Lingue più difficili al mondo: una top 5

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Le lingue e la loro difficoltà 

Imparare una lingua non è mai un compito facile ma in alcuni casi, o per meglio dire in alcune lingue, questo compito è ancora più difficile. Ogni lingua è caratterizzata da un grado di difficoltà che tiene conto di aspetti come: fonetica, fonologia, morfologia, sintassi ecc. Ovviamente il grado di difficoltà può variare a seconda del parlante poiché alcune lingue possono risultare, per esempio, facili da apprendere per un parlante cinese ma difficili per un parlante italiano. Per esempio, nel nostro caso, le lingue neolatine, come lo spagnolo, sono più semplici da imparare mentre non lo si può dire in riferimento ad un nativo cinese o giapponese che invece le troverebbe molto difficili. Proprio per questo motivo non è facile definire in modo oggettivo quali siano le lingue più difficili al mondo. Tuttavia una classifica indicativa è possibile stilarla tenendo conto di aspetti come: complessità degli alfabeti, dei suoni e della grammatica. Esaminando in modo il quanto più oggettivo possibile questi aspetti risulta abbastanza evidente che sistemi di scrittura e di suoni appartenenti ad alcune lingue siano oggettivamente più complessi di altri. L’UNESCO ha stilato, su queste basi, una classifica delle lingue più difficili al mondo (da imparare) e in questo articolo vedremo quali sono le prime 5 in classifica.

Le 5 lingue più difficili al mondo 

1)Cinese

Il cinese è la lingua che l’UNESCO ha incoronato come “La lingua più difficile al mondo”. Il cinese è la seconda lingua più parlata al mondo con un totale complessivo di 1.1 miliardi di parlanti ma nonostante ciò resta la più difficile da imparare, motivo per il quale arrivare a parlare in modo fluente cinese come un nativo è un’impresa nella quale non molti riescono. Il primo posto gli è stato assegnato principalmente per 2 motivi: l’alfabeto formato da ideogrammi (In totale 47.035 segni grafici) è il più difficile al mondo da memorizzare ed inoltre ogni ideogramma non fornisce informazioni riguardo la sua pronuncia perciò quest’ultima può cambiare completamente il significato di una parola, il cinese è una lingua tonale perciò il significato di una parola dipende dal tono con il quale viene letta. 

2) Arabo

L’arabo, come il cinese, è una lingua molto complessa. La difficoltà di questa lingua risiede specialmente in 2 elementi: sistema grafico, pronuncia delle parole. Infatti, più che la sintassi, è la scrittura e la pronuncia che risultano molto difficili. L’arabo, infatti, ha poche vocali (molte consonanti gutturali) e si legge da destra verso sinistra, cosa non naturale per la maggior parte delle altre lingue. Infine il sistema grafico è molto articolato perciò imparare a scrivere richiede un grandissimo sforzo. 

3) Greco

Il Greco è inserito nella classifica delle “Lingue più difficili al mondo” poiché è una lingua flessiva (O fusiva), cioè molte delle sue parole sono variabili e si presentano in forme diverse a seconda del loro uso. Quelle che nel greco antico erano le declinazioni, sono quindi in parte presenti anche nel greco moderno, perciò dal punto di vista morfologico e sintattico questa lingua è molto difficile da imparare. Anche in questo caso è presente un alfabeto complesso, anche se non paragonabile al cinese, mentre la pronuncia risulta essere abbastanza semplice. 

4) Islandese 

Tra le lingue flessive troviamo anche l’islandese che si piazza così al quarto posto. È parlata da “solo” 320.000 persone e fa parte della categoria delle lingue indoeuropee germaniche. Il suo alfabeto è pressoché identico, a eccezione di alcuni segni, a quello italiano ma è dal punto di vista fonologico e grammaticale che si distingue per l’inusualità. L’islandese è considerata la lingua germanica dalla grammatica più complessa poiché ha mantenuto alcune caratteristiche delle lingue germaniche antiche. Infatti si distingue in tre generi (Maschile, femminile, neutro), quattro casi (Nominativo, Genitivo, Dativo e Accusativo) e due numeri (Singolare e plurale). 

5) Giapponese

Questa lingua asiatica, come il cinese, presenta un sistema di ideogrammi molto complesso e difficile da imparare. Anche se dal punto di vista numerico sono di meno rispetto agli ideogrammi cinesi, il Giapponese presenta anche altri 2 alfabeti non formati da ideogrammi. Con una totalità di 3 alfabeti diversi utilizzabili in contesti precisi differenti, questa lingua sicuramente è considerabile una delle lingue più difficili al mondo. Dal punto di vista grammaticale non è particolarmente complessa ma sono presenti, invece, molti vocaboli intraducibili nelle altre lingue e che appartengono solo alla cultura nipponica, e altri che sono la trasposizione fonetica di termini inglesi, o in generale occidentali, in alfabeto giapponese. 

Foto in evidenza: Freepik 

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