Patroclo e Achille: amanti o compagni d’armi?

Patroclo e Achille: amanti o compagni d'armi?

Patroclo e Achille sono due personaggi centrali all’interno del racconto omerico dell’Iliade. Infatti, gli episodi principali della guerra di Troia nel poema sono legati alle azioni dei due grandi eroi greci. Tra loro c’era un legame e questo è ben noto a tutti tramite gli studi scolastici. Ma di che natura è questa loro relazione? Si tratta di un rapporto di amicizia o di vero e proprio amore? La domanda è stata oggetto di controversie sia nel periodo antico, sia nei tempi moderni. Tra notizie provenienti dal poema classico e invenzioni romanzesche da parte degli scrittori moderni, la storia di Patroclo e Achille  è divenuta immortale. Scopriamola insieme!

Achille e Patroclo: il possibile amore tra i due

La figura dell’eroe Achille, figlio di Peleo, è da sempre legata al suo essere rappresentato da Omero come l’eroe apparentemente privo di sentimenti, il cui unico scopo nella vita è la gloria in battaglia, anche a costo di morire. In due momenti del poema omerico, invece, il suo personaggio sembra essere caratterizzato maggiormente dal punto di vista emotivo: uno è l’incontro con Priamo dopo la morte di Ettore, l’altro è quando piange la morte di Patroclo. L’intenso legame degli eroi Achille e Patroclo è esplicitamente menzionato nei versi omerici, sconfinando, per diversi autori, dal campo dell’eccellenza militare e della solidarietà cameratesca per manifestarsi in un rapporto di intensa passione. Il poeta non ritrae i due come amanti, ma non è per niente da escludere la possibilità che i due lo fossero.

Sfogliando qualche pagina dell’Iliade sarà capitato quasi a chiunque di pensare che il rapporto tra i due hetairoi, greco per “compagni d’arme”, Patroclo e Achille fosse più che semplice affetto amichevole, ma anzi che tra i due potesse scorrere amore sincero. In più di un luogo Omero, narrando le vicende dei due personaggi, ha dipinto un quadro che pare rappresenti un rapporto speciale tra i due eroi, intimi più di altri. Nell’Iliade, quando si fa riferimento al rapporto tra i due eroi, si dice che per Achille Patroclo è poly phìltatos hetairos, ossia il compagno di gran lunga più caro. In realtà l’aggettivo philos, così come il sostantivo philìa, non indica con certezza un tipo di amore romantico, quanto più quel tipo di affetto che si nutre tra familiari o amici; ciononostante non è raro che si usi questo attributo per riferirsi a un partner.

Inoltre, c’è una minima caratterizzazione dei personaggi che si evince dalle parole di Omero e che ci induce a riflettere sul fatto che Achille si dimostra esser sempre molto gentile e preoccupato nei confronti del compagno d’armi, quando invece appare spietato, insensibile e arrogante con tutti gli altri, siano essi nemici o alleati. È vero che l’ira funesta di Achille che apre il poema è generata dalla sottrazione da parte di Agamennone del suo bottino di guerra, Briseide, e che Achille ebbe varie donne nel corso della sua breve vita. Ma l’invincibile semidio figlio della Ninfa Teti si abbandona a vere e proprie scene di autentica disperazione dopo morte di Patroclo, decidendo poi di vendicarsi contro Ettore, il troiano che gli ha ucciso e umiliato il compagno.

Achille e Patroclo: l’ipotesi della pederastia pedagogica

C’è chi, però, non crede che tra i due ci fosse un vero sentimento amoroso. Infatti, i commentatori dell’epica classica hanno facilmente tradotto il rapporto esistente tra i due attraverso la lente interpretativa della cultura greca, in cui esisteva un tipo di relazione chiamata pederastia pedagogica. Questo tipo di rapporto nasce dal fatto che, nella cultura dell’Antica Grecia, l’unione tra individui di sesso maschile era considerata ben accetta in Grecia, e considerata normale, purché regolata da alcune condotte. La Grecia preomerica era quindi legata all’esistenza di riti di passaggio o d’iniziazione, che permettevano ai giovani di apprendere le virtù che li avrebbero resi adulti. Tra questi vi era la pederastia pedagogica, in cui un uomo più maturo (erastes) si occupava di insegnare all’adolescente (eromenos) come divenire un bravo guerriero e un buon cittadino, ponendosi nella condizione sia di educatore, sia di amante. Ecco che Patroclo, più grande di Achille, era unito al giovane semidio probabilmente da un rapporto del genere.

