Leggende popolari francesi: le 3 da conoscere

Leggende popolari francesi: le 3 da conoscere

Luogo di segreti e misteri, la Francia affascina tutti per la sua ricca storia e per le sue numerose leggende. Scopriamo insieme 3 leggende popolari francesi. 

Non esiste alcun posto sulla Terra che non abbia i propri misteri e le proprie leggende popolari. Non è un’eccezione la Francia, un Paese dal passato turbolento e ricchissimo di storia, che nelle proprie città cela i più reconditi segreti e i miti di personaggi realmente esistiti o di figure fantastiche.

Immergiamoci ora in 3 delle più interessanti leggende popolari francesi.

1. La leggenda del Castello di Brissac

Nel dipartimento francese di Maine-et-Loire, nel comune di Brissac-Quincé, si erge lo Château de Brissac. Sull’imponente costruzione realizzata nell’XI secolo, si sviluppano ben sette piani che lo rendono il castello più alto della Francia, con la denominazione del Gigante della Loira. Il castello, tuttavia, è conosciuto anche per ospitare una delle leggende popolari francesi più note, ed una presenza molto particolare: si tratta della Dame verte, ovvero la Dama in verde. Si tratta del fantasma di una donna, Charlotte di Valois, che da secoli girovaga per il castello. Ma chi è questa dama?

Inizialmente il castello apparteneva al conte Folco Nerra, poi ceduto a Guillaume des Roches e successivamente acquistato da Pierre de Brézé, Primo Ministro di re Carlo VII che, immediatamente, procedette alla sua restaurazione e ricostruzione. Suo figlio, Jacques de Brézé, ereditò il castello e vi andò a vivere insieme a sua moglie Charlotte di Valois. Il loro matrimonio, tuttavia, non fu particolarmente felice: la donna non era fedele ed un giorno, Jacques, scoprì sua moglie mentre lo tradiva con un cacciatore. Jacques de Brézé, in preda all’ira uccise la coppia di infedeli e, secondo la leggenda, lo spettro di Charlotte si dice che vaghi per le grandi sale del Castello nelle notti in tempesta.
Il Castello è oggi un luogo turistico rinomato, in cui i visitatori, pur di assistere alla Dama in verde, possono decidere di pernottare in una delle due camere da letto aperte ed attendere il suo arrivo.

2. La leggende dell’Uomo Rosso delle Tuileries

Tra le tante leggende popolari francesi che costellano la cultura, una vede come protagonista un uomo probabilmente vissuto a Parigi nel Cinquecento. Secondo la storia, nei giardini delle Tuileries si aggirerebbe lo spettro del Petit homme rouge, l’Uomo rosso delle Tuileries. La storia risale al 1564, all’epoca di Caterina de’ Medici, la regina consorte di Enrico II. La sovrana aveva l’intenzione di costruire un nuovo palazzo reale proprio dove ora è situato il giardino ma, per farlo, avrebbe dovuto ordinare l’abbattimento di una vecchia fabbrica di tegole (da tuiles e perciò Tuileries) e di un mattatoio. Nel mattatoio, tuttavia, lavorava un macellaio di nome Jean L’Ecorcheur (lo scuoiatore), il quale rifiutò di sottostare alla volontà della regina di distruggere il luogo in cui lavorava.

Secondo la leggenda, la regina, che era dedita alla magia e alle arti occulte dell’esoterismo, ne ordinò la morte che avvenne per mano del cavaliere Neuville, che lo trafisse con la propria spada. Prima di morire, il macellaio lo maledisse promettendo di tornare al più presto e di vendicarsi. Da quel momento in poi, il Cavaliere cominciò a sentire dietro di sé una strana presenza, proprio quella del macellaio fantasma coperto da un mantello rosso.

Si narra, tuttavia, che il fantasma non perseguitò soltanto Caterina de’ Medici, ma comparve in più importanti occasioni: nel 1715 prima della morte di Luigi XIV; a Napoleone Bonaparte poco tempo prima della disfatta di Waterloo nel 1815 e persino alla regina Maria Antonietta, negli anni in cui fu prigioniera nel Palazzo. La sua ultima apparizione, invece, risalirebbe al 1871, quando il Palazzo delle Tuileries fu distrutto da un incendio, a causa del quale anche l’homme rouge sarebbe sparito avvolto nelle fiamme.

3. La leggenda delle serrature di Notre-Dame

Uno dei simboli più importanti della città di Parigi, oltre alla Torre Eiffel, è certamente la Cattedrale di Notre-Dame, intorno alla quale gravitano numerose leggende popolari francesi, una delle quali è quella relativa alle cosiddette Porte del Diavolo di Notre-Dame. Ma perché ‘del Diavolo’? La leggenda ha inizio nel XIV secolo: un fabbro di nome Biscornet fu incaricato della creazione delle serrature delle porte della Cattedrale. Il fabbro accettò l’incarico, tuttavia, si rese conto di non riuscire a realizzare il lavoro non perché non ne avesse il talento, ma perché le dimensioni delle serrature erano nettamente maggiori rispetto a quelle della sua fucina. Così, ad un giorno dalla consegna delle serrature era in preda alla disperazione e chiese aiuto al Diavolo: avrebbe venduto la propria anima pur di far realizzare l’opera. Fu proprio Satana, dunque, a realizzare delle serrature splendide per le porte laterali della Cattedrale, destinate all’entrata del popolo. Le entrate destinate al passaggio dei preti e vescovi, invece, furono vietate al Diavolo.

Biscornet, all’epoca, non rivelò il suo segreto e molti fabbri apprezzarono molto il suo lavoro. Tuttavia, un paio di settimane dopo, il fabbro saldò il suo debito con Satana e fu seppellito presso il Cimitero degli Innocenti. Questa leggenda del patto con Satana nasce dal fatto che, osservando le porte del Diavolo di Notre-Dame, si può vedere un lavoro, secondo la convinzione medievale, impossibile da realizzare per un uomo con le sue semplici mani.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Ottavia Piccolo

Sono una studentessa dell'Università L'Orientale di Napoli. Appassionata di lingue straniere, amo soprattutto conoscere nuove culture, osservare e... scrivere! Fondo la mia vita sull'arte: la musica e la fotografia in cima alla lista!

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