Leggende popolari francesi: le 3 da conoscere

Leggende popolari francesi: le 3 da conoscere

Luogo di segreti e misteri, la Francia affascina tutti per la sua ricca storia e per le sue numerose leggende. Non esiste alcun posto sulla Terra che non abbia i propri miti e le proprie storie popolari. Non è un’eccezione la Francia, un paese dal passato turbolento e ricchissimo di storia, che nelle proprie città cela reconditi segreti legati a personaggi realmente esistiti o a figure fantastiche. Scopriamo insieme 3 delle più interessanti leggende popolari francesi.

Leggenda Protagonista e luogo
La dama verde Il fantasma di Charlotte de Valois nel castello di Brissac (Valle della Loira)
L’uomo rosso Lo spettro di un macellaio che appare nel palazzo delle Tuileries (Parigi)
Le porte del diavolo Il patto del fabbro Biscornet con il diavolo nella cattedrale di Notre-Dame (Parigi)

La leggenda del castello di Brissac e della dama verde

Nel dipartimento francese di Maine-et-Loire si erge lo Château de Brissac. Con i suoi sette piani, è il castello più alto della Francia, tanto da meritarsi l’appellativo di Gigante della Loira. Il castello, oggi visitabile come documentato sul suo sito ufficiale, è noto per ospitare una delle leggende popolari francesi più famose e una presenza molto particolare: la Dame verte, ovvero la Dama in verde. Si tratterebbe del fantasma di Charlotte de Valois, che da secoli girovaga per le sue stanze.

La storia ha inizio nel XV secolo. Il castello era di proprietà di Jacques de Brézé, che vi viveva con sua moglie Charlotte de Valois (figlia illegittima del re Carlo VII). Il loro matrimonio, tuttavia, non fu felice: la donna era infedele e un giorno Jacques la scoprì a letto con uno dei suoi cacciatori. In preda all’ira, uccise entrambi. Secondo la leggenda, da allora lo spettro di Charlotte vaga per le grandi sale del castello, specialmente nelle notti di tempesta. I visitatori più coraggiosi possono decidere di pernottare in una delle camere aperte al pubblico, nella speranza di incontrare la Dama in verde.

La leggenda dell’uomo rosso delle Tuileries

Tra le tante leggende popolari francesi, una delle più note è quella del Petit homme rouge, l’Uomo rosso delle Tuileries. La storia risale al 1564, all’epoca di Caterina de’ Medici, la potente regina consorte di Enrico II, figura storica complessa e discussa. La sovrana intendeva costruire un nuovo palazzo reale dove oggi si trovano i giardini delle Tuileries, ma per farlo avrebbe dovuto abbattere una vecchia fabbrica di tegole e un mattatoio. Lì lavorava un macellaio di nome Jean L’Ecorcheur (lo scuoiatore), che si oppose fermamente alla distruzione del suo luogo di lavoro.

Secondo la leggenda, la regina, dedita alle arti occulte dell’esoterismo, ne ordinò la morte. Prima di spirare, il macellaio maledisse il suo assassino, promettendo di tornare per vendicarsi. Da quel momento, lo spettro di Jean, avvolto in un mantello rosso, iniziò ad apparire per annunciare grandi sventure. Si narra che sia apparso prima della morte di Luigi XIV, a Napoleone Bonaparte prima della disfatta di Waterloo e persino alla regina Maria Antonietta durante la sua prigionia. La sua ultima apparizione risalirebbe al 1871, quando il Palazzo delle Tuileries fu distrutto da un incendio.

La leggenda delle serrature di Notre-Dame e il patto col diavolo

Uno dei simboli di Parigi, la Cattedrale di Notre-Dame, è al centro di numerose leggende popolari francesi, tra cui quella delle Porte del Diavolo. La storia ha inizio nel XIV secolo, quando un giovane e talentuoso fabbro di nome Biscornet fu incaricato di creare le elaborate serrature in ferro battuto per le porte della cattedrale. Travolto dalla grandezza del compito e temendo di non essere all’altezza, a un giorno dalla consegna era in preda alla disperazione. Fu allora che, secondo la leggenda, invocò il Diavolo, offrendogli la sua anima in cambio della realizzazione dell’opera.

Satana accettò e forgiò delle serrature di una bellezza e complessità inaudite per le porte laterali, destinate al popolo. Si astenne però dal toccare la porta centrale, riservata al passaggio del clero durante le cerimonie più solenni. Biscornet ricevette grandi lodi per il suo lavoro, ma poco tempo dopo morì misteriosamente, saldando il suo debito. La leggenda nasce dalla convinzione medievale che un’opera di tale maestria non potesse essere frutto del solo ingegno umano.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 23/09/2025

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A proposito di Ottavia Piccolo

Sono una studentessa dell'Università L'Orientale di Napoli. Appassionata di lingue straniere, amo soprattutto conoscere nuove culture, osservare e... scrivere! Fondo la mia vita sull'arte: la musica e la fotografia in cima alla lista!

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