalizzazioni, allarmismi, immagini drammatiche, senza avere il tempo di riflettere e metabolizzare quello che sta avvenendo.
Fino a ieri la protagonista dei social era la situazione in Medio Oriente, oggi è la violenza di genere.  Si chiama agenda setting, la capacità dei media di definire le nostre priorità.

La questione è che oggi dobbiamo gestire una sovrabbondanza di contenuti e spesso non abbiamo il tempo o gli strumenti per farlo. La conseguenza è che diventa difficile avere il tempo di informarsi, di elaborare i fatti e di farsi una propria opinione basata sulla razionalità e non sulle ondate mediatiche che ci travolgono ogni volta.

Parlando della violenza di genere, tutto quello che è stato scritto e detto nelle ultime settimane a cosa ha portato?

Il fatto che in quest’ultimo periodo il tema della violenza di genere abbia monopolizzato i media e l’opinione pubblica è positivo perché la mobilitazione collettiva, anche circoscritta a fatti di cronaca o ricorrenze, può generare un impatto proprio alla luce della forza con cui si manifesta.

Dall’altro lato però, catturare l’attenzione è molto più facile che mantenerla, soprattutto all’interno delle dinamiche dei social. Così la violenza di genere potrebbe rimanere una delle tanti enormi bolle di informazioni che hanno fatto tanto parlare, ma che proprio per questo sono destinate presto a scoppiare.
Se spostiamo l’analisi dell’ondate mediatiche sulla violenza di genere da un piano più concreto, a uno più sociale e psicologico, anche qui ci sono più angoli di lettura. Il fatto che si stia parlando molto del tema è di potenziale aiuto a molte donne che si sono trovate o si stanno trovando in difficoltà e che proprio grazie alla forza mostrata dall’opinione pubblica hanno trovato o stanno cercando la forza per reagire e tutelarsi.
Le manifestazioni, la solidarietà mostrata, i messaggi, i cartelli e gli slogan hanno generato del valore.

Dall’altro lato, questa esposizione massiccia del tema in un lasso di tempo circoscritto non ha dato la possibilità a tutti di capire la sua complessità e ha di contro portato ad una serie di banalizzazioni che, in alcuni casi, hanno addirittura reso la violenza di genere un tema divisivo.

Dunque la domanda che sorge spontanea è la seguente: le ondate mediatiche hanno un impatto più positivo o negativo?

Fonte dell’immagine: Pixabay 

Altri articoli da non perdere
Superstizioni italiane: origini, significato, le più famose
Superstizioni italiane: le origini e i significati

Le superstizioni italiane sono forse tra le più fantasiose al mondo ma hanno un loro perché. Alcune delle loro origini risalgono alla Scopri di più

Burj Al Babas: la lussuosa città fantasma della Turchia
Burj Al Babas

Se Disney World è il posto più felice sulla Terra, allora Burj Al Babas potrebbe essere il più inquietante. Situata Scopri di più

Mete italiane per le vacanze estive 2024, le 10 consigliate
Mete italiane per le vacanze estive 2024, le 10 consigliate

Mete italiane per le vacanze estive, la top 10 per il 2024 L’estate è tempo di vacanza, sempre più italiani Scopri di più

Case nel tufo verde: storia dell’isola d’Ischia
Case nel tufo verde: storia dell'isola d'Ischia

Le case nel tufo verde o meglio le case di pietra, sono tipiche della Falanga, una celebre zona dell’isola d’Ischia. Scopri di più

Piatti tipici di Marsiglia, i 6 più gustosi da provare
Piatti tipici di Marsiglia

A sud della Francia, Marsiglia, è una città marittima, cuore del centro è il Porto vecchio, dove i pescivendoli vendono Scopri di più

Le città più strane del mondo: 10 luoghi bizzarri e unici
Le città più strane del mondo: 10 luoghi bizzarri e unici

Stanchi delle solite mete turistiche? Desiderate qualcosa di veramente diverso dal solito? Se la risposta è sì, allora questo articolo Scopri di più

A proposito di Francesca Mercogliano

Vedi tutti gli articoli di Francesca Mercogliano

Commenta