Achille e Patroclo nei romanzi e nei film

Forse non avremo mai una risposta definitiva rispetto al tipo di legame che univa questi due eroi. Eppure, nel corso della storia, nei romanzi e nei film si è cercato di esplorare la possibile relazione amorosa di Achille e Patroclo. David M. Halperin nel suo saggio intitolato Gli eroi e i loro amici mette a confronto le tradizioni di Gilgamesh con Enkidu e Davide con Gionatan, le quali son quasi contemporanee alla composizione dell’Iliade e sostiene che mentre nessuno di questi tre rapporti sia indicato come esplicitamente sessuale all’interno del contesto letterario e sociale in cui si sono venute a creare, tutte d’altra parte dimostrano inequivocabilmente quanto intensamente omoerotiche fossero le amicizie guerriere tra maschi. William Shakespeare in Troilo e Cressida raffigura i due eroi come amanti, con la decisione di Achille di trascorrere tutto il tempo all’interno della tenda dell’amato.

In molti tra i romanzi storici dell’autrice britannica Mary Renault sono contenuti frequenti riferimenti simbolici ad Achille e Patroclo: la coppia per lei rappresenta un modello di amore pederastico senza alcuna implicazione di effeminatezza, bensì un ideale amore cameratesco omosessuale. Nel romanzo di Christa Wolf intitolato Cassandra, Achille è presentato come un maschio omosessuale che si trova ad essere in un certo qual modo in conflitto con sé stesso. Il film Troy presenta Patroclo come un parente più giovane di Achille, deprivando la storia d’un qualsiasi aspetto romantico o sessuale (per altro non del tutto esplicito nei poemi omerici); laddove invece Omero afferma chiaramente che Patroclo era il più grande di età tra i due, oltre ad esser quello col carattere più responsabile.

Nel recente romanzo di Madeline Miller, La canzone di Achille,  viene mostrato il rapporto d’amore tra Achille e Patroclo dagli inizi fino alla morte di Achille, e di come l’“aristos achaion” (migliore tra i Greci) abbia volutamente ucciso Ettore per porre fine alla tragedia avvenuta il giorno prima, ovvero la perdita del suo “therapon” (pari compagno d’armi e il più caro) Patroclo. Prima di venire ucciso da Paride, Achille ordina ai membri dell’accampamento di riporre le sue ceneri nella stessa coppa di quella del suo amato. Il suo desiderio viene compiuto e il nome di Patroclo viene inciso dalla stessa Teti, dea progenitrice del Pelide, in modo che lo spirito del principe esule Meneziade (patronimico di Patroclo, figlio di Menezio re di Opunte) riposasse in eterno insieme all’anima di colui che scelse la morte, invece di vivere una vita senza il suo vero amore.

Fonte immagine (Statua di Atena con un giovane uomo, ponte dello Schloss, Berlino): Pixabay

A proposito di Rosaria Cozzolino

Sono nata il 13 marzo 1998 a Pollena Trocchia (NA). Fin dall’infanzia ho sempre cercato nuovi modi per esprimere la mia creatività e il mondo delle arti mi ha sempre affascinata e attratta. Ho frequentato per quattordici anni la scuola di danza classica e contemporanea “Percorsi di Danza” di Angelo Parisi, per poi abbracciare un’altra mia grande passione, il teatro, entrando nell’ “Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema” di Gianni Sallustro. La letteratura e la cultura umanistica in tutte le sue sfaccettature sono da sempre il faro costante della mia vita e ho deciso di assecondare questa mia vocazione frequentando il liceo classico Vittorio Imbriani di Pomigliano D’Arco (NA). Nel 2017 mi sono iscritta alla facoltà di Lettere Moderne presso l’università Federico II (NA) e ho conseguito la laurea nel luglio 2021 con una tesi in Letterature Moderne Comparate. Al momento sono specializzanda in Filologia Moderna sempre presso la Federico II e continuo a coltivare tanti interessi: la lettura, il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte ma anche i viaggi e la scoperta di posti nuovi. Credo fermamente che la cultura sia il nutrimento migliore per l’anima ed è quello che vorrei trasmettere con la scrittura.

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3 Comments on “Patroclo e Achille: amanti o compagni d’armi?”

    1. Buongiorno, grazie per la segnalazione. Abbiamo provveduto ad aggiungere alcune informazioni. Purtroppo, non siamo riusciti a trovare l’autore della scultura. A presto!

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