Libri illustrati dal mondo: perché la diversità culturale arricchisce i bambini

Libri illustrati

Nella stesura dei libri illustrati, attingere al proprio patrimonio culturale è una grande risorsa. Offrire a un bambino racconti della sua terra lo aiuta a creare un’identità. È altrettanto importante, però, iniziarlo alla sconfinata varietà culturale del pianeta. Per costruire le basi di un adulto dalla mentalità aperta è fondamentale andare oltre i racconti del proprio retaggio e dei colossi dell’immaginario collettivo, come la Walt Disney Company, che spesso occidentalizzano storie di origini diverse.

Libri come “specchi” e “finestre”

La studiosa Rudine Sims Bishop ha introdotto il concetto di libri come “specchi, finestre e porte scorrevoli”. I libri dovrebbero essere “specchi” in cui i bambini possono vedere riflessa la propria realtà, ma anche “finestre” attraverso cui possono guardare mondi diversi dal loro.

Tipo di Libro Funzione e beneficio
Libri “Specchio” (cultura locale) Rafforzano l’identità culturale e l’autostima del bambino, facendolo sentire rappresentato e compreso.
Libri “Finestra” (cultura globale) Sviluppano empatia, curiosità e una mentalità aperta, mostrando la ricchezza della diversità umana.

Esempi di libri illustrati dal mondo: tre casi studio

Il modo migliore per fornire un quadro culturale autentico è andare direttamente alla fonte, scegliendo opere di autori che vivono contesti diversi.

Il mondo mediorientale: l’allegoria politica in Iran

Samad Behrangi, scrittore iraniano, è un esempio cardine. La sua opera più famosa, “Il pesciolino nero” (The Little Black Fish), è un classico della letteratura per l’infanzia. Sebbene narri il viaggio di un pesciolino curioso che vuole scoprire il mondo, fu bandito prima della rivoluzione iraniana perché considerato un’allegoria politica sulla libertà di pensiero e sulla ribellione contro le convenzioni.

L’estremo oriente: il minimalismo e il folklore giapponese

La cultura pop giapponese, grazie ai manga, è ormai molto diffusa. Oltre ai fumetti, il Giappone offre una tradizione di libri illustrati unica, spesso caratterizzata da minimalismo e da un profondo legame con la natura e il folklore. Opere come “Gu-Gu-Gu” di Taro Gomi, con i suoi disegni semplici e la sua narrazione essenziale, insegnano a osservare il mondo con occhi diversi, lontani dalla frenesia occidentale.

L’America Latina: magia primordiale e folklore indigeno

Le culture centro e sudamericane affondano le radici in un terreno ricco di magia e misticismo. I libri illustrati provenienti da queste regioni spesso raccontano le leggende dei popoli indigeni, come quelle amazzoniche, mantenendo un contatto quasi spirituale con la natura. Queste storie offrono una visione del mondo in cui l’uomo non è padrone, ma parte di un ecosistema più grande e sacro.

I benefici di uno sguardo multiculturale

Proporre libri da diverse culture sin dalla tenera età apporta enormi benefici alla crescita del bambino:

  • Sviluppa l’empatia: conoscere storie e punti di vista diversi aiuta a comprendere e rispettare gli altri.
  • Stimola la creatività: entrare in contatto con linguaggi visivi e narrativi differenti allarga gli orizzonti creativi.
  • Previene i pregiudizi: la familiarità con la diversità è il miglior antidoto contro la paura e lo stereotipo.
  • Crea cittadini del mondo: un bambino abituato alla multiculturalità diventerà un adulto con una mentalità più aperta, flessibile e globale.

La finalità non è bandire Disney o Geronimo Stilton, ma integrare la loro offerta con una visione più ampia e variegata del mondo.

Domande Frequenti (FAQ)

A che età si può iniziare a proporre libri di culture diverse?

Si può iniziare fin dai primissimi anni. Esistono albi illustrati quasi senza parole (silent book) provenienti da tutto il mondo che sono perfetti anche per i più piccoli, poiché si concentrano sulla narrazione visiva, un linguaggio universale.

Dove si possono trovare questi libri?

Molte case editrici indipendenti in Italia sono specializzate in letteratura per l’infanzia internazionale. Inoltre, organizzazioni come Ibby (International Board on Books for Young People) promuovono la diffusione di libri di alta qualità da tutto il mondo.

Come scegliere un buon libro interculturale ed evitare gli stereotipi?

Il modo migliore è scegliere libri scritti e illustrati da autori appartenenti alla cultura che rappresentano. Questo garantisce un punto di vista autentico e non mediato. È importante cercare storie che mostrino la vita quotidiana e le emozioni universali, piuttosto che concentrarsi solo su aspetti esotici o folkloristici.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

Articolo aggiornato il: 26/08/2025

 

Altri articoli da non perdere
Scozia in auto: 5 itinerari on the road
Scozia in auto

Pianificare un viaggio in Scozia in auto significa immergersi in un paese selvaggio e affascinante, tra castelli iconici, coste mozzafiato Scopri di più

Figure mitologiche coreane: le 3 da conoscere
Figure mitologiche coreane: le 3 da conoscere

Fin dai tempi più antichi, la Corea del Sud rappresenta un paese ricco di leggende, che hanno come protagonisti figure Scopri di più

Differenza tra Olocausto e Shoah: significato e uso dei termini
Qual è la differenza tra Olocausto e Shoah?

I termini Shoah e Olocausto vengono spesso usati come sinonimi per descrivere lo sterminio perpetrato dalla Germania nazista durante la Scopri di più

Le opere di Antonio Del Pollaiolo: le 3 più importanti
Antonio Del Pollaiolo, 3 opere più importanti

Antonio Benci, noto come Antonio del Pollaiolo, è stato un poliedrico artista italiano del Rinascimento, nato a Firenze tra il Scopri di più

Viaggi di Odorico da Pordenone: itinerari asiatici
Viaggi di odorico da Pordenone

Il resoconto dei viaggi di Odorico da Pordenone, celebre frate francescano vissuto a cavallo del XIII e XIV secolo, è Scopri di più

L’isola di Tuvalu: curiosità sul paese con pochi turisti
L’isola di Tuvalu: curiosità sul paese con pochi turisti

L’isola di Tuvalu è uno stato insulare della Polinesia nell’Oceano Pacifico, situato tra l’Australia e le isole Hawaii. Dopo Città Scopri di più

A proposito di Christian Landolfi

Studente al III anno di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso "L'Orientale" di Napoli e al I anno di magistrale in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Mi nutro di cultura orientale in tutte le sue forme sin da quando ero piccino e, grazie alla mia passione per i viaggi, ho visitato numerose volte Thailandia e Giappone, oltre a una bella fetta di Europa e la totalità del Regno Unito. "Mangia, vivi, viaggia!"

Vedi tutti gli articoli di Christian Landolfi

Commenta